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Visualizzazione dei post con l'etichetta SocietΓ 

In Liguria manifestiamo uniti

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Foto della manifestazione "In Liguria manifestiamo uniti"     --  Imperia, Savona, Genova e La Spezia rispondono: presente! Il giorno 11 maggio 2024 i cittadini della regione Liguria si sono incontrati a Genova per manifestare e denunciare le condizioni poco democratiche e dignitose del nostro paese, di un paese che a parole si dice democratico, ma che disattende le aspettative dettate da questa parola. Molti gridano "no al rigassificatore", altri non vogliono la funivia; poi c'Γ¨ chi non Γ¨ d'accordo sulla costruzione del tunnel subportuale e altri mostrano il loro disappunto sulla gestione dei fondi PNRR e di altri fondi governativi utilizzati senza una reale partecipazione dei cittadini. Insomma, il nocciolo della questione Γ¨ una maggiore partecipazione ai progetti infrastrutturali del territorio e una miglior trasparenza dei processi decisionali che riguardano tali fondi. I progetti approvati dovrebbero inoltre inserirsi in uno sviluppo sostenibile.  Alle

Viaggiare nΔ•cessΔ• est

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Da molti viene sottovalutato il viaggiare, probabilmente perché ci si accorge del suo vero valore solo in corso d'opera, o forse semplicemente perché si ha paura a sporgersi leggermente oltre quelle tanto assillanti mura issate dalla quotidianità attorno alla zona di comfort. Al giorno d'oggi si è sempre più disposti ad ignorare l'ignoto per vivere in una condizione di monotonia totale, scaturita da un'eccessiva tolleranza definita: "normalità". La quotidianità è una realtà che non comporta rischio, ma forse è solo un'illusione. Viaggiare non comporta poi così tanti rischi in più, ed è proprio questo il punto, è la riuscita di fronte al rischio che definisce tale unicità. Allora la domanda sorge spontanea: come si fa a comprendere davvero il viaggio dall'interno delle mura della quotidianità? La verità è che il viaggio non solo è paesaggio da vedere, ma esperienza da percepire, da vivere. Credo che viaggiare faccia parte di quella ristretta tipologia d

"Le donne al nautico fanno solo i lampadari"

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                                               Γ¨ stato molto d'aiuto e soprattutto mi sono sentita meno sola. grazie ♡           - Il pane e le rose il 5 Aprile ha coinvolto tutte le ragazze del Nautico di Genova e di Camogli. L'obiettivo era quello di dare la parola a noi ragazze, una minoranza all'interno dell'Istituto. Quindi si parlava di paritΓ  di genere, ci si chiedeva se veramente la nostra societΓ  (e la nostra scuola) la garantisce oppure no.  Durante la mattinata i professori hanno proposto la visione di alcuni video: il monologo di Paola Cortellesi sulle parole, il filmato sulla disparitΓ  di condizioni di Fanpage efficacemente rappresentata da donne e uomini alla partenza di una gara di corsa. La visione di questi filmati ha da subito sviluppato un dibattito tra noi ragazze, ci siamo sfogate facendo emergere tanti problemi che ci sono nelle classi  e non solo.  Sempre durante la giornata, con la prof. Marcello come guida, abbiamo visto quanto l'affluenza f

L'inverno dei sensi

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BrainChain di Willem den Broeder - Quanti stupidi "perchΓ©". Non ho mai visto un albero piangere o ridere. Gli alberi esistono, sono vivi, gli alberi sono . A prescindere da tutto, e forse Γ¨ cosΓ¬ che deve essere.  L'uomo perΓ² non puΓ² essere albero. Per quanto possa provare e convincersi di avere altissime fronde verdi o spoglie, un solido tronco o radici marce, non puΓ² essere albero.  PerchΓ© lui Γ¨ uomo e non puΓ² essere altro. Le sue azioni e pensieri sono dettati da istinti primordiali e costrutti che spesso non si conciliano. L'uomo felice, per definizione della societΓ  odierna, Γ¨ un individuo realizzato professionalmente dove le illusioni hanno il controllo, dove vige un'egemonia della ragione su tutti gli istinti animali che sopraffatti si piegano all'antropologia della ragione. Trovo vile l'occidentale attaccamento alla vita propinato in tutto il mondo da film e pubblicitΓ  che contribuiscono ad alimentare l'eterna dicotomia tra la parte animale e l&

Videogiochi: dannosi per la salute o innocui ?

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La maggior parte degli adulti sono convinti che i videogiochi siano dannosi per i giovani e capaci di produrre dipendenza negli adolescenti, con conseguente danno alla psiche.  Giuseppe Lavenia,  psicologo e psicoterapeuta, ha condotto esperimenti su un soggetto che gioca piΓΉ di otto ore al giorno ai videogiochi. Ha osservato mutamenti nel carattere, stati di agitazione, ma soprattutto il soggetto ha manifestato desiderio di rimanere isolato nel suo mondo, rifiutando di rapportarsi con i propri simili. Qualcosa di molto simile agli hikikomori giapponesi, i giovani stressati da una societΓ  molto competitiva.  In Italia si stima che nell'ultimo anno il 57% della popolazione fra i 14 e 16 anni passi quotidianamente del tempo sui videogiochi. Spesso gli adulti invitano l'adolescente a smettere di utilizzare il videogioco con la motivazione "allontanati dallo schermo che ti fa male agli occhi". Ma fa davvero male come dicono? La risposta Γ¨ scontata: Γ¨ vero il fenomeno dell

La discriminazione razziale

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La discriminazione razziale Γ¨ un modo sbagliato di trattare le persone in base al loro aspetto, Γ¨ ancora oggi un grande problema. Si verifica quando alcune persone non hanno le stesse opportunitΓ  delle altre solo perchΓ© hanno una diversa origine o aspetto. Questo succede in molte situazioni: quando le persone non ricevono la stessa educazione o non possono avere lo stesso tipo di lavoro o casa. Tale ingiustizia esiste da molto tempo e ha bisogno che tutti noi ci impegniamo per fermarla. La radice della discriminazione razziale sta nella falsa convinzione che alcuni gruppi di persone siano migliori di altri solo per il loro aspetto o origine. Un modo di pensare che causa disuguaglianza e porta alla discriminazione in vari contesti. Le persone che la subiscono spesso hanno difficoltΓ  ad accedere ai servizi sanitari, a trovare lavoro o a sentirsi al sicuro. Combattere la discriminazione razziale richiede azioni da molte parti: il governo dovrebbe emanare leggi che promuovano l'uguagli

Il numero della bellezza

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Il Colosso di Goya - Il caos non esiste, o meglio il concetto stesso Γ¨ sbagliato. Non parlo di destino o cose del genere.  È innegabilmente v ero che facciamo tutti parte di un sistema unico, dal piΓΉ piccolo granello di sabbia sul fondo dell’oceano piΓΉ profon do, alla stella piΓΉ lucente dell’universo.  Ma sarebbe ingenuo credere che tutto sia nelle mani della dea bendata o chi per lei.  Credo invece che la nostra realtΓ  sia determinata costantemente da un’equazione che tiene conto di tutte le possibili variabili e singolaritΓ  dell’universo, come Stephen Hawking ha cercato di dimostrare, provando a mettere in relazione la teoria della relativitΓ  generale con le leggi della meccanica quantistica.  Due realtΓ  ad oggi inconciliabili.  Il  numero  1,618, indicato come  sezione aurea, Γ¨ in natura invariabile certezza di efficienza, bellezza e perfezione nelle proporzioni.  Dalla forma a spirale di una rosa ai rami di una galassia, dalle proporzioni del corpo umano al nautilus, il suo andamen

Prometheus

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Il peso della porpora,  Agostino Arrivabene, 2015 Nel celebre mito greco, Prometeo rubΓ² il fuoco agli dei per darlo all'uomo. Possiamo paragonare l'uomo a Prometeo, il fuoco alla conoscenza e gli dei alla natura. Credo che sia l’inconsapevolezza uno dei motivi all'origine della continua sete di potere e discordia tra gli uomini. L’inconsapevolezza di quanto piccoli e insignificanti i nostri pensieri, azioni e ideologie siano, l’inconsapevolezza di quanto impotenti siano le nostre mani nude di fronte ad un manganello, un fucile o una cometa. L'atomo Γ¨ dalle 500 mila a 1 milione di volte piΓΉ piccolo dello spessore di un capello umano. La sua struttura Γ¨ composta da un nucleo formato da protoni e neutroni, tenuti insieme dalla forza nucleare forte, una delle quattro forze fondamentali dell’universo insieme a quella nucleare debole, di gravitΓ  e elettromagnetica. SembrerΓ  strano che la forza elettromagnetica sia tra le forze fondamentali dell’universo, ma nel 1965 con la sc

Domus aurea - L'egemonia della ragione

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Hopper, Escursione nella psicologia PerchΓ© non facciamo quello che ci fa stare veramente bene?  È una domanda tanto banale quanto complessa.  La fragilitΓ  delle sovrastrutture e dei costrutti della societΓ  determinano la sua soliditΓ  senza eguali.  Per rispondere alla domanda, potremmo fare ricorso all'usurato concetto della zona di comfort. CioΓ¨ una sorta di domus aurea, una residenza dorata ideale per l'individuo, f ormata dall’alienante e calmante quotidianitΓ  della societΓ  moderna. Che allontana sempre piΓΉ l'uomo dalla sua parte piΓΉ animale, lasciandolo solo e perso, un involucro di carne e raziocinio senza coscienza critica, senza sogni o ambizioni, un impiegato modello potremmo dire. L a quotidianitΓ  dalla quale non si vuole uscire per paura di un cambiamento in peggio.  Ma allora, se coscienti di questo meccanismo, perchΓ© continuiamo a vivere una vita scomoda per noi? PerchΓ© non fuggiamo, o al contrario non cerchiamo di formare una realtΓ  comune nella quale ognuno Γ¨

Demagogia

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Artemisia Gentileschi, L'allegoria dell'inclinazione   In un paese dove chi Γ¨ piΓΉ ricco ha piΓΉ diritti, in un paese contro l'uguaglianza sociale, in un paese dove le istituzioni vogliono reprimere con i manganelli gli ideali di libertΓ  e giustizia, in un paese dalla classe politica malata e contorta, posticcia e ridicola, che porta avanti ideali nazionalisti con una propaganda populista in cui l'emergenza Γ¨ l'unico disegno politico, dove anche l 'opposizione Γ¨ piΓΉ assente della luce sotto tre metri di terra, incapace di portare avanti gli ideali dei quali si veste, c ome puΓ² una persona essere felice?  Una persona all'interno della societΓ  moderna non puΓ² essere veramente felice.  Lo sviluppo eccessivo dei beni di consumo e del sistema consumista, dei servizi messi a disposizione dalla societΓ , dei vari costrutti presenti in ogni livello di questa miniera (cfr. l'articolo Cava d'odio , 23/11/2023), hanno soffocato il primordiale desiderio dell'io

Adoratorio

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Albrecht D ΓΌrer "CosΓ¬ hanno decretato gli dei. Che nel perdersi, ciascuno possa ritrovare se stesso", Omero,  Odissea.   Omero che per primo ci fornisce il legame tra senso di smarrimento dell'uomo e un qualcosa di piΓΉ grande di noi, gli "dei", per arrivare a Nietzsche con  l'oltreuomo  che si vuole liberare dalle catene dorate della fede incondizionata. Il pensiero umano si Γ¨ sempre ricondotto a qualcosa di piΓΉ grande di noi, importante per non sentirci persi.  La ragione e la razionalitΓ  sono divenute la religione, il credo, del 20esimo e del 21esimo secolo. L'uomo moderno si vede come predatore e preda di una caccia, non  lucida e ponderata, ma compulsiva e ossessiva. Il trofeo della caccia sono risposte e stimoli emotivi nuovi e sempre piΓΉ forti. Come se l'individuo stesse andando incontro ad una sorta di sterilizzazione dalle emozioni. Non riesce piΓΉ a provare veramente qualcosa di definito e ha sempre piΓΉ bisogno di un aiuto esterno. La passiva

Risaia

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Raffaello, La scuola di Atene - La biblioteca di Babele ideata da Jorge Luis Borges Γ¨ una fonte di incommensurabile sapere. Al suo interno contiene infatti infiniti testi che riportano tutte le risposte e le domande che l’uomo potrebbe porsi, si potrebbe dire quindi la casa perfetta per il Faust di Goethe, alla perenne ricerca della conoscenza.  La biblioteca di Babele mette l'uomo al centro di un immaginario Panopticon, dal quale perΓ² non Γ¨ sottoposto alla guardia costante dei sorveglianti di Foucault, ma Γ¨ unico recluso dalla conoscenza stessa. Infatti Γ¨ vero che conoscere Γ¨ l’unico modo per rompere le catene dell'ignoranza, come Ipazia (unica filosofa donna rappresentata nel dipinto La scuola di Atene di Raffaello) ci mostra, ma la continua ricerca di una risposta porta a porsi domande sempre piΓΉ complesse e difficili da risolvere. Si puΓ² quindi vedere la conoscenza come il riso coltivato in una risaia, che richiede immense quantitΓ  di acqua. In questo caso, le energie de

Richard Bach: oltre l'ordinario

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L'autore Richard Bach nacque il 23 giugno del 1936 negli Stati Uniti. Ebbe un'ampia popolaritΓ  a livello internazionale a partire dagli anni Settanta, proprio con la pubblicazione de Il gabbiano Jonathan Livingston .  Bach fu pilota riservista degli Stati Uniti, pilota acrobatico e scrittore di manuali tecnici per la Douglas Aircraft Company, azienda aeronautica della California, prima di dedicarsi alla narrativa. La passione per l'aviazione marcherΓ  in modo piΓΉ o meno evidente gran parte della sua produzione letteraria, dalle prime opere a quelle piΓΉ recenti. In tutti i suoi romanzi il volo diventa una complessa "metafora della vita". Dopo anni di collaborazione con varie riviste inglesi, soprattutto specializzate in aviazione come lo statunitense Flyng, raggiunse la popolaritΓ  con il suo primo romanzo: Il gabbiano Jonathan Livingston , best seller in molti paesi, pubblicato per la prima volta nel 1970. Il libro racconta di un gabbiano diverso da tutti gli altri

Ghigliottina

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DalΓ¬ SembrerΓ  azzardato legare il fenomeno - ciΓ² che si manifesta - e il noumeno - l'idea di esso - di Kant al principio di indeterminazione di Heisenberg, ma la relazione c'Γ¨. Infatti entrambi arrivano alla conclusione, seppur in maniere totalmente differenti, che la realtΓ  che ci circonda, intesa come insieme di elementi fisici percepibili dai cinque sensi di un individuo, Γ¨ determinata e ci risulta come la vediamo e sentiamo, solo dal momento in cui i nostri sensi riescono a definire l'ambiente fisico nel quale ci ritroviamo a vivere.  La domanda quindi sorge spontanea: se non vedo qualcosa che so esistere, allora non esiste nella forma in cui lo ricordo? Dal punto di vista piΓΉ scientifico, il paradosso del gatto di SchrΓΆdinger e l'indeterminazione di Heisenberg ci suggeriscono che in un sistema chiuso e isolato, del quale non possiamo avere visione continua, Γ¨ possibile che qualcosa esista allo stesso tempo in due o piΓΉ possibili versioni di se stesso. E che diventi

Macchina terraformante

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Escher     Dall'Illuminismo in avanti nella societΓ  si Γ¨ potuta osservare una crescita del numero di pensatori, filosofi, artisti, o comunque figure che provano a interpretare, indagare, studiare la parte irrazionale dell'essere. È affascinante notare come il complicarsi delle idee, dei pensieri, dei concetti e conseguentemente delle relazioni sociali - partendo dal mito del buon selvaggio di Rousseau per arrivare al paradosso del cervello di Boltzmann - abbia portato ad una degenerazione dell'immagine del "bello" nell'arte e nella scrittura.     Innanzitutto c on la nascita dell'Impressionismo di Manet, Monet e Degas, per arrivare al Surrealismo di Magritte, DalΓ­, Schiele e all'ancora piΓΉ attuale concetto dell'orrido di Bosch e Goya nella pittura, ampiamente affrontato da Baudelaire nella letteratura, dove vi Γ¨ la perdita totale del "bello" che lascia il posto a rappresentazioni macabre e contorte.     L'idea di simbiosi tra l'e

Cava d'odio

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Bosch                                                 Assumiamo che la societΓ  moderna sia una cava, nella quale lavorano squadre di minatori. Ogni squadra  si occupa di settori specifici della societΓ . Le squadre sono paragonabili a micro-societΓ  che corrispondono ai settori di impiego: ospedali, scuole, fabbriche...  Ogni squadra si dispone nella cava su diversi livelli di profonditΓ  per scavare. Mentre gli strumenti usati per scavare sono paragonabili alle conoscenze dell'individuo.  Chi ha gli strumenti migliori conseguentemente ha le competenze e dunque miglior possibilitΓ  di scavare a fondo, arrivando quindi ad una maggiore conoscenza e comprensione, per quanto sia soggettiva l'interpretazione della societΓ  di appartenenza.  Il perchΓ© si scavi varia non solo a seconda del settore di appartenenza ma, nella microsocietΓ  che esso rappresenta, varia anche a seconda dell'individuo e dei suoi interessi. Chi scava piΓΉ in profonditΓ  Γ¨ dotato di una maggior curiositΓ  e senso c

Privazione sensoriale e la fortezza volante dell'amore

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                                                       Escher Come agisce l'amore nella vita e nei desideri dell'essere? L'uomo per natura Γ¨ una macchina con necessitΓ , composta da una parte  razionale e una parte irrazionale. La parte razionale dell'uomo Γ¨ orientata agli  impegni animali del corpo, come la sopravvivenza della carne, mentre la parte  irrazionale dell'uomo Γ¨ dedicata a quella dell'essere. Le necessitΓ  della parte razionale sono le funzioni fisiologiche per la  sopravvivenza del corpo animale. Le necessitΓ  della parte irrazionale sono i  desideri, e quest'ultimi alimentano l'essere con il soddisfacimento degli stessi.  Al contempo il desiderio di un desiderio non porta ad un completo  soddisfacimento dell'essere ma ad un annichilimento dello stesso. La parte irrazionale, per il fatto di essere meno nota, poco indagata dal sistema educativo e scolastico, per sopravvivere Γ¨ costretta a prefissarsi  desideri razionali, in coerenza con il

La grammatica dell'amore

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L'articolo che vi propongo dovrebbe essere letto -per fruirlo al meglio- con in sottofondo il brano dei Massimo Volume dal titolo "Sfogliando  L'amore Γ¨ un cane che viene dall'inferno "  "L'amore Γ¨ una rosa  Ogni petalo un'illusione  Ogni spina una realtΓ " Charles Baudelaire " I fiori del male". "[...] so che una certa notte in qualche camera da letto presto passerΓ² le dita tra capelli soffici e puliti canzoni che nessuna radio  trasmette tutta la tristezza si scioglierΓ  in un sorriso." L'amore Γ¨ un cane che viene dall'inferno  Γ¨ una raccolta di poesie di Charles Bukowski, l'argomento sembrerebbe essere il solito banale amore, ma il poeta contemporaneo lo affronta in maniera decisamente originale.  L'approccio sia di Baudelaire sia di Bukowski verso l'amore Γ¨ tra il cinico e il pessimista.    Grammatica dell'amore, perchΓ©? Partendo da una delle definizioni della stessa parola grammatica e cioΓ¨, l 'i

Percezione alterata

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Non esistono solo dipendenze da sostanze, un esempio sono le attivitΓ  compulsive, come lo shopping. In tal caso si dipende dalla sostanza prodotta dal cervello allo stimolo dell'acquisto, la dopamina. Le persone soggette a questo tipo di dipendenza considerano necessari beni assolutamente secondari. Il possederli li gratifica, ma solo per poco.  In ogni caso tutte le dipendenze, dalle droghe agli acquisti,  servono per provare a colmare un senso di  vuoto interiore. Nel caso delle droghe, assumerle evita di avvertire il senso di vuoto, nel caso degli oggetti materiali, il possesso colma temporaneamente il vuoto. Una delle dipendenze piΓΉ diffuse, ma sottovalutate Γ¨ la ludopatia, non solo sotto forma di giochi d'azzardo ma anche sotto forma di scommesse sportive diffuse tra i giovani anche grazie a internet.  Le dipendenze da sostanze nei giovani - l'argomento di cui vorrei occuparmi piΓΉ nello specifico - variano dagli oppiacei, alle sigarette, psicofarmaci, a droghe piΓΉ pesa

Cosa significa essere scout?

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            Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto non l'avete trovato Baden Powell La storia degli scout inizia molto tempo fa, quando Baden Powell fondΓ² l'associazione divisa per fasce di etΓ , sulla base dell'esperienza maturata nel corso della sua attivitΓ  militare per la corona inglese.  Dopo essere stato nell'Africa Britannica fece ritorno in patria e venne a conoscenza del fatto che il suo libro Aids to Scouting aveva avuto un notevole successo, in particolar modo tra i  giovani . Fu cosΓ¬ che il primo agosto del 1907 organizzΓ² il primo campo scout al mondo, con 22 membri partecipanti.  Vedete miei cari lettori, questa era una introduzione generale che ogni scout saprebbe ripetervi ad  occhi chiusi; perΓ² io non voglio parlavi della storia degli scout, bensΓ¬ di che cosa significa essere uno scout oggi, nel 2023. Per me essere uno scout Γ¨ ben piΓΉ che portare una divisa azzurra addosso o portare al collo un fazzolettone. Per me essere un boy s