Viaggiare nฤ•cessฤ• est



Da molti viene sottovalutato il viaggiare, probabilmente perchรฉ ci si accorge del suo vero valore solo in corso d'opera, o forse semplicemente perchรฉ si ha paura a sporgersi leggermente oltre quelle tanto assillanti mura issate dalla quotidianitร  attorno alla zona di comfort. Al giorno d'oggi si รจ sempre piรน disposti ad ignorare l'ignoto per vivere in una condizione di monotonia totale, scaturita da un'eccessiva tolleranza definita: "normalitร ". La quotidianitร  รจ una realtร  che non comporta rischio, ma forse รจ solo un'illusione. Viaggiare non comporta poi cosรฌ tanti rischi in piรน, ed รจ proprio questo il punto, รจ la riuscita di fronte al rischio che definisce tale unicitร .
Allora la domanda sorge spontanea: come si fa a comprendere davvero il viaggio dall'interno delle mura della quotidianitร ? La veritร  รจ che il viaggio non solo รจ paesaggio da vedere, ma esperienza da percepire, da vivere. Credo che viaggiare faccia parte di quella ristretta tipologia di esperienze che fa crescere, non grazie a qualche algoritmo dopaminergico come i social, garante di una vita superficiale, ma per il suo genuino impatto che ha su di noi, sul nostro modo di vedere il mondo per quello che รจ, senza pregiudizi, capace di far costruire una propria prospettiva.
Viaggiare rappresenta una delle vie piรน esaustive per evadere dall'assillante e spasmodica societร  omologante di oggi alla quale siamo soggetti notte e giorno, spesso a nostra insaputa. Societร  piรน minimamente definibile con la locuzione appartenente al poeta latino Giovenale: "Panem et circenses - Pane e giochi circensi" ovvero una societร  che ci fornisce apparentemente tutto ciรฒ di cui necessitiamo sia a livello fisico che dopaminergico, cosรฌ da non lasciare spazio alla ricerca della vocazione e ai sogni. Inoltre viaggiare mi ha fatto capire che ci sono paesi segnati da un eccessivo tradizionalismo e bigottismo che mirano a isolarsi dal resto del mondo sviluppando vantaggi come una cultura conservatrice, ma anche ingenti scompensi a livello etico, come il disinteresse nei confronti del nuovo e del diverso. Un esempio di vantaggio a livello morale conseguenza del viaggiare, riguarda l'annientamento del pregiudizio e dello stereotipo. Questo ci permette di acquisire una vista piรน ampia e di rapportarci nei confronti del prossimo senza essere influenzati da affezioni primitive radicate nel nostro profondo io.
Siamo giunti alla conclusione, ora tratteremo un tema molto delicato ma al contempo estremamente significativo, il "rientro in patria", responsabile di parecchi stati d'animo introspettivi, la cui progressiva razionalizzazione comporta un'ingente crescita a livello etico, proporzionale alla mole del viaggio affrontato. Stati d'animo dolorosi, ma riflessivi come la sensazione di desolazione e solitudine, perchรฉ indipendentemente dall'entitร  del viaggio, si รจ costretti ad affrontare paure e rischi. Ciรฒ conduce ad un'inevitabile crescita e cambiamento, genera un nuovo modo di vedere ciรฒ che si ha intorno. Una volta riportato nel contesto quotidiano comporta nell'immediato una sensazione di inquieto smarrimento, quasi un sentirsi fuori luogo. Vivremo un periodo in cui tutto il conosciuto prima perderร  luce, come noi ci perderemo nei nostri caotici pensieri dedicando attenzione solo ad essi e nulla avrร  piรน importanza. Ricordate perรฒ, tutto ciรฒ che affrontiamo con perseveranza e passione verrร  scolpito al sicuro nel nostro cuore in modo tale da condizionare ogni nostra scelta futura.
Concludo con una frase: "maybe it's not about the happy ending, maybe it's about the story." e quindi...vivetevi, rischiate ogni singolo attimo, anche se triste, perchรฉ il tempo corre e con lui la fugacitร  dell'infatuazione.

Martino Lubrini

L'isola della vita, Arnold Bocklin



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