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Visualizzazione dei post con l'etichetta Martino Lubrini

Viaggiare nΔ•cessΔ• est

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Da molti viene sottovalutato il viaggiare, probabilmente perché ci si accorge del suo vero valore solo in corso d'opera, o forse semplicemente perché si ha paura a sporgersi leggermente oltre quelle tanto assillanti mura issate dalla quotidianità attorno alla zona di comfort. Al giorno d'oggi si è sempre più disposti ad ignorare l'ignoto per vivere in una condizione di monotonia totale, scaturita da un'eccessiva tolleranza definita: "normalità". La quotidianità è una realtà che non comporta rischio, ma forse è solo un'illusione. Viaggiare non comporta poi così tanti rischi in più, ed è proprio questo il punto, è la riuscita di fronte al rischio che definisce tale unicità. Allora la domanda sorge spontanea: come si fa a comprendere davvero il viaggio dall'interno delle mura della quotidianità? La verità è che il viaggio non solo è paesaggio da vedere, ma esperienza da percepire, da vivere. Credo che viaggiare faccia parte di quella ristretta tipologia d

Erasmus+ in Açores

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Mi chiamo Martino Lubrini, ho partecipato a questa esperienza tramite una candidatura proposta dalla collaborazione tra la mia scuola e l'associazione Eurosud . Il tema principale di questo Erasmus+ Γ¨ la "citizen in action" con l'obbiettivo di informare e  fare toccare con mano, a piΓΉ ragazzi europei possibili, i problemi che caratterizzano la comunitΓ  attuale. Soffermiamoci un po' su che cos'Γ¨ il progetto Erasmus+ ,   programma di mobilitΓ  giovanile dell' Unione Europea.  A molti giovani,  studenti universitari e non,  il programma Erasmus+ offre l'occasione di vivere all'estero in maniera indipendente per la prima volta, e mira  a sostenere, attraverso l'apprendimento permanente formale e non formale, lo sviluppo educativo, professionale e personale degli individui nel campo dell'istruzione, della formazione e dello sport, in Europa e nel resto del mondo, contribuendo in tal modo alla crescita sostenibile, a posti di lavoro di qualitΓ  e a

L'allevamento del salmone: quello che non tutti sanno

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Probabilmente pochi sanno delle condizioni igienico/sanitarie che caratterizzano molte delle maggiori ditte produttrici di salmone e degli ambienti di allevamento. L'obbiettivo è di rendere più cosciente il consumatore riguardo a cosa viene realmente venduto all'interno di alcune pescherie e specialmente nei supermercati. I problemi che rendono gli allevamenti ittici di salmone tanto atroci sono molteplici. Si registra un esagerato tasso di mortalità prima della macellazione, mediamente un salmone su 4 non arriva a fine percorso. Il tasso di mortalità così alto è dovuto alla presenza di malattie e batteri, molto diffusi negli ambienti di allevamento, a causa del sovraffollamento estremo in cui gli animali sono costretti a vivere. Un sovraffollamento che rende tra l'altro necessario l'utilizzo di antibiotici in quantità elevate, misura che determina anch'essa l'alto tasso di mortalità e contribuisce alla proliferazione di pidocchi marini. I pidocchi di mare sono

Un paradiso in macerie

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Imsouane Γ¨ un villaggio di pescatori sulla costa marocchina situato tra Essouira e Agadir. E' lΓ¬ da almeno 120 anni, conta un migliaio di abitanti ed Γ¨ caratterizzato da un  porticciolo, vi vace e accogliente, responsabile di un'atmosfera amichevole. Il suo fascino risiede nella sua autenticitΓ , nel calore degli abitanti e, per i surfisti, nelle magnifiche onde che attirano appassionati (soprattutto longboarders ) da tutto il mondo. Le piccole locande sparse lungo la costa aggiungono un tocco caldo all’atmosfera, offrendo ai visitatori un rifugio confortevole dopo una giornata di avventure acquatiche.  Il porticciolo offre prodotti locali a prezzi convenienti.  Ma oggi questo patrimonio culturale Γ¨ messo a rischio da un progetto di "ristrutturazione", cosΓ¬ Γ¨ presentato pubblicamente, ma che comporterebbe la distruzione completa de l posto. Le autoritΓ  marocchine - proprio perchΓ© non soi trattava di una semplice ristrutturazione - hanno ordinato lo sfratto dei resident