Erasmus+ in Açores




Mi chiamo Martino Lubrini, ho partecipato a questa esperienza tramite una candidatura proposta dalla collaborazione tra la mia scuola e l'associazione Eurosud. Il tema principale di questo Erasmus+ Γ¨ la "citizen in action" con l'obbiettivo di informare e  fare toccare con mano, a piΓΉ ragazzi europei possibili, i problemi che caratterizzano la comunitΓ  attuale.

Soffermiamoci un po' su che cos'Γ¨ il progetto Erasmus+, programma di mobilitΓ  giovanile dell' Unione Europea. A molti giovani, studenti universitari e non, il programma Erasmus+ offre l'occasione di vivere all'estero in maniera indipendente per la prima volta, e mira a sostenere, attraverso l'apprendimento permanente formale e non formale, lo sviluppo educativo, professionale e personale degli individui nel campo dell'istruzione, della formazione e dello sport, in Europa e nel resto del mondo, contribuendo in tal modo alla crescita sostenibile, a posti di lavoro di qualitΓ  e alla coesione sociale, nonchΓ© alla promozione dell'innovazione e al rafforzamento dell'identitΓ  europea e della cittadinanza attiva.

Adesso entriamo nel vivo dell'esperienza che, insieme ai miei compagni e alle mie compagne ho avuto l'occasione di vivere insieme a Carolina Traverso, Michela Garia, Giorgio Serra e Alessandro Tintis, accompagnati dal prof. Federico Croci. Partiamo dalla location, a dir poco affascinante, dell'arcipelago delle Azzorre, dove siamo stati ospitati da Pro Active Azores. L'arcipelago, composto da nove isole, si trova nell'Oceano Atlantico settentrionale, a circa 1.500 chilometri a ovest del Portogallo continentale. Si tratta di isole vulcaniche, situate su una dorsale oceanica che formano una regione autonoma del Portogallo. Noi, come gruppo, abbiamo avuto la possibilitΓ  di esplorare l'isola di San Miguel tramite una gita organizzata in un giorno prestabilito, chiamato: "free day". Partendo la mattina presto, ci siamo diretti alla prima tappa, i laghi vulcanici, nei quali abbiamo avuto la possibilitΓ  di fare il bagno, immersi in una natura che agli occhi di un abituale mediterraneo risulta inconsueta per l'incredibile e affascinante biodiversitΓ  che caratterizza i paesaggi.




Come seconda tappa, abbiamo passato il pranzo condividendo dei momenti veramente unici con il gruppo mangiando il tipico e squisito cozido, uno stufato misto cotto per circa otto ore in delle fosse cilindriche poste dentro il vulcano. Ed infine, come terza e ultima tappa abbiamo visitato i famosi Caldeiras & Geyser di Furnas.


Durante la settimana la nostra giornata era molto impegnativa:
  • dalle 9 alle 9:45 colazione tutti insieme nel salone dove poi avremmo passato il resto della giornata
  • 9:45-10 warming up/energizer, a turno ogni team organizzava dei giochi per iniziare la giornata con un bel ritmo
  • dalle 10 alle 13 facevamo attivitΓ  e lavori di gruppo con tutti i team mescolati insieme, elaborando progetti di cittadinanza attiva, o lavorando sullo sviluppo delle competenze di base europee
  • dalle 13 alle 15, pausa pranzo, tutti insieme
  • dalle 15 alle 15:15, energizer
  • dalle 15:15 alle 19, ripresa dei lavori
  • dalle 20 alle 21, cena, tutti insieme
  • dalle 21... la sera si animava con presentazioni sulla cultura, il cibo, la musica e le tradizioni di ogni paese partecipante, e poi si animava la festa...




La tavola imbandita coi prodotti genovesi...



Abbiamo anche applicato concretamente i principi di cittadinanza attiva facendo una giornata di pulizia di una grande spiaggia, dove abbiamo raccolto molti rifiuti di plastica che Oceano ci restituisce.





Questa Γ¨ la stata la mia prima esperienza di Erasmus+, e devo ammettere che sono rimasto stupito dall'impatto che questo progetto ha avuto su di me, per diverse ragioni: prima di tutto apprezzo davvero tanto che permetta ai ragazzi di seguire il proprio sogno di viaggiare senza preoccuparsi eccessivamente dell'impatto economico che puΓ² avere. In secondo luogo, sono rimasto affascinato dai miglioramenti che il mio inglese ha fatto in una settimana di full immersion, perchΓ© essere in un contesto come quello, con giovani di tutta Europa, Γ¨ sicuramente il modo migliore per impararlo. In conclusione, trovo che sia inutile investire in infrastrutture, trasporti pubblici, innovazioni sociali, se prima non si investe nel futuro, nei giovani...ed Γ¨ anche per questo che l'Erasmus+ mi resterΓ  per sempre nel cuore.

Martino Lubrini




ENGLISH VERSION


My name is Martino Lubrini, and I participated in this experience through an application proposed by the collaboration between my school and the Eurosud association. The main theme of this Erasmus+ project is "citizen in action," aiming to inform and allow as many European youths as possible to experience firsthand the issues characterizing the current community.

Let's delve a bit into what the Erasmus+ project is, the European Union's youth mobility program. For many young people, both university students and non-students, the Erasmus+ program offers the opportunity to live abroad independently for the first time. It aims to support, through formal and non-formal lifelong learning, the educational, professional, and personal development of individuals in the fields of education, training, and sports in Europe and the rest of the world. This contributes to sustainable growth, quality jobs, social cohesion, innovation promotion, and the strengthening of European identity and active citizenship.

Now, let's get into the heart of the experience that I, along with my classmates, had the opportunity to live together with Carolina Traverso, Michela Garia, Giorgio Serra, and Alessandro Tintis, accompanied by Professor Federico Croci. Let's start with the location, the fascinating archipelago of the Azores, where we were hosted by Pro Active Azores. The archipelago, consisting of nine islands, is located in the northern Atlantic Ocean, about 1,500 kilometers west of mainland Portugal. These are volcanic islands situated on an oceanic ridge, forming an autonomous region of Portugal. As a group, we had the opportunity to explore the island of San Miguel through an organized day trip called the "free day." Starting early in the morning, we headed to our first stop, the volcanic lakes, where we had the chance to swim, immersed in a nature that is unusual to the eyes of a typical Mediterranean person due to the incredible and fascinating biodiversity that characterizes the landscapes.

As our second stop, we shared truly unique moments with the group over lunch, enjoying the typical and delicious cozido, a mixed stew cooked for about eight hours in cylindrical pits placed inside the volcano. And finally, as the third and last stop, we visited the famous Caldeiras & Geysers of Furnas.


During the week, our days were very busy:

  • From 9:00 to 9:45, breakfast all together in the lounge where we would spend the rest of the day.
  • From 9:45 to 10:00, warming up/energizer, where each team took turns organizing games to start the day with a good pace.
  • From 10:00 to 13:00, we engaged in activities and group work with all teams mixed together, developing active citizenship projects or working on the development of European basic skills.
  • From 13:00 to 15:00, lunch break, all together.
  • From 15:00 to 15:15, energizer.
  • From 15:15 to 19:00, work resumed.
  • From 20:00 to 21:00, dinner, all together.
  • From 21:00 onwards, the evening came to life with presentations about the culture, food, music, and traditions of each participating country, followed by lively festivities.

We also concretely applied the principles of active citizenship by dedicating a day to cleaning a large beach, where we collected many plastic wastes that the ocean returns to us.


This has been my first experience with Erasmus+, and I must admit that I am amazed by the impact this project has had on me for several reasons: Firstly, I truly appreciate how it allows young people to pursue their dream of traveling without overly worrying about the economic impact it may have. Secondly, I am fascinated by the improvements my English has undergone in just one week of full immersion because being in such a context, with young people from all over Europe, is definitely the best way to learn it. In conclusion, I find it pointless to invest in infrastructure, public transportation, social innovations if we don't invest in the future, in the youth... and that's also why Erasmus+ will always remain close to my heart.

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