Un paradiso in macerie

Imsouane è un villaggio di pescatori sulla costa marocchina situato tra Essouira e Agadir. E' lì da almeno 120 anni, conta un migliaio di abitanti ed è caratterizzato da un porticciolo, vivace e accogliente, responsabile di un'atmosfera amichevole.

Il suo fascino risiede nella sua autenticità, nel calore degli abitanti e, per i surfisti, nelle magnifiche onde che attirano appassionati (soprattutto longboarders) da tutto il mondo.

Le piccole locande sparse lungo la costa aggiungono un tocco caldo all’atmosfera, offrendo ai visitatori un rifugio confortevole dopo una giornata di avventure acquatiche. Il porticciolo offre prodotti locali a prezzi convenienti. Ma oggi questo patrimonio culturale è messo a rischio da un progetto di "ristrutturazione", così è presentato pubblicamente, ma che comporterebbe la distruzione completa del posto.

Le autorità marocchine - proprio perché non soi trattava di una semplice ristrutturazione - hanno ordinato lo sfratto dei residenti, esecutivo dopo 48 ore!

Il processo di demolizione è cominciato nell’area di fronte alla zona de La Cathedrale, sul lato nord di Imsouane, oltre la punta della baia dove si srotola una delle onde destre più lunghe del mondo. Alcune delle costruzioni rurali con vista mare a La Cathedrale erano state costruite oltre 80 anni fa dai pescatori locali.

Successivamente si è sviluppata una discussione sul divario che si è creato tra lo sviluppo economico legato all'enorme traffico turistico e la necessità di preservare l'identità culturale e tradizionale. Ma di fronte alle esigenze economiche non si tiene mai conto di un altro valore, diverso dai soldi eppure così importante per gli abitanti e anche per gli amanti del surf. Lo stato maggiore marocchino ha annunciato che al posto di questo paradiso marino, sorgerà un mega resort in vista di alcuni eventi calcistici del 2025/2030. Un progetto insostenibile per l'ambiente e di rottura di quel delicato equilibrio che da più di 120 anni gli abitanti avevano realizzato nei loro villaggi.

Questo è l'ennesimo di tanti soprusi compiuti dalle autorità schiave del consumismo e del capitalismo, a cui sono così tanto fedeli da rimanerne accecate, tralasciando cose ben più importanti come il valore delle persone. “Ci è stato insegnato l’amore per la patria, ce lo hanno trasmesso i nostri genitori, i nostri nonni. Ci hanno insegnato a morire per la nostra religione, per i nostri figli e per il nostro Paese, ma questo paese è stato sottratto a noi e ai nostri figli“ Mohamed Irizi, abitante di Imsouane.

Martino Lubrini

Fonti:

https://www.focusonafrica.info/marocco-distrutto-dalle-ruspe-il-villaggio-di-pescatori-di-imsouane-paradiso-dei-surfisti/

https://agenpress.it/2024/01/19/marocco-ad-imsouane-paradiso-dei-surfisti-le-autorita-demoliscono-ostelli-ristoranti-e-surf-club-per-la-costruzione-di-mega-resort/

https://www.tuttologicsurf.it/demolizione-imsouane-per-alberghi-di-lusso/