Prometheus

Il peso della porpora, Agostino Arrivabene, 2015

Nel celebre mito greco, Prometeo rubΓ² il fuoco agli dei per darlo all'uomo. Possiamo paragonare l'uomo a Prometeo, il fuoco alla conoscenza e gli dei alla natura. Credo che sia l’inconsapevolezza uno dei motivi all'origine della continua sete di potere e discordia tra gli uomini. L’inconsapevolezza di quanto piccoli e insignificanti i nostri pensieri, azioni e ideologie siano, l’inconsapevolezza di quanto impotenti siano le nostre mani nude di fronte ad un manganello, un fucile o una cometa.

L'atomo Γ¨ dalle 500 mila a 1 milione di volte piΓΉ piccolo dello spessore di un capello umano. La sua struttura Γ¨ composta da un nucleo formato da protoni e neutroni, tenuti insieme dalla forza nucleare forte, una delle quattro forze fondamentali dell’universo insieme a quella nucleare debole, di gravitΓ  e elettromagnetica.
SembrerΓ  strano che la forza elettromagnetica sia tra le forze fondamentali dell’universo, ma nel 1965 con la scoperta della radiazione cosmica di fondo che permea costantemente tutto l’universo, Γ¨ stato impossibile non inserirla tra esse. Attorno al nucleo, formato da neutroni e protoni, orbitano un numero variabile di elettroni. Essi si occupano dei legami tra gli atomi stessi, sono particelle fondamentali dell'universo e non hanno una massa, ma una carica elettrica negativa. I protoni sono formati da tre parti subatomiche chiamate quark, due up e uno down, che ne determinano una carica elettrica positiva. I neutroni, a carica elettrica neutra, sono composti da un quark up e due quark down.
Dato che gli atomi sono così piccoli si potrebbe pensare che gli oggetti siano costituiti da centinaia di migliaia di essi, ma invece no. Si stima che se si raggruppassero tutti gli atomi dell'Empire State Building, eliminando lo spazio vuoto tra elettroni e nucleo, si arriverebbe alle dimensioni di un chicco di riso.
Quindi da cosa sono formati gli oggetti? Si Γ¨ calcolato che il 99,999999% del volume occupato da un atomo sia spazio vuoto tra il nucleo e gli elettroni. La sensazione di toccare qualcosa quindi, non Γ¨ il contatto tra gli elettroni di due corpi, tanto meno tra i rispettivi nuclei, ma Γ¨ la forza con la quale l'energia e le interazioni presenti in questo vuoto si respingono tra loro.

Come possiamo quindi allontanare quello che diciamo odiare, se non possiamo nemmeno sfiorare ciΓ² che diciamo di amare?



Matteo Cau

Commenti