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Visualizzazione dei post con l'etichetta #saggistica

L'inverno dei sensi

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BrainChain di Willem den Broeder - Quanti stupidi "perchΓ©". Non ho mai visto un albero piangere o ridere. Gli alberi esistono, sono vivi, gli alberi sono . A prescindere da tutto, e forse Γ¨ cosΓ¬ che deve essere.  L'uomo perΓ² non puΓ² essere albero. Per quanto possa provare e convincersi di avere altissime fronde verdi o spoglie, un solido tronco o radici marce, non puΓ² essere albero.  PerchΓ© lui Γ¨ uomo e non puΓ² essere altro. Le sue azioni e pensieri sono dettati da istinti primordiali e costrutti che spesso non si conciliano. L'uomo felice, per definizione della societΓ  odierna, Γ¨ un individuo realizzato professionalmente dove le illusioni hanno il controllo, dove vige un'egemonia della ragione su tutti gli istinti animali che sopraffatti si piegano all'antropologia della ragione. Trovo vile l'occidentale attaccamento alla vita propinato in tutto il mondo da film e pubblicitΓ  che contribuiscono ad alimentare l'eterna dicotomia tra la parte animale e l&

Il numero della bellezza

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Il Colosso di Goya - Il caos non esiste, o meglio il concetto stesso Γ¨ sbagliato. Non parlo di destino o cose del genere.  È innegabilmente v ero che facciamo tutti parte di un sistema unico, dal piΓΉ piccolo granello di sabbia sul fondo dell’oceano piΓΉ profon do, alla stella piΓΉ lucente dell’universo.  Ma sarebbe ingenuo credere che tutto sia nelle mani della dea bendata o chi per lei.  Credo invece che la nostra realtΓ  sia determinata costantemente da un’equazione che tiene conto di tutte le possibili variabili e singolaritΓ  dell’universo, come Stephen Hawking ha cercato di dimostrare, provando a mettere in relazione la teoria della relativitΓ  generale con le leggi della meccanica quantistica.  Due realtΓ  ad oggi inconciliabili.  Il  numero  1,618, indicato come  sezione aurea, Γ¨ in natura invariabile certezza di efficienza, bellezza e perfezione nelle proporzioni.  Dalla forma a spirale di una rosa ai rami di una galassia, dalle proporzioni del corpo umano al nautilus, il suo andamen

Prometheus

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Il peso della porpora,  Agostino Arrivabene, 2015 Nel celebre mito greco, Prometeo rubΓ² il fuoco agli dei per darlo all'uomo. Possiamo paragonare l'uomo a Prometeo, il fuoco alla conoscenza e gli dei alla natura. Credo che sia l’inconsapevolezza uno dei motivi all'origine della continua sete di potere e discordia tra gli uomini. L’inconsapevolezza di quanto piccoli e insignificanti i nostri pensieri, azioni e ideologie siano, l’inconsapevolezza di quanto impotenti siano le nostre mani nude di fronte ad un manganello, un fucile o una cometa. L'atomo Γ¨ dalle 500 mila a 1 milione di volte piΓΉ piccolo dello spessore di un capello umano. La sua struttura Γ¨ composta da un nucleo formato da protoni e neutroni, tenuti insieme dalla forza nucleare forte, una delle quattro forze fondamentali dell’universo insieme a quella nucleare debole, di gravitΓ  e elettromagnetica. SembrerΓ  strano che la forza elettromagnetica sia tra le forze fondamentali dell’universo, ma nel 1965 con la sc

Domus aurea - L'egemonia della ragione

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Hopper, Escursione nella psicologia PerchΓ© non facciamo quello che ci fa stare veramente bene?  È una domanda tanto banale quanto complessa.  La fragilitΓ  delle sovrastrutture e dei costrutti della societΓ  determinano la sua soliditΓ  senza eguali.  Per rispondere alla domanda, potremmo fare ricorso all'usurato concetto della zona di comfort. CioΓ¨ una sorta di domus aurea, una residenza dorata ideale per l'individuo, f ormata dall’alienante e calmante quotidianitΓ  della societΓ  moderna. Che allontana sempre piΓΉ l'uomo dalla sua parte piΓΉ animale, lasciandolo solo e perso, un involucro di carne e raziocinio senza coscienza critica, senza sogni o ambizioni, un impiegato modello potremmo dire. L a quotidianitΓ  dalla quale non si vuole uscire per paura di un cambiamento in peggio.  Ma allora, se coscienti di questo meccanismo, perchΓ© continuiamo a vivere una vita scomoda per noi? PerchΓ© non fuggiamo, o al contrario non cerchiamo di formare una realtΓ  comune nella quale ognuno Γ¨

Demagogia

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Artemisia Gentileschi, L'allegoria dell'inclinazione   In un paese dove chi Γ¨ piΓΉ ricco ha piΓΉ diritti, in un paese contro l'uguaglianza sociale, in un paese dove le istituzioni vogliono reprimere con i manganelli gli ideali di libertΓ  e giustizia, in un paese dalla classe politica malata e contorta, posticcia e ridicola, che porta avanti ideali nazionalisti con una propaganda populista in cui l'emergenza Γ¨ l'unico disegno politico, dove anche l 'opposizione Γ¨ piΓΉ assente della luce sotto tre metri di terra, incapace di portare avanti gli ideali dei quali si veste, c ome puΓ² una persona essere felice?  Una persona all'interno della societΓ  moderna non puΓ² essere veramente felice.  Lo sviluppo eccessivo dei beni di consumo e del sistema consumista, dei servizi messi a disposizione dalla societΓ , dei vari costrutti presenti in ogni livello di questa miniera (cfr. l'articolo Cava d'odio , 23/11/2023), hanno soffocato il primordiale desiderio dell'io

Adoratorio

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Albrecht D ΓΌrer "CosΓ¬ hanno decretato gli dei. Che nel perdersi, ciascuno possa ritrovare se stesso", Omero,  Odissea.   Omero che per primo ci fornisce il legame tra senso di smarrimento dell'uomo e un qualcosa di piΓΉ grande di noi, gli "dei", per arrivare a Nietzsche con  l'oltreuomo  che si vuole liberare dalle catene dorate della fede incondizionata. Il pensiero umano si Γ¨ sempre ricondotto a qualcosa di piΓΉ grande di noi, importante per non sentirci persi.  La ragione e la razionalitΓ  sono divenute la religione, il credo, del 20esimo e del 21esimo secolo. L'uomo moderno si vede come predatore e preda di una caccia, non  lucida e ponderata, ma compulsiva e ossessiva. Il trofeo della caccia sono risposte e stimoli emotivi nuovi e sempre piΓΉ forti. Come se l'individuo stesse andando incontro ad una sorta di sterilizzazione dalle emozioni. Non riesce piΓΉ a provare veramente qualcosa di definito e ha sempre piΓΉ bisogno di un aiuto esterno. La passiva

Risaia

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Raffaello, La scuola di Atene - La biblioteca di Babele ideata da Jorge Luis Borges Γ¨ una fonte di incommensurabile sapere. Al suo interno contiene infatti infiniti testi che riportano tutte le risposte e le domande che l’uomo potrebbe porsi, si potrebbe dire quindi la casa perfetta per il Faust di Goethe, alla perenne ricerca della conoscenza.  La biblioteca di Babele mette l'uomo al centro di un immaginario Panopticon, dal quale perΓ² non Γ¨ sottoposto alla guardia costante dei sorveglianti di Foucault, ma Γ¨ unico recluso dalla conoscenza stessa. Infatti Γ¨ vero che conoscere Γ¨ l’unico modo per rompere le catene dell'ignoranza, come Ipazia (unica filosofa donna rappresentata nel dipinto La scuola di Atene di Raffaello) ci mostra, ma la continua ricerca di una risposta porta a porsi domande sempre piΓΉ complesse e difficili da risolvere. Si puΓ² quindi vedere la conoscenza come il riso coltivato in una risaia, che richiede immense quantitΓ  di acqua. In questo caso, le energie de

Ghigliottina

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DalΓ¬ SembrerΓ  azzardato legare il fenomeno - ciΓ² che si manifesta - e il noumeno - l'idea di esso - di Kant al principio di indeterminazione di Heisenberg, ma la relazione c'Γ¨. Infatti entrambi arrivano alla conclusione, seppur in maniere totalmente differenti, che la realtΓ  che ci circonda, intesa come insieme di elementi fisici percepibili dai cinque sensi di un individuo, Γ¨ determinata e ci risulta come la vediamo e sentiamo, solo dal momento in cui i nostri sensi riescono a definire l'ambiente fisico nel quale ci ritroviamo a vivere.  La domanda quindi sorge spontanea: se non vedo qualcosa che so esistere, allora non esiste nella forma in cui lo ricordo? Dal punto di vista piΓΉ scientifico, il paradosso del gatto di SchrΓΆdinger e l'indeterminazione di Heisenberg ci suggeriscono che in un sistema chiuso e isolato, del quale non possiamo avere visione continua, Γ¨ possibile che qualcosa esista allo stesso tempo in due o piΓΉ possibili versioni di se stesso. E che diventi

Canali stretti

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Hopper "La solitudine moderna non Γ¨ quella tra due persone, ma quella tra un individuo e il suo vero io", da Carattere predefinito.  Gli individui non vivono tutti nella stessa realtΓ , ma ognuno vive nella propria interpretazione, costruita grazie alle proprie conoscenze, esperienze passate e abilitΓ  nel districarsi in questa rete. La presa di coscienza di ciΓ² porta alla comprensione, dal punto di vista filosofico, del disturbo dissociativo e del concetto di maschera di un individuo, e il conseguente sviluppo di piΓΉ maschere da indossare a seconda di un determinato contesto: il disturbo di personalitΓ  multipla. Affascinante notare come sia il disturbo dissociativo sia quello di personalitΓ  multipla si sviluppino inconsciamente e senza la volontΓ  diretta dell'individuo, come una sorta di sistema immunitario dell'essere. Entrambi entrano in gioco per provare a salvare la vera identitΓ  dell'individuo all'interno di un contesto sociale malato nel quale si Γ¨ ritrov