Ghigliottina

Dalì

SembrerΓ  azzardato legare il fenomeno - ciΓ² che si manifesta - e il noumeno - l'idea di esso - di Kant al principio di indeterminazione di Heisenberg, ma la relazione c'Γ¨. Infatti entrambi arrivano alla conclusione, seppur in maniere totalmente differenti, che la realtΓ  che ci circonda, intesa come insieme di elementi fisici percepibili dai cinque sensi di un individuo, Γ¨ determinata e ci risulta come la vediamo e sentiamo, solo dal momento in cui i nostri sensi riescono a definire l'ambiente fisico nel quale ci ritroviamo a vivere. 

La domanda quindi sorge spontanea: se non vedo qualcosa che so esistere, allora non esiste nella forma in cui lo ricordo? Dal punto di vista piΓΉ scientifico, il paradosso del gatto di SchrΓΆdinger e l'indeterminazione di Heisenberg ci suggeriscono che in un sistema chiuso e isolato, del quale non possiamo avere visione continua, Γ¨ possibile che qualcosa esista allo stesso tempo in due o piΓΉ possibili versioni di se stesso. E che diventi una versione sola e definita, dal momento in cui iniziamo a osservarlo. Se si estendesse questo stesso ragionamento a tutto quello che circonda un individuo e che non riesce a vedere in maniera continuata, credo che avvertiremmo tutti un senso di smarrimento e disorientamento. 

Ma tranquilli, a salvarci dal dubbio che il nostro libro sul comodino si trasformi in un drago mentre non lo osserviamo, c'Γ¨ il rasoio di Occam, che facendo presa sulla parte piΓΉ razionale e pragmatica di un individuo, ci dice che a paritΓ  di fattori la spiegazione piΓΉ semplice Γ¨ quella da preferire. 

Matteo Cau 

Commenti

  1. Ogni articolo supera il precedente e innesta curiositΓ  per quello che ancora deve arrivare. Complimenti Matteo!!

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  2. Wow! Bellissimo davvero sono commosssa😎

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