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Visualizzazione dei post con l'etichetta Ambiente

COP29: niente di nuovo sotto il sole

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Il COP, acronimo di Conference Of the Parties, Γ¨ una conferenza delle Nazioni Unite con appuntamento ogni anno in uno Stato diverso dove si riuniscono i  198 paesi partecipanti all'accordo di Parigi per avanzare i negoziati piΓΉ importanti riguardo il contrasto del cambiamento climatico. La 29esima edizione di questo summit si sta tenendo adesso a Baku, la capitale dell'Azerbaijan , ed Γ¨ stata presentata come una conferenza finanziaria con l'obiettivo di trovare il denaro necessario ai paesi poveri per la transizione dal combustibile fossile e per limitare il riscaldamento globale. La cifra? Mille miliardi di dollari, di cui ad oggi sono stati raccolti solo 75 milioni. Sembrerebbe una cifra esorbitante decisa per non essere raggiunta e poter dire che per colpa di qualcuno il pianeta non si puΓ² salvare. Questo Γ¨ solo uno dei tanti problemi che affliggono la COP29, che tra litigi e controsensi stenta a fare progressi nella lotta per la Terra. Innanzi tutto sono assenti

L'affondamento della Rubymar

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La Rubymar Γ¨ un cargo britannico che il 2 marzo Γ¨ affondato al largo del porto di Moha dello Yemen dopo essere stato colpito da un missile antinave degli Uthi. Il problema Γ¨ il carico della portarinfuse che minaccia una tragedia ecologica: solfato di ammonio quale fertilizzante.  È una bomba ecologica Il Mar Rosso non smette di destare preoccupazione, oltre i problemi di gestione delle merci si rischia anche il disastro ambientale. La Rubymar Γ© la prima nave affondata dagli Houthi ma rischia di non essere l'ultima. Com’Γ¨ possibile che nessuno Stato attui misure urgenti per scongiurare un'imminente crisi ambientale con unitΓ  navali anti inquinamento specializzate e mezzi in grado di contenere e neutralizzare gli inquinamenti marini? L’Italia che ha votato la missione Aspides perchΓ© non ha pensato che il fronte anti disastro ambientale non rientri fra i suoi compiti. PerchΓ© non se ne parla? Le caratteristiche del Mar Rosso sono uniche, infatti si tratta di un tratto di mare funzi

Gli attivisti di ultima generazione fanno del bene?

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     Dal 2021 a questa parte gli attivisti di ultima generazione sono conosciuti in tutto il mondo per le loro proteste. Veramente credono che verranno ascoltati?      Partiamo dal presupposto che ritengo giustissimo: protestare contro vecchie abitudini non piΓΉ valide. Il modo che si decide di utilizzare per la protesta Γ¨ assolutamente importante e fa la differenza.     I  sostenitori di questo movimento protestano contro molti aspetti della societΓ  attuale: politica, cambiamenti climatici, inquinamento. Hanno argomenti che si possono anche condividere, ma utilizzano metodi non proprio aggregativi. Il modo in cui protestano Γ¨ totalmente sbagliato: alcuni bloccano le strade per protestare contro l'inquinamento, ma creano un disagio agli automobilisti che vanno a lavorare. Altri imbrattano statue o quadri per sensibilizzare la gente sul problema del riscaldamento climatico o per protesta politica, ma in entrambi i casi i motivi della protesta passano in secondo piano rispetto ad aver

Il litio: un salto verso il futuro o un enorme passo indietro?

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       La diffusione dei veicoli elettrici sta avvenendo rapidamente come il passaggio dal cavallo alla macchina a motore termico. Sicuramente avrΓ  un impatto positivo sull'inquinamento causato dai veicoli per il trasporto di persone, ma potremmo star facendo dei passi nella direzione sbagliata , soprattutto per quanto riguarda le risorse necessarie alla realizzazione di queste nuove tecnologie.      Il problema? L'impatto che ha l'estrazione di queste risorse sull'ambiente in cui vengono cercate, per non parlare del modo in cui in molti paesi i diritti umani vengono calpestati per estrarle e venderle a basso costo. In particolare il Litio, indispensabile per la produzione delle batterie che muovono le automobili del futuro, Γ¨ molto ricercato e prezioso.   Di recente si sta cercando di estrarre questo materiale in Italia , piΓΉ precisamente nella fascia vulcanico-geotermica che va dal Monte Amiata ai Campi Flegrei, perchΓ© in passato Γ¨ stato individuato un fluido geoter

Ritorno al passato verso il futuro: le navi eoliche

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  Il 22 Agosto di quest'anno ha preso il largo dal porto di Shangai la Pyxis Ocean , una nave portarinfuse giapponese, lunga 229 metri. La nave non Γ¨ a propulsione convenzionale, bensΓ¬ a propulsione assistita dal vento grazie a due "Wind Wings" di progettazione britannica. La destinazione era il porto di Paranagua in Brasile e il viaggio di 6 settimane Γ¨ servito a dimostrare l'efficacia delle moderne vele. Ma a cosa servono di preciso? Le vele ausiliarie in acciaio e vetroresina, alte 37 metri e larghe 20, hanno spinto la nave insieme al motore, tagliando il consumo di carburante di circa il 30%,   diminuendo cosΓ¬ le emissioni di CO2. Le vele  s ono  in grado di ruotare per trovarsi sempre nell'angolo ottimale e sfruttare al meglio il vento; possono essere ripiegate in caso di maltempo. Inoltre le Wind Wings potrebbero essere installate anche su navi di vecchia costruzione, quindi le  navi giΓ  costruite potrebbero essere convertite .  Le nuove vele potranno qui

Agricoltura estrema: il basilico sott'acqua di Nemo's Garden

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Avete letto bene, in Liguria a Noli  crescono da Maggio a Settembre dentro serre sott'acqua circa 600 colture di molte specie di piante, dal basilico ai mandarini, dal tabacco alla lattuga... ma come esattamente? Nell'estate del 2012 Sergio Gamberini , sommozzatore appassionato di giardinaggio, si chiede se si possono ricreare le condizioni perfette per la coltivazione del basilico sotto al mare. La pianta tipica della Liguria ha bisogno di luoghi protetti e soleggiati con temperature stabili. Nasce cosΓ¬ l'ambizioso progetto Nemo's Garden, che offre una nuova possibilitΓ  di agricoltura alternativa ricreando piccoli ecosistemi a basse profonditΓ  (non oltre i 10 metri) nei quali le piante, isolate dal mare, crescono con temperature stabili e sono protette dai parassiti , rendendo non necessari i pesticidi. L'orto subacqueo Γ¨ fatto di 6 cupole di plastica di 2 metri di diametro e da 800 litri d'aria. Ognuna puΓ² ospitare fino a 100 piante coltivate secondo un si

Un mare di rifiuti

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Sacchetti di plastica, palloni e materiali di imballaggio sono solo alcuni degli oggetti che compongono 86 milioni di tonnellate di rifiuti che navigano nei nostri mari. Essendo plastica non biodegradabile  (ovvero che non si decompone in altri elementi meno inquinanti), va a far parte dell'habitat marino. L a maggior parte degli 86 milioni di tonnellate di plastica si deposita sui fondali marini. Il rischio principale Γ¨ che animali - come ad esempio balene, tartarughe marine e altri pesci - possano inghiottire la plastica scambiandola per cibo e morire soffocati per l'ostruzione del tratto digerente. I cuccioli rischiano inoltre malformazioni durante la crescita, perchΓ© pezzi di imballaggi si incastrano nel loro corpo.  Questo non Γ¨ l'unico problema causato dall' inquinamento perchΓ© i rifiuti dispersi in mare sono portati a riva dalla corrente o dalle onde. Ogni anno si stima un deposito sulle spiagge compreso tra le cinque e le tredici tonnellate di rifiuti plast

Concorso "Il mare come non lo hai mai visto"

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L'11 aprile 2022 Γ¨ stata la Giornata Nazionale del Mare, istituita  nel 2016 a seguito di una modifica del Decreto Legge del 2005. Si Γ¨ scelto questo giorno perchΓ© proprio 31 anni fa affondava la VLCC Haven, una super-pretroliera, al largo di Arenzano. Proprio in concomitanza con questa giornata c'Γ¨ stata la premiazione del concorso "Il mare come non lo hai mai visto" e anche la conclusione delle celebrazioni dedicate al centenario del Nautico, iniziato a novembre 2021! Alla cerimonia erano presenti la 1A e la 2L e anche 2D dell'IC Foce, le classi che partecipavano al concorso, mentre della nostra scuola erano presenti la 1C e la 3C Costruttori. I premi erano molteplici, dai gadget ad una uscita in barca a vela, ma  il premio piΓΉ bello e importante Γ¨ destinato al vincitore: un viaggio a sua scelta tra Sicilia e Sardegna a bordo di una nave di Grimaldi Lines. Alla cerimonia erano presenti professori emeriti del ITTL Nautico San Giorgio, ma anche autoritΓ  portuali,

Una bomba nel mar Rosso

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  La petroliera FSO Safer ancora al largo dello Yemen caduta in mano ai ribelli Houthi dal 2015 Una bomba ad orologeria Γ¨ ancorata a circa 7 chilometri (4,3 miglia nautiche) davanti alla costa dello Yemen, nel Mar Rosso: si tratta della FSO Safer, una vecchia superpetroliera adibita a deposito per lo stoccaggio e lo scarico del greggio. Costruita nel 1976 dalla giapponese Hitachi Zosen Corporation con il nome di Esso Japan, la nave ha una stazza lorda di 406.640 tonnellate. Le sue dimensioni sono imponenti poichΓ© misura 362 metri di lunghezza ed Γ¨ larga 70, inoltre ha una capacitΓ  di circa 3 milioni di barili. Nel 1987 venne trasformata in una nave di stoccaggio priva di propulsione, ribattezzata FSO Safer, ormeggiata al largo dello Yemen e affidata al governo locale attraverso una compagnia petrolifera nazionale. In principio fu utilizzata per immagazzinare ed esportare petrolio per i giacimenti interni presso Ma'rib. Simulazione della propagazione di inquinamento ambientale in