Ritorno al passato verso il futuro: le navi eoliche

 

Il 22 Agosto di quest'anno ha preso il largo dal porto di Shangai la Pyxis Ocean, una nave portarinfuse giapponese, lunga 229 metri. La nave non è a propulsione convenzionale, bensì a propulsione assistita dal vento grazie a due "Wind Wings" di progettazione britannica. La destinazione era il porto di Paranagua in Brasile e il viaggio di 6 settimane è servito a dimostrare l'efficacia delle moderne vele.

Ma a cosa servono di preciso?

Le vele ausiliarie in acciaio e vetroresina, alte 37 metri e larghe 20, hanno spinto la nave insieme al motore, tagliando il consumo di carburante di circa il 30%, diminuendo cosΓ¬ le emissioni di CO2. Le vele sono in grado di ruotare per trovarsi sempre nell'angolo ottimale e sfruttare al meglio il vento; possono essere ripiegate in caso di maltempo. Inoltre le Wind Wings potrebbero essere installate anche su navi di vecchia costruzione, quindi le navi giΓ  costruite potrebbero essere convertite

Le nuove vele potranno quindi rivoluzionare la navigazione verso il trasporto ecosostenibile e la Pyxis Ocean ha fatto da scuola al resto del mondo, dimostrando che i vantaggi potrebbero essere notevoli sia in relazione alla limitazione dei consumi di carburante sia in relazione alla diminuzione dell'inquinamento prodotto con il viaggio. Sulla sua scia si stanno giΓ  considerando altri modi per sfruttare l'energia del vento, in grado quindi di tagliare le emissioni di gas serra.


Per esempio la nave Oceanbird di progettazione svedese, lunga 200 metri dovrebbe essere in grado di diminuire le emissioni del 90% grazie alle vele retrattili. La nave dovrebbe salpare nel 2024.

Airbus, una societΓ  aerospaziale americana, ha invece recentemente ordinato per il 2026 la costruzione di navi Ro-Ro adibite al trasporto delle parti di aerei da assemblare, munite di rotori Flettner: vele cilindriche che convertiranno il movimento del vento in moto rotatorio per spingere la nave. L'obiettivo di Airbus Γ¨ quello di ridurre del 63% le emissioni della propria flotta entro la fine del decennio.

Sembra quindi che sia cominciata una nuova era della navigazione mercantile a propulsione assistita che permetterΓ  di ridurre, se non addirittura cancellare, l'inquinamento atmosferico marittimo. Ma c'Γ¨ da dire che la navigazione eolica comporta dei problemi difficili da risolvere. Per esempio, la rotta dovrΓ  essere flessibile, per poter sfruttare le vele al massimo della loro efficienza. In sostanza con la propulsione assistita sarΓ  sempre il vento a stabilire la rotta e, ovviamente, se non c'Γ¨ vento la nave non si muove.

Per questo probabilmente queste vele innovative non arriveranno a sostituire del tutto i motori e le eliche, ma permetteranno di ridurre di molto il consumo di carburante delle navi del futuro.

Paolo Meschiari

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