Gli attivisti di ultima generazione fanno del bene?

    Dal 2021 a questa parte gli attivisti di ultima generazione sono conosciuti in tutto il mondo per le loro proteste. Veramente credono che verranno ascoltati?

    Partiamo dal presupposto che ritengo giustissimo: protestare contro vecchie abitudini non più valide. Il modo che si decide di utilizzare per la protesta è assolutamente importante e fa la differenza.

    I sostenitori di questo movimento protestano contro molti aspetti della società attuale: politica, cambiamenti climatici, inquinamento. Hanno argomenti che si possono anche condividere, ma utilizzano metodi non proprio aggregativi. Il modo in cui protestano è totalmente sbagliato: alcuni bloccano le strade per protestare contro l'inquinamento, ma creano un disagio agli automobilisti che vanno a lavorare. Altri imbrattano statue o quadri per sensibilizzare la gente sul problema del riscaldamento climatico o per protesta politica, ma in entrambi i casi i motivi della protesta passano in secondo piano rispetto ad avere imbrattato un'opera d'arte.

    Spicca tra tutti il caso che coinvolge la nostra città. Alcuni di questi attivisti hanno deciso di entrare nel nostro fantastico acquario con decine di litri di vernice. Sul vetro della vasca hanno scritto "NO GAS - NO CARBONE" e si sono incollati le mani sulla vasca. In un posto dove i delfini vivono protetti e dunque la natura è trattata in modo positivo, il senso del loro gesto resta sfuggevole. 

    Protestare è assolutamente giusto ma bisogna trovare un modo corretto: uno su tutti è scendere in piazza. Come il 19 ottobre scorso, quando gli studenti di alcune scuole di Palermo, hanno chiesto in modo responsabile più investimenti per le scuole di tutta la Sicilia. La protesta è una cosa estremamente utile, e bisogna usarla a nostro vantaggio, in un paese democratico può essere l'unico strumento che le persone comuni possiedono per farsi ascoltare.

Qui il link dove è presente il video della manifestazione

Samuele Franconeri