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Karl Marx parte 2: Critica ad Hegel

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Hegel e Marx - In questa seconda parte della mia rubrica su Marx introdurrΓ² finalmente dei concetti filosofici e politici. Avendo finito con la biografia di Marx, tratteremo degli argomenti che sono alla base della politica marxista. Parleremo della critica al misticismo logico, al misticismo storico e al giustificazionismo di Hegel. Non spaventatevi se all'inizio sembrerΓ  che io stia parlando di asini volanti, perΓ² per giungere a determinati concetti bisogna per forza comprenderne altri che si pongono alle fondamenta di tutto quello che andrΓ² a spiegare. N on bisogna pensare che questi argomenti siano superflui, bensΓ¬ sono solo propedeutici a quello che verrΓ  in seguito. E' un po' come spiegare come funziona  una tastiera ad una persona che dovrΓ  utilizzare un computer, la parte piΓΉ divertente inizia solo dopo.  Su ddividerΓ² i punti dell’articolo in modo tale da fornire una lettura piΓΉ semplice, e soprattutto per permettere una facile individuazione degli argomenti in c

Karl Marx parte1: Introduzione

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Voglio iniziare col dire che questo sarΓ  il primo articolo di una serie, vista la vastitΓ  di argomenti e ragionamenti dietro alla teoria di questo grande filosofo. Voglio porre un riguardo particolare a questa “rubrica” e numererΓ² ogni articolo in modo tale da poter lasciare una specie di indice con cui orientarsi e seguire un filo logico, senza rimanere confusi e disorientati nel bel mezzo della lettura di un articolo e senza conoscere i concetti antecedenti ad esso. SarΓ² molto conciso ed essenziale, soprattutto imparziale, per non scadere in inutili lunghezze e rendere questi argomenti piΓΉ pesanti di quanto giΓ  lo siano, ma senza essere superficiale, oppure mistificare e/o idealizzare concetti falsi.“Date a Cesare quel che Γ¨ di Cesare e date a Dio quel che Γ¨ di Dio". Giusto? Certi concetti si potrebbero approfondire per ore, ma quello che mi interessa Γ¨ che questi articoli possano trasmettere i concetti generali alla base del Marxismo e di certo non un'approfondita conoscenz

Carla Fracci: storia di una divina

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      Storia Nacque a Milano il 20 Agosto 1936, suo padre era un tranviere mentre la madre era una casalinga. Era una ragazzina gracile ma con "un bel faccino", sarΓ  proprio questa caratteristica che, nel 1946, le permetterΓ  di entrare alla Scala come riserva all'etΓ  di 10 anni. Era una ragazza semplice, cresciuta durante il dopoguerra tra i prati di campagna e, inizialmente, non era entusiasta di entrare nella scuola di ballo perchΓ© trovava le lezioni noiose. Con il passare del tempo iniziΓ² a fare grandi progressi e non passΓ² inosservata agli occhi degli insegnanti, infatti al "passo di addio" delle diplomande fu scelta per fare un ruolo di coprotagonista nel balletto Le spectre de la rose, a fianco al primo ballerino della Scala. Per la ragazza fu una gratificazione significativa. Dopo essere diventata una grande amica dell'Γ©toile inglese, Carla decise che sarebbe voluta diventare come lei. CominciΓ² cosΓ¬ la carriera di Carla Fracci a livello internazionale

La mia scuola: l'Istituto Nautico di Camogli dove si insegna dal 1875 l'arte di navigare

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La nostra sede oggi Il 2 marzo 1875 ebbe battesimo ufficiale l'Istituto Tecnico Nautico di Camogli che all'inizio ebbe sede in un locale della Casa Comunale. La scuola rappresentava la realizzazione di un'esigenza della popolazione di levante e soprattutto di Camogli che dal 1874 deteneva il primato del maggior numero di navi della penisola e vantava già 700 capitani. Dal 1882 l'Istituto venne intitolato al grande navigatore genovese Cristoforo Colombo. La scuola prosperò così tanto da determinare la chiusura degli istituti vicini di Recco e a Rapallo tanto che i camogliesi, aspiranti lupi di mare, poterono studiare in casa senza dover andare in trasferta a Recco o a Genova. Infatti l'istruzione fu istituita dapprima a Genova nel 1815 con il nome di Regia Scuola di Marina con sede vicino alla stazione di Principe nell'ex monastero di Santa Teresa. Nel 1839 la marina mercantile del regno di Sardegna contava oltre 1900 imbarcazioni a vela e di queste un terzo eran

L'unitΓ  731: peggio dei nazisti?

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Una rara immagine del complesso dell'UnitΓ  731 - L'unitΓ  731 fu senza dubbio uno dei piΓΉ terrificanti e crudeli episodi della Seconda guerra mondiale. Si tratta di una sezione segreta dell'esercito giapponese fondata dalla Kempeitai (polizia segreta giapponese)  e una delle piΓΉ crudeli nella storia del '900. OperΓ² tra il 1936 e il 1945 nei territori della Cina occupata dal Dai-Nippon Teikoku Rikugun (l'esercito imperiale giapponese), ma soprattutto nello stato fantoccio della Manciuria. Nonostante fosse tutto contro le convenzioni di Ginevra, i giapponesi condussero tutti i tipi di torture e di sperimentazioni possibili. Ovviamente senza un criterio, metodologia o seguendo un metodo scientifico. L'obiettivo di tale unitΓ  era quello di sviluppare armi biochimiche da utilizzare sui cinesi e in seguito sui sovietici, dopo la vittoria sulla Cina che mai ottennero. Pensate che avevano un piano, chiamato "Operazione Fiori di Ciliegio nella Notte", per attacc

Un gruppo uozzap del '300

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Vi siete mai immaginati se gli scrittori italiani della storia fossero vissuti ai giorni nostri? Immaginatevi per esempio Dante Alighieri, nel suo primo canto, dove descrive la selva oscura come se lo stesse raccontando ai suoi amici sul gruppo WhatsApp in comune: "Ricordo che raggiunta la mezza etΓ  mi sono trovato in questa foresta tanto buia, sentivo di aver perso la strada. Raga, descrivere questa foresta mi viene cosΓ¬ difficile . . . era inospitale e intricata, giuro da c*garsi addosso, anche solo a pensarci ho la pelle d'oca" Mi fa molto ridere pensare che in questo gruppo uozzap ci siano, assieme a Dante, Petrarca e Boccaccio, come se fossero migliori amici e il loro gruppo nominato "I PIU' GROSSI DEL '300". CioΓ¨ immaginatevi un loro discorso, dove Dante si lamenta di quanto sia esuberante Filippo Argenti e gli altri che gli dicono cose tipo  "Oh DΓ , ma stai tranquillo, manda all'inferno quello e festa finita!"    Oppure immaginate s

Il Vajont, una tragedia dimenticata

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         La sera del 9 ottobre del 1963 un'onda di quasi 250 metri travolse il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto, interessando vari paesi tra cui: Longarone, Codissago e Castelvazzo, Erto e Casso. Questa enorme tragedia tolse la vita a 1910 persone. Era un disastro che si poteva evitare?      I lavori di costruzione della diga cominciarono nel 1957. Fin da subito gli esperti erano a conoscenza del fatto che la possibilitΓ  di una frana era reale. C'erano gli studi del geologo Leopold Muller, per esempio. Due anni dopo i rilievi di Muller e di altri, un geologo, Giorgio dal Piaz, sostenne che la roccia sulla quale la diga sarebbe stata costruita era "compatta". Si ultimarono dunque i lavori.     L'irrefrenabile bisogno di costruire a tutti i costi la diga era incentivato dal progetto ingegneristico all'avanguardia che prevedeva di realizzare un bacino idroelettrico che dal punto di vista economico costituiva, la piΓΉ importante entrata dello stato italiano. Anche

GNV e la sua trentennale storia

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Nel 1992 nasce Grandi Navi Veloci e la prima nave della flotta, la M/n Majestic, viene varata un anno dopo. Nel 2003 viene inaugurata una nuova linea, Genova-Tunisi, e quattro anni dopo, GNV viene scelta dagli agenti di viaggio come Migliore Compagnia di Navigazione perciΓ² le viene conferito il Bit Tourism Award 2007. Un anno dopo il premio si inaugura un'altra nuova linea che collega Genova - Barcellona - Tangeri a bordo delle navi La Superba, La Suprema, Fantastic e Majestic. Nel 2009 la compagnia Grimaldi esce definitivamente dalla Grandi Navi Veloci e tre anni dopo la  GNV inaugura due nuovi collegamenti marittimi tra il porto francese di SΓ¨te e i porti marocchini di Tangeri e Nador. A bordo delle GNV nel 2013 parte il progetto "SailOr", nave promossa da Regione Liguria con il supporto dell'Istituto Nautico San Giorgio e degli Istituti Alberghieri Bergese e Marco Polo, serve per l'Orientamento ai mestieri e alle professioni del mare. All'attivitΓ  formativa

Prima regina d'Inghilterra...ma non erano sei?

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  Ebbene no. La storia ci ha sempre raccontato che le regine d'Inghilterra furono sei: Maria I, Elisabetta I, Maria II, Anna, Vittoria e la nostra tanto amata Elisabetta II. Tuttavia, ci fu una settima regina non riconosciuta in quanto il suo regno durΓ² la bellezza di nove giorni. Si dΓ  il caso fosse anche la prima monarca donna in Inghilterra, scacco matto Maria. La protagonista del nostro racconto si chiama Jane Grey. Jane Γ¨ la primogenita di Henry Grey, marchese di Dorset e Lady Frances Brandon, a suo volta figlia di Maria Tudor, sorella di re Enrico VIII.  Quindi a tutti gli effetti principessa d'Inghilterra.  Nelle sue vene scorreva il sangue blu, era quindi nella linea di successione al trono inglese, ma non direttamente.  Jane sarebbe salita al trono dopo lo zio se, e solamente se, il cugino Edoardo (unico figlio maschio di Enrico VIII, tanto desiderato perchΓ© a Enrico rodeva lasciare il trono ad una figlia femmina) fosse morto prima del padre. Comunque ci stavano anche

Una nave italiana tra i ghiacci: mai così a Sud mai così sciolti

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  La nave Laura Bassi Γ¨ una nave oceanografica "attualmente" italiana utilizzata per operazioni di ricerca a scopi scientifici ed esplorazioni antartiche. Questa nave nasce nei cantieri Norvegesi nel 1955, fu varata sotto il nome di MV Polar Queen per la GC Rieber Shipping, utilizzata poi dal BAS (  British Antarctic Survey ), organizzazione britannica responsabile delle ricerche scientifiche sull'Antartide, che tramite noleggio a lungo termine riuscΓ¬ ad operare in Antartide sotto il nuovo nome di RRS Ernest Shackleton in onore dell'esploratore inglese; Infine nel maggio del 2019 grazie ad un finanziamento del MIUR Γ¨ stata acquistata dall'OGS, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.  La nave venne rinominata Laura Bassi in onore della prima scienziata italiana ad aver ottenuto una cattedra universitaria nel XVIII, Γ¨ stata certificata secondo il Polar code come rompighiaccio di categoria A-PC5, puΓ² trasportare 22 membri di equipaggio e 50 m

La storia del 2 Giugno

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     Il 2 giugno Γ¨ una data importante per l'Italia, perchΓ© si festeggia il giorno della Repubblica. Una festivitΓ  nazionale celebrata in tutto il paese con eventi pubblici e cerimonie ufficiali, tra cui la deposizione di una corona di fiori al Milite ignoto presso l'Altare della patria  a Roma e una parata  lungo la Via dei Fori imperiali.   PerchΓ© Γ¨ una data importante? Questione storica:  Il 2 giugno 1946 fu indetto il referendum che decise l'ordinamento politico della nuova Italia sorta sulle macerie della guerra. Dopo 20 anni di dittatura si trattava del primo momento in cui erano chiamati a votare tutti gli aventi diritto, per la prima volta anche le donne. La nascita della Repubblica rappresenta uno dei momenti piΓΉ importanti della storia d'Italia non solo dal punto di vista politico, ma anche culturale e sociale. La fine della Seconda guerra mondiale segnΓ² la fine del regime fascista, che aveva portato il paese alla rovina economica e determinato una societΓ  omo