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La nuova diga: i cassoni della discordia

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  6200 metri di calcestruzzo emergeranno entro il 2030  di fronte a Genova per permettere l'ingresso in porto a navi da carico di ultima generazione che possono raggiungere i 400 metri di lunghezza e i 60 metri di larghezza . Si tratterebbe della diga piΓΉ profonda d'Europa a circa 50 metri di profonditΓ   e sarebbe costituita di oltre 90 cassoni cellulari grandi come un edificio di 10 piani, rimorchiati sulla superficie del mare e poi fatti affondare una volta arrivati a destinazione. La prima fase di questo progetto, giΓ  in corso e che si concluderΓ  nel 2026, sarebbe la costruzione del nuovo ingresso da levante largo 310 metri e l'ampliamento dello spazio di manovra, la seconda fase consisterebbe invece nell'ampliamento del canale di Sanpierdarena, che arriverΓ  ad una larghezza di 400m. Questa ambiziosissima impresa permetterebbe l'approdo a navi colossali incrementando quindi l'operativitΓ  e la competitivitΓ  dei terminal del bacino commerciale storico, che

Le Bunkerine del porto

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  Le motocisterne bunker sono essenziali anche nei porti piΓΉ grandi. Sono navi utilizzate in ausilio a portacontainer, navi da crociera e traghetti per le operazioni di bunker, cioΓ¨ rifornimento gasolio, funzionano come sistema di rifornimento alternativo alla banchina o quando il porto Γ¨ sprovvisto di sistemi di rifornimento.  Si tratta di operazioni regolamentate da un apposito quadro normativo che tiene in considerazione la pericolositΓ  del materiale trasportato e soprattutto il trasferimento da nave a nave.  Le attrezzature ed i dispositivi di sicurezza impiegati durante le operazioni di bunkeraggio marittimo sono destinati ad assolvere le seguenti funzioni: prevenire il rilascio incidentale di carburante come LNG o Nafta  contenere le quantitΓ  di carburante disperso in mare  estinguere un eventuale incendio  Secondo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Γ¨ piΓΉ sicuro rifornire dalla nave bunker o dalla banchina piuttosto che utilizzare le autobotti, perchΓ© si riducono i

Professione OTS - vita in immersione

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L'operatore tecnico subacqueo svolge delle lavorazioni tipiche della subacquea industriale negli ambiti portuali e/o nelle piattaforme off-shore.  La figura dell'OTS Γ¨ stata introdotta nell'ordinamento italiano con decreto del Ministero della Marina Mercantile, difatti l'operatore tecnico subacqueo Γ¨ tenuto ad iscriversi agli appositi registri dei sommozzatori in servizio tenuti dalle Capitanerie di porto locali, che rilasciano il Libretto di Ricognizione che Γ¨ un documento contenente informazioni sul personale addetto ai servizi portuali, in questo caso sommozzatori e palombari.  L'operatore tecnico subacqueo Γ¨ limitato a lavorare solo nei porti e nelle loro adiacenze, a meno che non siano in possesso di una qualifica profess ionale di specializzazione correlate alle quote batimetriche, ovvero le immersioni in acque molto profonde, in modo da poter operare anche nelle piattaforme petrolifere.  L'operatore tecnico subacqueo si occupa principalmente di riparazion

Rimorchiatori: 48h tra cime e bitte

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Oggi parleremo di quei grandi gommoni arancioni che spesso vediamo in porto mentre operano per aiutare le navi ad effettuare manovre complesse in spazi ristretti, riuscendo a portarle in banchina in modo sicuro e senza recare danni a niente e nessuno. Sono i rimorchiatori: mezzi essenziali nei porti commerciali che sostanzialmente si tirano la nave da prua a poppa oppure la spingono. Per fare queste operazioni c'Γ¨ bisogno di un grande coordinamento tra l'equipaggio della nave e l'equipaggio del rimorchiatore; si sa che l'ormeggio e il disormeggio dell'unitΓ  navale sono le operazioni piΓΉ complesse da eseguire, richiedono infatti molta cautela e attenzione.  I rimorchiatori possono essere utilizzati sia in ambito militare che civile, principalmente per accompagnare le navi in partenza, accogliere le navi in entrata e per aiutare le navi nelle manovre in bacino, il traino avviene tramite funi in fibra o acciaio, puΓ² esserci piΓΉ di un rimorchiatore impiegato nella stess

Il nuovo Hennebique: facciamo il punto

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Avete mai fatto caso quando entrate a scuola, o semplicemente passate per il porto antico, a quell'enorme e decadente edificio di cemento armato? E' quasi impossibile non averlo mai notato, dopotutto rappresenta uno dei più grandi patrimoni di archeologia industriale a Genova. E se qualcuno se lo stesse chiedendo non è un semplice edificio industriale in sfacelo... Lo scopo di questo articolo non è quello di raccontare una semplice storia, bensì di raccontare che cosa ne sarà di questa costruzione e di quale ruolo ricoprirà nella società genovese del futuro, perciò non mi perderò in verbose rievocazioni storiche. C'è ad ogni modo bisogno di un'infarinatura generale che possa mettere luce sul passato dell'Hennebique e far comprendere il potenziale di questo ex-silos. Fu costruito nei primissimi del '900 e detiene il titolo di essere il più antico edificio in cemento armato di tutt'Italia. Il suo nome, semplicemente datogli in onore all'inventore di questo

SosteniblitΓ  nei porti: dagli scrubber all'elettrificazione delle banchine portuali

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Esempio di Cold Ironing L'IMO (International Maritime Organization) si occupa di regolamentare ogni singolo aspetto del mondo della navigazione marittima attraverso la creazione di apposite convenzioni internazionali ricoprenti ciascun settore a partire dalla sicurezza della vita umana in mare (convenzione SOLAS) per poi arrivare al programma di addestramento per Ufficiali di Coperta (STCW A II/1 ) e Ufficiali di Macchina (STCW A II/ 2) e arrivare alla prevenzione dall'inquinamento marittimo (Convenzione MARPOL).  E' proprio di questo argomento che tratteremo adesso.  Le navi per "funzionare" fanno uso di grandi quantitΓ  di combustibili di cui lo zolfo  Γ¨ il piΓΉ inquinante.  Secondo la Maritime Pollution (MARPOL) la percentuale minima di zolfo emanata nell'atmosfera dalle navi dev'essere sotto lo 0,5%. Per favorire il raggiungimento di tale obiettivo sono stati giΓ  fatti dei passi avanti tramite l'introduzione dell'obbligo degli scrubber a bordo