La nuova diga: i cassoni della discordia
6200 metri di calcestruzzo emergeranno entro il 2030 di fronte a Genova per permettere l'ingresso in porto a navi da carico di ultima generazione che possono raggiungere i 400 metri di lunghezza e i 60 metri di larghezza.
Si tratterebbe della diga piΓΉ profonda d'Europa a circa 50 metri di profonditΓ e sarebbe costituita di oltre 90 cassoni cellulari grandi come un edificio di 10 piani, rimorchiati sulla superficie del mare e poi fatti affondare una volta arrivati a destinazione. La prima fase di questo progetto, giΓ in corso e che si concluderΓ nel 2026, sarebbe la costruzione del nuovo ingresso da levante largo 310 metri e l'ampliamento dello spazio di manovra, la seconda fase consisterebbe invece nell'ampliamento del canale di Sanpierdarena, che arriverΓ ad una larghezza di 400m.
Questa ambiziosissima impresa permetterebbe l'approdo a navi colossali incrementando quindi l'operativitΓ e la competitivitΓ dei terminal del bacino commerciale storico, che si tradurrebbe in profitti aumentati in modo esponenziale, ma alcuni esperti tra cui l'ingegnere Piero Silva pensano che questo progetto faccia acqua da tutte le parti, vediamo subito perchΓ©.
Il fondale su cui poggeranno i cassoni Γ¨ fatto prevalentemente di sabbia e argilla, quindi non di certo adatto alla costruzione di quest'opera titanica perchΓ© rischierebbe di sprofondare; questo problema era ovviamente stato preso in considerazione e si Γ¨ deciso di stabilizzare il fondale tramite l'inserimento di colonne di ghiaia, un metodo che perΓ² ha fatto inarcare il sopracciglio di alcuni, dato che si tratta di una tecnica che non Γ¨ stata mai sperimentata a profonditΓ superiori a 30 metri.
La nuova diga foranea Γ¨ poi l'opera piΓΉ costosa del PNRR, circa 1,3 miliardi di euro impiegati per un progetto che puΓ² sembrare un azzardo perchΓ© costruito su fondamenta poco stabili e che se andasse a pezzi porterebbe a conseguenze inimmaginabili.
Degno di nota anche l'impatto che il cantiere avrΓ su Genova e soprattutto sull'ambiente. GiΓ sembra che nemmeno al ministro dell'ambiente importi piΓΉ della prevenzione dell'inquinamento che della costruzione della diga foranea, come si Γ¨ visto con il decreto salva diga che ha permesso al sindaco di Genova di scavalcare ogni valutazione regionale e nazionale per quanto riguarda l'utilizzo di fanghi potenzialmente tossici per riempire i quattro cassoni posati sul fondale finora per evitare che le mareggiate se li portassero via.
Paolo Meschiari
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