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Il Nautico vince tre categorie dell'Hemigway Days

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Venerdì 18 maggio nella palestra della sede Calata Darsena si è tenuta la nomina dei vincitori del concorso letterario della prima edizione dell'Hemingway Days, con la partecipazione di tre dei cinque finalisti del Premio Campiello Giovani. Si tratta di una nuova iniziativa culturale svoltasi a Genova e a Nervi tra il 18 e il 20 maggio e incentrata sul famoso scrittore, che amava la nostra città e vi ha soggiornato più volte. Agli interventi introduttivi di Barbara Garassino , scrittrice e co-organizzatrice del festival, e della preside Angela Pastorino, è seguita la presentazione della classifica, in cui il Nautico, in competizione con altre quattro scuole genovesi, ha ottenuto il primo posto in ben tre categorie e si è aggiudicato molti secondi e terzi posti in molte altre. Per "sceneggiatura teatrale" e "sceneggiatura cinematografica" sono stati scelti i lavori di due ragazzi di 3A3, rispettivamente Gianluca Beccarelli e Massimo Macchiarella , mentre a vi

Da San Rocco a Portofino, due camminatori tra fango e lusso

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Ci incontriamo alle 8:35 a Brignole: il treno partiva alle 8:25. Ce ne facciamo una ragione e prendiamo quello dopo. Sturla, Quinto, Nervi e in un attimo siamo a Bogliasco. Scendiamo dal treno e ci mettiamo sulla strada, chiedendo un passaggio. Ci rimaniamo per un bel po’, probabilmente perchΓ© la zona Γ¨ troppo abitata o troppo benestante. Ne approfittiamo per comprare da mangiare e a Pieve, finalmente, veniamo caricati da un simpatico signore sulla quarantina che ci porta fino alla rotonda di Recco. Seguono 2 km a piedi sull’Aurelia, dopodichΓ© becchiamo un passaggio da una signora di 60 anni che ci dice di essere un’ex autostoppista e camminatrice. Fa una piccola deviazione per portarci fino al parcheggio di San Rocco da dove in 10 minuti si raggiungono il paesino e l’inizio della camminata. Superiamo la folla di persone in coda per il biglietto del posteggio contenti di aver scelto un metodo migliore per arrivare lΓ¬ e ci avviamo verso la nostra nuova avventura ignari di quanto sare

The story of Kullervo: la radice tragica del mondo di Tolkien

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Kullervo figlio di Kalervo Γ¨ uno dei personaggi piΓΉ oscuri e tragici di Tolkien. E' l’antenato letterario di TΓΉrin di Turambar, l’eroe tormentato de "Il Silmarillion", il libro genesi del mondo in cui si svolgono le vicende delle due successive trilogie: "Lo Hobbit" e "Il Signore degli anelli". “L’infelice Kullervo”, come lo definisce Tolkien stesso, Γ¨ uno sfortunato orfano con poteri sovrumani e un tragico destino. Cresciuto nella casa dell’oscuro mago Untamo, che ha ucciso suo padre, rapito sua madre e che per tre volte ha cercato di ucciderlo quando era ancora un bambino, Kullervo non ha nulla al mondo se non l’amore della sua sorella gemella, Wanona, e la protezione di Musti, un cane nero dai poteri magici. Quando viene venduto come schiavo, il ragazzo giura di vendicarsi del mago, ma scoprirΓ  che nemmeno vendicandosi si puΓ² sfuggire al proprio destino. Tolkien scrisse inoltre che "La Storia di Kullervo" era un tentativo germinale di sc

Giallo della Tirrenia: ancora nessuna notizia a un anno di distanza

"Donna scomparsa sulla nave: Γ¨ morta dopo giorni di agonia nella sala macchine". Questo il titolo di molti articoli su Imelda Bechstein, 74 anni, di Monaco. La donna Γ¨ scomparsa nel nulla la notte del 30 ottobre 2016, mentre era in viaggio per Genova con il marito a bordo del traghetto “Sharden” della Tirrenia. Il marito della turista aveva lanciato l’allarme un’ora dopo che i due erano andati a dormire in cabina: l’uomo si era svegliato e non aveva visto la donna al suo fianco. Erano state organizzate squadre di ricerca, ognuna in settori diversi della nave, e una di queste era incaricata di controllare il condotto di ispezione delle eliche di prua, proprio la zona dove Γ¨ stato rinvenuto il corpo (zona delle eliche di manovra di prua). Il traghetto era inoltre stato fatto ritornare indietro per cercare la donna visto che si era pensato, in un primo momento, che potesse essere caduta in mare per un gesto estremo, ed erano anche state avvisate le autoritΓ  francesi, visto che

Il paese (quasi) abbandonato

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 Γˆ   il 28 dicembre. Mi sto annoiando. Decido di cercare su internet informazioni su un'escursione che voglio fare da un po' di tempo. Rimango deluso dei risultati. Inizio ad aprire pagine a caso tra quelle consigliate, alla fine scopro l'esistenza di Canate di Marsiglia e Scandolaro : la mia prossima avventura. Si tratta di un paesino e di una sua frazione risalenti al XII secolo e abbandonati a partire dagli anni '30 e '40 del secolo scorso perchΓ¨ non raggiungibili dalla strada carrozzabile a causa della loro posizione e quindi collegati alla "civiltΓ " solo dall'antica mulattiera (asfaltata fino al paese precedente) e da un paio di sentieri. Chiedo a una decina di persone di partecipare. La risposta Γ¨ sempre la stessa: rifiutano senza neanche sapere di cosa si tratti. Preso dallo sconforto mi accorgo di non averlo chiesto a Lui , che ovviamente accetta ed Γ© cosi che, proprio sul finire dell'anno, nasce una delle migliori esperienze del 2017.

La Tartaruga Rossa

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 “La solitudine puΓ² condurre l’uomo ad azioni ribelli, al coraggio della scelta, al bisogno della partenza, alla pazzia” cit.-de Wit- Primo lungometraggio animato dell’olandese MichaΓ«l Dudok de Wit, co-prodotta con il mitico Studio Ghibli; “La tartaruga rossa” unisce due dei mondi piΓΉ fertili per quando riguarda l’animazione: quello giapponese e quello francese. Si tratta di una pellicola che, secondo il mio parere, merita davvero di essere vista. Un film in cui i personaggi ci appaiono stilizzati, ma mostrano un’espressivitΓ  unica anche nella loro semplicitΓ , senza neppure dire una parola, che esprime malinconia, amore, paura, speranza, attraverso i suoni dell’ambiente e dell’uomo, e le musiche essenziali. Non ci sono parole, e non se ne sente neppure per un attimo la mancanza. Un uomo naufraga su un’isola deserta dopo una tempesta, sotto lo sguardo attento e curioso di piccoli granchi cerca in tutti i modi di fuggire con una zattera costruita sfruttando il legno della foresta,