La Tartaruga Rossa
βLa solitudine puΓ² condurre lβuomo ad azioni ribelli, al coraggio della scelta, al bisogno della partenza, alla pazziaβ
cit.-de Wit-
Primo lungometraggio animato dellβolandese MichaΓ«l Dudok de Wit, co-prodotta con il mitico Studio Ghibli; βLa tartaruga rossaβ unisce due dei mondi piΓΉ fertili per quando riguarda lβanimazione: quello giapponese e quello francese.
Si tratta di una pellicola che, secondo il mio parere, merita davvero di essere vista.
Un film in cui i personaggi ci appaiono stilizzati, ma mostrano unβespressivitΓ unica anche nella loro semplicitΓ , senza neppure dire una parola, che esprime malinconia, amore, paura, speranza, attraverso i suoni dellβambiente e dellβuomo, e le musiche essenziali. Non ci sono parole, e non se ne sente neppure per un attimo la mancanza. Un uomo naufraga su unβisola deserta dopo una tempesta, sotto lo sguardo attento e curioso di piccoli granchi cerca in tutti i modi di fuggire con una zattera costruita sfruttando il legno della foresta, ma viene sempre fermato da una tartaruga rossa che distrugge una, due, tre volte lβimbarcazione del naufrago, senza tuttavia mai piegarne lo spirito.
Alla fine lβuomo subisce la sconfitta, subisce lo scontro con lβanimale, percepisce la natura e la sua immensa forza, titanicamente cerca di ergersi a baluardo della potenza della razionalitΓ dellβuomo, ma viene sempre sopraffatto e sconfitto dalla dirompenza della natura.

Lorenzo Di Giacomo


Lorenzo Di Giacomo
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