Doppiatori e doppiatrici, l'Intelligenza Artificiale non vi sostituirà

 

Uno dei primi ambiti in cui l'IA è stata applicata è la traduzione. Oggi è in grado di tradurre con precisione i contenuti di più lingue, ma ha un grande limite quando si tratta di doppiaggio e occorre andare oltre la traduzione letterale, giocando con le parole e facendosi guidare dalla voce e dalla curiosità. Per tradurre i film da una lingua originale all'altra e per riuscire a trasformare film stranieri in veri capolavori cinematografici é necessaria la piena padronanza di due o più lingue, ma non solo grammaticalmente. L'IA, non avendo il giudizio e la competenza umani, non può cogliere determinate sfumature culturali e le sue traduzioni possono risultare, per questo, errate o strane  tanto da non riuscire a trasmettere il significato reale. Gli strumenti di traduzione basati sull'intelligenza artificiale non possono essere destinati a sostituire i traduttori e un esempio molto significativo  a sostegno di questa tesi lo si può trovare nel doppiaggio di un famosissimo film in lingua originale inglese la cui traduzione vocale, per quel che riguarda alcuni dialoghi, si può definire una sorta di miracolo compiuto dal doppiatore. L'interprete riesce a trasformare genialmente una battutina insipida giocando con l' inglese e trasformandolo in un italiano ricco di comicità.

Si tratta del capolavoro di Mel Brooks "Frankenstein Junior". Il film è una spassosissima commedia horror del 1974, una parodia esilarante del romanzo di Mary Shelley che prende in giro i classici horror e raggiunge la vetta della comicità grazie al doppiatore italiano che, traducendo vocalmente dialoghi intraducibili letteralmente senza privarli della loro comicità e mettendosi d'impegno, crea praticamente da zero l'elemento comico. Il nipote del leggendario Frankenstein eredita il castello di famiglia e ripete l'esperimento del nonno, creando un uomo da pezzi di cadavere. Questa è la trama ma le potenzialità comiche del film in lingua inglese rischiavano di essere distrutte dal passaggio dal testo originale a quello tradotto in italiano perché la versione inglese giocava sull'assonanza fra il termine licantropo  werewolf e la domanda  dove è il lupo where wolf a cui seguiva la risposta There wolf there castle. Questo perché l'inglese è una lingua che si presta a questo tipo di comicità poiché sono tantissimi i termini  che si pronunciano allo stesso modo ma hanno significati diversi. Era impossibile tradurre in italiano questi dialoghi inglesi ricorrendo alla traduzione letterale. Il genio del doppiatore è riuscito dove l'IA avrebbe fallito dimostrando che per apprendere le lingue non basta  conoscere la grammatica. Questo film straniero è diventato un vero e proprio capolavoro per la critica e il pubblico italiano grazie alle battute folgoranti  del doppiatore che ha dato esempio di incredibile originalità. 

Concludendo, possiamo dire che il traduttore vocale istantaneo che fa parlare i nostri video in qualsiasi lingua, utilizzando la simbiosi tra Interpretazione in simultanea e Voice over, sarà anche una gran rivoluzione nel campo della comunicazione ma potrà solo affiancare senza mai sostituire la traduzione umana.

                                          

Diego Meschiari