Costa Concordia: 13 anni fa il naufragio




A 13 anni di distanza, l'incidente continua a essere un monito sulla sicurezza navale, sui rischi di gestione e sul valore della responsabilitΓ  in mare.
La Costa Concordia era una delle navi da crociera piΓΉ grandi della compagnia Costa crociere.
Salpata dal porto di Civitavecchia alle ore 19 circa, la nave stava viaggiando verso Savona, seguendo il percorso programmato della crociera ''Profumo d'Agrumi''. A bordo tra equipaggio e passeggeri c'erano 4229 persone.
Intorno alle 21:45, la crociera stava navigando nei pressi dell'Isola del Giglio, e in quel momento il Comandante Francesco Schettino e i suoi sottoposti, decisero di effettuare la cosiddetta manovra di inchino (un saluto simbolico) verso la costa.
Una serie di valutazioni sbagliate e incomprensioni tra l'equipaggio portarono la nave a urtare gli scogli, danneggiando gravemente lo scafo e provocando una falla di oltre 70 metri.
La Concordia a quel punto iniziΓ² a imbarcare acqua e si verificΓ² un blackout.
     


Per circa un'ora i passeggeri rimasero a bordo, con la luce che andava e veniva e gli altoparlanti che li rassicuravano dicendo loro: "È solo un problema tecnico, stiamo lavorando per risolverlo''.
Solo alle 22:30, 45 minuti dopo l'impatto, arrivΓ² l'ordine di indossare salvagenti e di dirigersi al ponte delle scialuppe.
Nonostante l'emergenza, il Comandante Schettino abbandonΓ² la nave quando ancora a bordo c'era piΓΉ della maggior parte delle persone, e non ci tornΓ² nemmeno quando il comandante della capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco, lo invitΓ² esplicitamente a farlo. 
La sua fuga, unita alla confusione e alla disorganizzazione delle operazioni di salvataggio aggravΓ² ulteriormente la tragedia: anziani, donne e bambini dovevano essere evacuati per primi, ma, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, le prioritΓ  non vennero rispettate.
La nave continuΓ² a imbarcare acqua e si inclinΓ² fino ad appoggiare il lato dritto sugli scogli.

La mattina del giorno seguente, il 14 gennaio 2012, le operazioni di soccorso cessarono definitivamente alle ore 6 e le autoritΓ  locali arrestarono il Comandante Schettino con l'accusa di abbandono nave e di omicidio colposo e tre anni dopo sarΓ  condannato a 16 anni di reclusione.
In totale quella sera persero la vita 32 persone.


Le operazioni di rimozione, disfacimento e riciclaggio del relitto hanno richiesto diversi anni di lavoro.
Tra le fasi piΓΉ delicate dell'intervento c'Γ¨ stata quella del "parbuckling", ossia del raddrizzamento della nave. Iniziata alle 9:00 del mattino del 16 settembre 2013, terminΓ² dopo 19 ore di lavoro. 
Successivamente seguΓ¬ il "refloating", ovvero la riemersione del relitto, dopo che era stato spostato di una trentina di metri. 
Questo obiettivo Γ¨ stato raggiunto grazie a una serie di cassoni applicati sul fianco e riempiti d'acqua.
Infine il 23 luglio del 2014 la nave fece il suo ultimo viaggio in direzione Genova, dove avvenne la sua demolizione. 

Marco Resistente e Jacopo Ferrando

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