𝐋𝐀 𝐆𝐀𝐙𝐙𝐄𝐓𝐓𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐍𝐀𝐔𝐓𝐈𝐂𝐎

Il 13 gennaio 2012 la Costa Concordia con la sua lunghezza di 290 metri, 52 metri di altezza, 1500 cabine per una capacità totale di  3700 passeggeri e 112 000 tonnellate di stazza, finisce sugli scogli dell'Isola del Giglio Fu un incidente  a dir poco inverosimile che costò  la vita a 32 persone. Nei cinque anni successivi inchieste e procedimenti giudiziari in sede penale hanno portato alla sentenza definitiva con la quale il comandante è stato condannato a 16 anni di carcere. Altri membri dell'equipaggio hanno ricevuto condanne più lievi per i loro comportamenti colposi durante il sinistro ma nessuno di loro ha mai fatto un giorno di carcere. E qui si inserisce la sentenza del tribunale di Genova che nel 2021 ha riconosciuto responsabilità e colpe della società armatoriale Costa che hanno contribuito a determinare il naufragio, oltre a quelle già  accertate in capo al comandante Schettino nei precedenti processi giudiziari. In effetti pareva strano che una nave co...

A 13 anni di distanza, l'incidente continua a essere un monito sulla sicurezza navale, sui rischi di gestione e sul valore della responsabilità in mare. La Costa Concordia era una delle navi da crociera più grandi della compagnia Costa crociere. Salpata dal porto di Civitavecchia alle ore 19 circa, la nave stava viaggiando verso Savona, seguendo il percorso programmato della crociera ''Profumo d'Agrumi''. A bordo tra equipaggio e passeggeri c'erano 4229 persone. Intorno alle 21:45, la crociera stava navigando nei pressi dell'Isola del Giglio, e in quel momento il Comandante Francesco Schettino e i suoi sottoposti, decisero di effettuare la cosiddetta manovra di inchino (un saluto simbolico) verso la costa. Una serie di valutazioni sbagliate e incomprensioni tra l'equipaggio portarono la nave a urtare gli scogli, danneggiando gravemente lo scafo e provocando una falla di oltre 70 metri. La Concordia a quel punto iniziò a imbarcare acqua e si verificò ...