Fake news, una storia che dura da secoli

Le cosiddette fake news non sono nate con Facebook: Γ¨ una storia che dura da secoli in cui la vittima Γ¨ la veritΓ . 

Manipolazione della realtΓ  o vere e proprie invenzioni realizzate ad arte per orientare le opinioni, creare falsi nemici o conquistare visibilitΓ  in modo scorretto non sono una novitΓ  del nostro secolo. Internet non Γ¨ responsabile delle fake news.

Un tempo, dietro ad un racconto distorto della realtΓ , c’Γ¨ spesso stato uno stretto rapporto con il potere; l’informazione falsa ha spesso avuto come scopo il controllo dell’opinione pubblica che doveva avere una sola visione perchΓ© si potesse esercitare la manipolazione della massa. Nei secoli scorsi si possono scovare diverse fake news create dai contemporanei per trasmettere una data visione degli eventi. Molte di queste false credenze sono state smascherate dagli storici in tempi recenti attraverso la fact checking, sottoponendo alla prova dei fatti la versione della storia che ci era stata trasmessa. La storia della Corona Ferrea Γ¨ uno di questi esempi: una semplice fascia di gemme e oro che ha rappresentato per piΓΉ di 16 secoli l’unione tra il potere terreno e quello divino, acquistando un valore simbolico per tutti i re collegandoli direttamente a Dio, legando il potere di chi la indossava a un’origine divina. Fu utilizzata per incoronare molti regnanti d’Italia, dagli imperatori del sacro romano impero a Carlo Magno, da Federico Barbarossa a Carlo V, fino a Napoleone Bonaparte. La corona divenne un cimelio che simboleggiava la continuitΓ  con l’impero romano perchΓ© era il punto di unione tra la crocifissione e l’imperatore Costantino. Tutto questo perchΓ©, fino a poco tempo fa, si credeva che il cerchio metallico presente all’interno della corona fosse stato ricavato da un chiodo della crocifissione fuso.



Il fatto vero o falso iniziale risaliva al 326 d.C., quando la regina madre di Costantino, Sant’Elena disse di aver ritrovato, durante un suo viaggio in Palestina i chiodi utilizzati per la crocifissione di Cristo e di averli incastonati nell’elmo di suo figlio imperatore. La notizia fu ripresa quando, due secoli dopo, si raccontΓ² che uno di quei chiodi fu donato da Papa Gregorio I alla regina Teodolinda che lo fece incastonare all’interno della Corona Ferrea da lei realizzata. Da quel momento il manufatto Γ¨ divenuto una leggenda, divenne un simbolo di tale potere da sconfinare nel soprannaturale e destΓ² anche l’interesse di Adolf Hitler che mandΓ² una squadra di SS per trafugarla da Monza. L’operazione perΓ² fallΓ¬ perchΓ© la corona era stata nascosta in Vaticano giΓ  dal 1943 e qui rimase fino al 1946. L’importanza di questo simbolo era tale che Hitler pretese che la corona imperiale fosse conservata a Vienna ma per fortuna il Fuhrer ne ricevette solo una copia. Adesso sappiamo che il cerchio metallico non Γ¨ di ferro ma di argento e questo smonterebbe la secolare tradizione del legame fra la corona ferrea, il chiodo della crocifissione e l’elmo di Costantino. Con la proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946 la Corona Ferrea smise definitivamente di essere un simbolo di potere per essere solo una reliquia e un prezioso cimelio storico. Oggi fa parte del patrimonio del Duomo di Monza.

                                         


Per secoli quella veritΓ  fu quello che venne fatto passare per vero perchΓ© in quell’epoca aveva trovato un terreno fertile per svilupparsi. 

Elencare qui tutte le false credenze che gli storici hanno rilevato sarebbe un compito senza fine. Allora mi chiedo se Γ¨ cambiato qualcosa o se le bufale attecchiscono sempre al giorno d’oggi e se sΓ¬ in quale misura. L’opinione pubblica Γ¨ soggetta ad essere manipolata e l’errore si propaga nella societΓ  perchΓ© viene instillato sapientemente in una collettivitΓ  umana che in quel momento Γ¨ favorevole ad accoglierlo, per i pregiudizi, le paure o l’odio che alimentano le sue emozioni. In passato era sufficiente il passaggio di bocca in bocca della veritΓ  deformata per un lungo, lunghissimo tempo; in seguito la radio, i giornali, il cinema hanno accorciato le dinamiche della creduloneria popolare.

Oggi c’Γ¨ un’accelerazione delle tempistiche nella propagazione delle false veritΓ  che in passato era impensabile; il passa parola di notizie imprecise o apertamente false Γ¨ un fenomeno quotidiano che ha raggiunto un'espansione mai registrata prima e genera non poche preoccupazioni tanto che sono nati i siti dedicati alla smentita di certe notizie ed Γ¨ stata istituita nel 2020 un’apposita  commissione parlamentare di inchiesta preposta alla sconfessione di alcune informazioni.

Internet perΓ² una cosa buona l’ha fatta: ha distrutto l’oligopolio dell’informazione. Sono tante le notizie a cui abbiamo accesso e siamo in grado di vedere rapidamente quali ne sono le fonti e quali altre cose si dicono e  si scrivono sullo stesso fatto. Tutto sommato siamo avvantaggiati rispetto ai creduloni del Medioevo; abbiamo un mezzo in piΓΉ per non cadere nella trappola.

Diego Meschiari

Commenti