All'Istituto Nautico di Camogli si insegna l'arte di navigare dal 1875

La nostra sede oggi

Il 2 marzo 1875 ebbe battesimo ufficiale l'Istituto Tecnico Nautico di Camogli che all'inizio ebbe sede in un locale della Casa Comunale. La scuola rappresentava la realizzazione di un'esigenza della popolazione di levante e soprattutto di Camogli che dal 1874 deteneva il primato del maggior numero di navi della penisola e vantava giΓ  700 capitani.

Dal 1882 l'Istituto venne intitolato al grande navigatore genovese Cristoforo Colombo. La scuola prosperò così tanto da determinare la chiusura degli istituti vicini di Recco e a Rapallo tanto che i camogliesi, aspiranti lupi di mare, poterono studiare in casa senza dover andare in trasferta a Recco o a Genova. Infatti l'istruzione fu istituita dapprima a Genova nel 1815 con il nome di Regia Scuola di Marina con sede vicino alla stazione di Principe nell'ex monastero di Santa Teresa. Nel 1839 la marina mercantile del regno di Sardegna contava oltre 1900 imbarcazioni a vela e di queste un terzo erano imbarcazioni camogliesi. In quei tempi Camogli era un piccolo porto importante e glorioso; tutto il paese era un cantiere che odorava di pece e catrame e tutti vivevano sul mare e del mare.

La nostra fonte

I marinai erano cugini o nipoti del nostromo, il capitano era lo zio o il cognato, il mozzo era quasi sempre il figlio del capitano portato a bordo a 10 anni per essere temprato alla scuola del mare: sì perché nel 1840 i ragazzi camogliesi, ricchi o poveri, si imbarcavano sulle navi paterne o della parentela, già all'età di 10 anni. Questo era il corso tecnico dopo le elementari. I ragazzi facevano una crociera alla Gorgona e poi al ritorno un altro anno di scuola e poi in mare aperto. Fino ai 12 viaggiavano nei mari di Sicilia e Spagna, dopo i 12 c'era una promozione agli scali del levante, il Danubio, il mare d'Azoff. Ed ecco che a 16 anni potevano finalmente sbarcare e andavano a studiare a Genova nella scuola nautica che già c'era dal 1815. A 19 anni la teoria era finita e il giovane entrava a fare parte di quel nucleo di 700 e più capitani camogliesi che fecero onore a Camogli in tutti i mari del mondo. Nel periodo Genovese, quando c'era l'alternanza scuola-viaggio, nella scuola Regia c'erano piccole baruffe con i Genovesi, l'offesa più atroce che i monelli di Camogli facevano ai monelli della Superba era cantare questo ritornello: "Zena ậ lé grande, ma ậ lé pinna de palanche Camuggi
ΓΉ le piccin, ma ΓΌ lΓ© pin de marenghin". 
Tornando a Genova bisogna ricordare che nel 1921 l'istituto Nautico assume il nome di Nautico San Giorgio e trasloca in piazza Palermo. A Camogli invece l'istituto C. Colombo restΓ² nella casa comunale fino al 1939 anno in cui l'edificio attuale fu terminato.

Un'immagine della nostra sede del 1975

Di questo periodo vale la pena ricordare quello che puΓ² essere considerato un cimelio storico: l'albero di manovra. Era l'albero di un trinchetto di un'imbarcazione a vela infisso su una base di cemento che imitava la prua di una nave. Su questo albero completo di pennoni e sartiame gli allievi capitani facevano esercitazioni pratiche di manovra. Arriviamo ai giorni nostri nel 1992 il Nautico di San Giorgio si fonde col Nautico C. Colombo di Camogli; poi nel 2007 il Nautico San Giorgio trasloca da piazza Palermo nella nuova sede di Calata Darsena.



Forse oggi può sembrare strano che i ragazzi come me fossero destinati alla vita del mare in così giovane età, ma perché no?

Diego Meschiari

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