L'Intelligenza Artificiale, la nuova frontiera della tecnologia
L'Intelligenza Artificiale, Γ¨ considerata la tecnologia di oggi e di domani ma Γ¨ davvero potenzialmente illimitata?
L'intelligenza artificiale Γ¨ ritenuta un mezzo essenziale per la trasformazione digitale della societΓ ed Γ¨ oggi una delle prioritΓ dell'UE. Anche se alcuni tipi di intelligenza artificiale esistono da piΓΉ di 50 anni e sono da tempo presenti nelle nostre vite in questo momento siamo tutti spaventati dai grandi balzi dei progressi nella potenza dei computer, nella disponibilitΓ di enormi quantitΓ di dati e nello sviluppo di nuovi algoritmi che rendono l'IA capaci di adattare il proprio comportamento analizzando gli effetti delle loro azioni precedenti.
Ci spaventa il pensiero che essa possa lavorare in autonomia influenzando le nostre vite perchΓ© essa Γ¨ giΓ onnipresente, dalle auto autonome, dai sistemi di riconoscimento facciale ai robot umanoidi. PerΓ² per fortuna anche questa come tutte le tecnologie ha dei limiti che per il momento non sono stati valicati.
Uno di questi Γ¨ la "comprensione" che non Γ¨ basata su esperienza personale o empatia ma su dati e algoritmi. Da questo suo deficit dipende la sua incapacitΓ di distinguere il bene dal male in termini umani e quindi non riesce a comprendere il concetto di giusto o sbagliato tanto che sarebbe in grado, se le venisse richiesto, di fornire motivazioni valide per seguire sia l'uno che l'altro.
Gli studiosi hanno evidenziato che a differenza nostra l'IA non puΓ² acquisire "saggezza" imparando dalla sua esperienza per usarla in futuro e cosa ancor piΓΉ limitante, non Γ¨ capace di avere quei lampi di genio spontanei di cui Γ¨ capace l'intelletto umano.
Ci si chiede cosa succederà se un giorno sarà in grado di inventare, potrà essere consapevole di quello che sta inventando? Adotterà il criterio giusto per sapere cosa vale la pena di inventare? La differenza sostanziale sta nel fatto che anche se l'IA può essere connessa a tutti i database del mondo e conoscere così tutto lo scibile umano può solo creare correlazioni facendo emergere tuttalpiù correlazioni sfuggite all'uomo. Si è detto che non è in grado di cogliere sfumature culturali o le emozioni nascoste nelle parole quando ad esempio traduce da una lingua all'altra perché per il momento non è in grado di interpretare i gesti, i toni di voce, e il contesto sociale in cui è espressa una determinata comunicazione umana.
La conclusione Γ¨ che l'Intelligenza Artificiale Γ¨ oggi straordinaria per trovare soluzioni basate su dati o algoritmi ma non puΓ² eguagliare l'abilitΓ umana di pensare fuori dagli schemi.
Non sono oggi alla sua portata quelle soluzioni creative basate su esperienze ed emozioni che hanno condotto l'uomo ad avere intuizioni geniali che hanno guidato il progresso umano dalla preistoria fino ad oggi.
L'incubo peggiore dell'uomo Γ¨ quello che il film 2001 Odissea nello spazio del 1968 ci mostra nell'episodio in cui l'astronauta lotta con il calcolatore HAL. Come puΓ² non spaventare l'idea di una macchina che impara ed apprende tanto da essere in grado di anticipare le richieste umane adattandosi ad esse, condizionandone perΓ² i comportamenti futuri? Non Γ¨ piΓΉ fantascienza ed Γ¨ ragionevole temere che le macchine intelligenti possano essere un pericolo per la sorte degli esseri umani.
Oggi il dibattito dell'IA Γ¨ a livello mondiale e si avverte la necessitΓ di regolamentarne l'uso anche perchΓ© la deregolamentazione originaria ha consentito la manipolazione dell'opinione pubblica, la disinformazione e la diffusione delle fake news e sembra non solo per motivi commerciali.
Diego Meschiari
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