Vino invecchiato in modi assurdi e prezzi da far girare la testa: dagli abissi allo spazio

 

Eh giΓ , la creativitΓ  umana non ha limiti, specialmente se si parla di alcolici, quindi non c'Γ¨ da sorprendersi se a qualcuno Γ¨ venuta la bella idea di far invecchiare il vino sott'acqua o addirittura nello spazio.

In realtΓ , l'uso del mare per trattare l'uva ha radici profonde nella storia, addirittura i Greci che abitavano l'isola di Chio usavano lasciare a mollo in mare gli acini per qualche giorno in modo da rendere la fermentazione piΓΉ veloce e preservare le sue caratteristiche aromatiche. I Romani invece pare essiccassero l'uva al sole con l'acqua di mare per prevenire l'acetificazione.

Ad ispirare però i produttori odierni di vino è stato il rinvenimento di 168 bottiglie di champagne pregiato a bordo di un relitto dell'800. Alcune delle bottiglie vecchie 170 anni erano ancora bevibili e pare avessero un sapore di gran lunga migliore rispetto a quelle invecchiate a terra. Così in tutto il mondo si è diffuso l'esperimento del cantinamento subacqueo, che consiste nel calare sott'acqua delle grandi gabbie contenenti numerose bottiglie di vino, a circa 40 metri di profondità e a 13 gradi che, isolate dal mare, sono protette dai cambi di temperatura bruschi, dai raggi ultravioletti e sono cullate dalle correnti che permettono ai lieviti residui a rimanere in sospensione.

Il 24 Novembre si Γ¨ tenuto a Milano un incontro internazionale sugli underwater wines, durante il quale Γ¨ stata dimostrata l'ecosostenibilitΓ  dei vini affinati in mare, visto che le bottiglie non devono essere mantenute a temperatura costante in modo artificiale. Sostituire il cantinamento su terra con quello subacqueo sembra una buona idea alla fine, e a Portofino la start-up Jamin sta studiando e sperimentando gli underwater wines e addirittura ha messo in vendita alcune bottiglie online, se volete potete comprarvene una, anche se sono un po' costose.

Ma possiamo davvero fermarci al vino sott'acqua? Certo che no! Nel 2019, su iniziativa della start-up Space Cargo Unlimited, sono state mandate in orbita ad invecchiare 12 bottiglie di vino Bordeaux a 400.000 metri di altitudine per 14 mesi. Le bottiglie sono poi tornate a terra a bordo della capsula Dragon gestita da SpaceX.

Una delle bottiglie spedite nello spazio Γ¨ stata stappata e comparata con un'altra invecchiata a terra, ma pare che non ci sia una grande differenza, secondo gli intenditori. Le bottiglie rimanenti sono state vendute all'asta accompagnate da cavatappi e bicchieri ricavati da un meteorite. Non pensiamo che possiate comprare una bottiglia per verificare la differenza fra le bottiglie spaziali e quelle terrestri, perchΓ© questo costoso brindisi supera il milione di dollari.

Paolo Meschiari

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