Privazione sensoriale e la fortezza volante dell'amore
La parte irrazionale, per il fatto di essere meno nota, poco indagata dal sistema educativo e scolastico, per sopravvivere Γ¨ costretta a prefissarsi desideri razionali, in coerenza con il contesto di vita dell'uomo. Dato che i desideri imposti sono di natura razionale, non potranno mai soddisfare a pieno l'esistenza dell'essere. Questo stato di caos apparente genera nell'essere una continua ricerca di desideri sempre piΓΉ irraggiungibili. Considerato un periodo di tempo che varia da individuo a individuo, porteranno lo stesso in uno stato di realizzazione e a un conseguente stato di quiete, dove il razionale e l'irrazionale si fondono, portando l'individuo ad uno stato nΓ© di benessere nΓ© di malessere, nΓ© di rabbia nΓ© di gioia. In questa fase l'uomo ha cessato la ricerca di nuovi desideri.
L'uscita da questo stato di sospensione nell'etere, dimensione di aristotelica memoria per me falsa, può avvenire solo in seguito al risveglio della parte irrazionale. Nascerebbe così un nuovo desiderio sorto dalla chimica tra la parte animale e razionale dell'uomo: l'amore. Che sarebbe quindi una reazione chimica, instabile. Definirei quindi la privazione sensoriale come lo stato di falsa quiete dopo il caos. Mentre la fortezza volante del desiderio sarebbe l'amore: instabile, ineffabile e desiderio ultimo dell'uomo.
Matteo Cau
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