"School kills artist"



Uno tra i piΓΉ importanti autori realisti, che porta alla luce la problematica della limitazione dell'immaginazione e della perdita del senso critico all'interno del sistema scolastico, Γ¨ Charles Dickens, nel 1854, con la pubblicazione di Tempi Difficili: opera nella quale critica fortemente il sistema scolastico delle scuole pubbliche per orfani o comunque per i figli della classe operaia. I ragazzi venivano considerati come semplici contenitori da riempire con un numero sufficiente di informazioni tale da permettere loro di lavorare solo all'interno di una fabbrica. Erano volutamente trascurati gli aspetti di crescita della persona e sviluppo di un senso critico, per evitare che avessero a disposizione gli strumenti per poter cambiare la loro situazione sociale in meglio.

Un tema ripreso piΓΉ volte, anche in tempi relativamente recenti, dal mondo della musica. Ad esempio dai Pink Floyd nel 1979 con la pubblicazione di The Wall e piΓΉ specificatamente nella canzone Another Brick In The Wall. Il comportamento degli insegnanti nei confronti degli studenti ritenuti inferiori Γ¨ fortemente criticato. Il progetto politico era sempre quello di formare lavoratori, non persone, non individui, ma una massa dedicata solo a lavorare e produrre.

Ma ancora oggi la scuola italiana Γ¨ incentrata nel buttare informazioni dentro una testa vuota. Soprattutto nelle scuola superiori come licei e istituti tecnici, l'immaginazione e le idee degli studenti, durante le ore di lezione, non vengono considerate. Gli unici spazi per le idee sono i corsi fuori lezione, che non tutte le scuole offrono. Indirettamente viene applicata una sorta di censura, limitazione, all'immaginazione dei ragazzi, la si sacrifica in nome del programma scolastico da seguire o, forse, anche perchΓ© Γ¨ comodo ad alcuni insegnanti avere dei ragazzi che ascoltano in silenzio senza porsi domande.


Matteo Cau

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