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Carla Fracci: storia di una divina

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      Storia Nacque a Milano il 20 Agosto 1936, suo padre era un tranviere mentre la madre era una casalinga. Era una ragazzina gracile ma con "un bel faccino", sarΓ  proprio questa caratteristica che, nel 1946, le permetterΓ  di entrare alla Scala come riserva all'etΓ  di 10 anni. Era una ragazza semplice, cresciuta durante il dopoguerra tra i prati di campagna e, inizialmente, non era entusiasta di entrare nella scuola di ballo perchΓ© trovava le lezioni noiose. Con il passare del tempo iniziΓ² a fare grandi progressi e non passΓ² inosservata agli occhi degli insegnanti, infatti al "passo di addio" delle diplomande fu scelta per fare un ruolo di coprotagonista nel balletto Le spectre de la rose, a fianco al primo ballerino della Scala. Per la ragazza fu una gratificazione significativa. Dopo essere diventata una grande amica dell'Γ©toile inglese, Carla decise che sarebbe voluta diventare come lei. CominciΓ² cosΓ¬ la carriera di Carla Fracci a livello internazionale...

La storia della Sampdoria

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La nascita Il 12 agosto 1946 nacque l'Unione Calcio Sampdoria dall'unione di due squadre minori genovesi: la Sampierdarenese e l'Andrea Doria. Sempre in quell'anno si iscrisse al campionato di serie A. La nuova formazione conquista simpatia da parte dei tifosi e spicca subito per il suo gioco offensivo, che era la sua "arma vincente". All'inizio, alla presidenza si alternarono Piero Sanguineti e Amedeo Rissotto,  il loro testimone venne raccolto da Aldo Parodi.  La prime partite e i primi derby La prima partita fu giocata contro la Roma il 22 settembre del 1946 e finΓ¬ con la vittoria dei blucerchiati 3-1. Il 3 novembre 1946 si giocΓ² il primo derby genovese contro il Genoa, che finΓ¬ con la vittoria blucerchiata 3-0. Anche al derby di ritorno la Sampdoria vinse 3-2.  Nei primi due campionati, la Samp si classificΓ² al decimo e quattordicesimo posto, mentre nel 1948/49 si classificΓ² al quinto posto.  Gli anni '50 Gli anni '50 furono un po' altalena...

Esiste ancora il sessismo nel 2024? L'intervento di Paola Cortellesi

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Paola Cortellesi dopo l'ultima uscita del film "C'è ancora domani" torna di nuovo a parlare del sessismo con un nuovo monologo all'università Luiss Guido Carli a Roma. "Biancaneve faceva la colf ai sette nani", così l'attrice inizia il monologo del 10 gennaio all'inaugurazione dell'anno accademico. Le favole sono piene di luoghi comuni sulle donne, infatti, l'unica dote delle protagoniste è quasi sempre la bellezza, mentre il ruolo dell'eroe è sempre stato affidato all'uomo. "Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l'avrebbe salvata lo stesso?". Con le sue parole, ironiche ma allo stesso tempo molto serie ha rivolto un appello a tutti gli studenti maschi dell'università chiedendogli di portare rispetto alle compagne e a tutte le donne. L'attrice vuole sottolineare come i film contengano argomenti sessisti, anche nelle favole per bambini. La Cortellesi racconta da un'altra prosp...