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L'affondamento della Rubymar

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La Rubymar Γ¨ un cargo britannico che il 2 marzo Γ¨ affondato al largo del porto di Moha dello Yemen dopo essere stato colpito da un missile antinave degli Uthi. Il problema Γ¨ il carico della portarinfuse che minaccia una tragedia ecologica: solfato di ammonio quale fertilizzante.  È una bomba ecologica Il Mar Rosso non smette di destare preoccupazione, oltre i problemi di gestione delle merci si rischia anche il disastro ambientale. La Rubymar Γ© la prima nave affondata dagli Houthi ma rischia di non essere l'ultima. Com’Γ¨ possibile che nessuno Stato attui misure urgenti per scongiurare un'imminente crisi ambientale con unitΓ  navali anti inquinamento specializzate e mezzi in grado di contenere e neutralizzare gli inquinamenti marini? L’Italia che ha votato la missione Aspides perchΓ© non ha pensato che il fronte anti disastro ambientale non rientri fra i suoi compiti. PerchΓ© non se ne parla? Le caratteristiche del Mar Rosso sono uniche, infatti si tratta di un tratto di mare funzi

I detriti spaziali: una nuova forma di inquinamento

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Quando parliamo di detriti spaziali ci riferiamo a qualsiasi pezzo di macchinario o altra scoria lasciata nello spazio, sia che si tratti di oggetti di grandi dimensioni, come satelliti abbandonati che hanno fallito o che sono stati lasciati in orbita al termine della loro missione, sonde, pannelli solari, razzi, sia avanzi come frammenti di navicelle o utensili persi durante le missioni. L'esplorazione dello spazio parte nel 1957 quando fu lanciato lo Sputnik , il satellite artificiale inviato dai sovietici e da allora Γ¨ iniziato il progressivo affollamento nel nostro piccolo angolo di cosmo. Secondo recenti stime dell'ESA siamo attualmente circondati da un grandissimo numero di rifiuti spaziali; oltre a 23 mila sono i pezzi di cui si conosce l'esistenza e di cui si Γ¨ tracciata l'orbita e poichΓ© anche i piccoli detriti viaggiano a 28 mila km/h il loro impatto puΓ² causare danni significativi . La spazzatura spaziale puΓ² risultare pericolosa  sia per gli astronauti sia

Un mare di rifiuti

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Sacchetti di plastica, palloni e materiali di imballaggio sono solo alcuni degli oggetti che compongono 86 milioni di tonnellate di rifiuti che navigano nei nostri mari. Essendo plastica non biodegradabile  (ovvero che non si decompone in altri elementi meno inquinanti), va a far parte dell'habitat marino. L a maggior parte degli 86 milioni di tonnellate di plastica si deposita sui fondali marini. Il rischio principale Γ¨ che animali - come ad esempio balene, tartarughe marine e altri pesci - possano inghiottire la plastica scambiandola per cibo e morire soffocati per l'ostruzione del tratto digerente. I cuccioli rischiano inoltre malformazioni durante la crescita, perchΓ© pezzi di imballaggi si incastrano nel loro corpo.  Questo non Γ¨ l'unico problema causato dall' inquinamento perchΓ© i rifiuti dispersi in mare sono portati a riva dalla corrente o dalle onde. Ogni anno si stima un deposito sulle spiagge compreso tra le cinque e le tredici tonnellate di rifiuti plast