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Visualizzazione dei post con l'etichetta Francesco Benchrif

True Detective: Carcosa, l'abisso umano

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True Detective, serie TV del 2014 che conta ben 3 stagioni auto-conclusive, fin dalla prima uscita Γ¨ diventata un cult in tutto il mondo. Ed Γ¨ proprio della prima stagione di cui vorrei scrivere. Due detective dello stato della Luisiana portano avanti un'indagine su una serie di omicidi, nell'arco di 17 anni. Un'indagine che porterΓ  i due protagonisti a guardare nell'abisso del genere umano, e a guardare nel loro oblio interiore. Un oblio che prenderΓ  il nome di Carcosa e porterΓ  i nostri detective ad indagare su qualcosa piΓΉ grande di loro...  Il nome Carcosa, e quello del Re Giallo, sarΓ  uno dei nomi chiavi dell'investigazione. Senza fare spoiler, queste due parole vengono citate dalla prima vittima in un suo diario, e diventano la pista principale per i due detective. E' grazie a queste due parole, e ciΓ² che vi Γ¨ dietro, a rendere la prima stagione diversa dai soliti polizieschi, spostando il mistero da un giallo classico fino a raggiungere l'h

Hunter S. Thompson: Il sogno americano non esiste

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Hunter Stockton Thompson (18 luglio 1967 - 20 febbraio 2005) giornalista, scrittore, consumatore "d'una galassia di eccitanti, scoppianti, esilaranti" e varie altre droghe psicotrope. Inventore di un nuovo stile di giornalismo che nacque negli anni 60,  il gonzo journalism .  Con questo nuovo genere, Thompson pone al centro dei suoi articoli se stesso: le riflessioni, sensazioni e ciΓ² che fa il giornalista diventa il "tema" centrale dell'articolo, rispetto alla notizia/evento di cui scrive.  I temi di Thompson sono la politica americana, o meglio, il sogno americano. Quell'ideale di pace e libertΓ  che qualunque americano dovrebbe ottenere col proprio lavoro ed impegno, indipendentemente dalla condizione sociale alla quale appartiene. I suoi articoli e romanzi sono un'indagine, una ricerca di questo sogno. Divenne celebre, proprio per questa analisi della politica americana, negli States  e nei movimenti della cosiddetta controcultura ame

L'uomo che visse 100 volte

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<<Lo conosci l'uomo che visse 100 volte?>> Chiese. Io rimasi di sasso, non sapevo di chi o cosa stesse parlando.  Pensai che l’alcol gli avesse dato alla testa.  <<Le leggende lo chiamano Centenario>> continuΓ², e d alla mia faccia capii che non sapevo nulla di questa storia. CosΓ¬ p rese la bottiglia sul bancone ed iniziΓ² a raccontarmela.  Centenario nacque nel 1896, la prima volta.  La sua prima vita. Non la piΓΉ bella, nΓ© la piΓΉ lunga.  Primogenito di sette fratelli, visse un’infanzia fatta di botte e lavoro.  Il padre, un contadino avvinazzato, o diava Centenario.  Da ubriaco mormorava che la madre di Centenario, morta durante il parto, avesse stretto un patto con Satana ed il figlio fosse immortale, o qualcosa del genere.  Il padre si risposΓ² ed ebbe altri figli.  Dei 6 figli che ebbe con la nuova moglie, quattro morirono; tutti alla nascita o al primo anno di vita.  I sopravvissuti odiavano Centenario. Lo credevano responsabile della s

Bukowski: sesso, alcol e Wagner

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A chi non Γ¨ capitato di leggere aforismi e poesie di Charles Bukowski  (Andernach, 1920 - Los Angeles, 1994)  sotto i post di Instagram di qualche ragazza semi nuda o qualche sedicente intellettuale?  Uno scrittore citato senza ritegno e frainteso, sopratutto da chi non l'ha letto. Considerato uno dei capisaldi  della Beat Generation (Movimento artistico, letterario e poetico nato negli anni '50), nonostante egli non gradisse essere attribuito a tale cultura, Bukowski, attraverso il suo alter ego letterario Henry Chinaski, scrive della sua vita scalmanata.  La vita durante la  Grande Depressione, la Seconda guerra mondiale e il decennio successivo raccontata da un "fallito" attraverso u n realismo crudo e violento. La strada, bar sudici, relazioni torbide e la solitudine sono solo alcuni degli elementi presenti nei libri di Bukowski.  Il primo libro con cui affrontare Bukowski Γ¨ Taccuino di un vecchio sporcaccione,  una raccolta di racconti p

Eda Bellegambe

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Non ci scordammo il suo nome. Abitava e lavorava in un palazzetto nel centro, n ascosto in uno dei tanti vicoli, era la meta di tutti gli uomini del paese.  La prima volta che la incontrai il sole aveva abbandonato il cielo e la luna lo rimpiazzava, tenendomi compagnia. Citofonai e una voce dal timbro alto, squillante ma calda e dolce mi invitΓ² ad entrare.  Salii 4 rampe di scale, fino al secondo piano dov'era l'appartamento. Era un bilocale: un salotto di ingresso e la stanza dove Eda lavorava. La "stanza dell'amore" come la chiamava lei. Entrai e mi accomodai in salotto, su di una poltrona in feltro.  Il salotto era una stanzetta quadrata con una serie di sedie e poltrone, una finestra che dava nel vicolo ed un lungo corridoio che portava alla stanza dell'amore. Senti due voci provenire da lΓ¬ dentro. Attesi in silenzio finchΓ©, dopo poco, Eda uscΓ¬ e venne in salotto. Era sulla quarantina con due gambe lunghe e sottili e una vestaglia ros

Mada Masr: una libertΓ  calpestata

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La redazione di Mada Masr Mada Masr Γ¨ la redazione di uno dei piΓΉ celebri giornali indipendenti dell'Egitto. Nasce nel 2013 e gli argomenti degli articoli che tratta riguardano la libertΓ  di informazione, diritti umani, arte, sviluppo sociale e del lavoro oltre a organizzare e promuovere diversi eventi giornalistici in Egitto.  Ostracizzata dal governo per le varie inchieste ed articoli di forte critica a questo, dal 2017 il sito Γ¨ stato oscurato in Egitto.  Il 23 e 24 novembre di quest'anno la redazione di Mada Masr Γ¨ stata perquisita ed arrestata senza un mandato ed un motivo valido, o forse uno c'era: l' articolo  riguardante il ricollocamento del figlio (Mahmoud al-Sisi) dell'attuale presidente dell'Egitto (Abdel Fattah el-Sisi) dai servizi di Intelligence del paese alla missione diplomatica in Russia. L'articolo, grazie a testimonianze interne all'intelligence, giudica l'operato di Mahmoud al-Sisi nel GIS (General Intelligence Service), s

"Tutti gli uomini, a loro modo, sono anormali"

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L'omosessualitΓ  Γ¨ un tema assai discusso, sopratutto in Italia.  Malattia, anormalitΓ  sessuale, perversione ed altri termini dispregiativi hanno accompagnato il tema dell'omosessualitΓ  negli anni, ma una domanda dovrebbe essere posta quando si pensa a questa "questione": Che cos'Γ¨ l'omosessualitΓ ? Definire l'omosessualitΓ  Γ¨ semplice, banale, una realtΓ  che non deve essere, e non puΓ² essere ignorata: un semplice gusto sessuale. Niente di cosΓ¬ difficile, ma di ciΓ² Γ¨ stato giΓ  trattato su un articolo della gazzetta:  L'omosessualitΓ  nell'adolescenza, ancora un tabΓΉ? . Quello su cui mi vorrei soffermare Γ¨ il "perchΓ© siamo omofobi?" Esiste ignoranza per paura e paura per ignoranza ed Γ¨ questo che ci porta all'omofobia. Siamo una societΓ  che odia ciΓ² che non comprende e che reprime la "diversitΓ ". Quello che mi ha portato a questa banale riflessione, e che mi ha fatto capire l'ignoranza sul tema, Γ¨ una frase pro