Mada Masr: una libertΓ calpestata
La redazione di Mada Masr |
Il 23 e 24 novembre di quest'anno la redazione di Mada Masr Γ¨ stata perquisita ed arrestata senza un mandato ed un motivo valido, o forse uno c'era: l'articolo riguardante il ricollocamento del figlio (Mahmoud al-Sisi) dell'attuale presidente dell'Egitto (Abdel Fattah el-Sisi) dai servizi di Intelligence del paese alla missione diplomatica in Russia. L'articolo, grazie a testimonianze interne all'intelligence, giudica l'operato di Mahmoud al-Sisi nel GIS (General Intelligence Service), specialmente la supervisione e coordinazione nella repressione di settembre di quest'anno a seguito delle proteste per il trattamento subito da Alaa Abdel Fattah (Giornalista condannato a 15 anni di carcere nel 2015 a seguito delle rivolte del 2011 contro il governo Mubarak) in prigione.
La copertina dell'articolo "incriminato" |
L'articolo "incriminato" Γ¨ stato pubblicato in data 20 novembre e tre giorni dopo la polizia ha arrestato, sprovvista di mandato, Shady Zalat (giornalisti di Mada Masr dal 2014).
L'indomani mattina la terribile sorte l'hanno subita i colleghi di Zalat. Compiuti gli arresti di quasi tutti i membri della redazione, la polizia ha confiscato telefoni, hard disk, computer dei giornalisti contenenti articoli e dati sensibili. A seguito degli arresti si Γ¨ temuto il peggio per i giornalisti, i quali, per loro fortuna, sono stati rilasciati nel pomeriggio.
"I giornalisti hanno come unica protezione l'integritΓ del proprio lavoro e il valore che gli altri gli attribuiscono. Siamo in pericolo e se non ci opporremo saremo tutti prigionieri." viene comunicato dal giornale a seguito della vicenda.
Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) solo quest'anno sono stati uccisi 25 giornalisti, 250 arrestati e 64 scomparsi; oltre a questi dati, vi Γ¨ una classifica dei paesi con il piΓΉ alto tasso di censura. Si tratta di paesi con sistemi di censura orwelliani, lo stesso Orwell sarebbe piΓΉ che esterrefatto da tutto ciΓ².
Il caso di Mada Masr non Γ¨ il primo, nΓ© sarΓ l'ultimo, ed ogni qual volta noi sentiamo o leggiamo notizie del genere dovremmo indignarci perchΓ© ci vuole un'eterna lotta per conquistare un diritto e mantenerlo, ma basta un attimo per perderlo.
Francesco Benchrif
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