L'ottava meraviglia del mondo moderno: il Canale di Panama

 

E’ una delle più grandi opere d'ingegneria idraulica.

Il canale ancora oggi è conteso per la sua posizione strategica a cavallo tra l'America centrale e meridionale tale da garantire un rapido accesso ad una zona di mercato a cui anche la Cina arriva velocemente.

Si tratta di  un passaggio di mare dalle dimensioni ridotte che però è ancora oggi obbligatorio per le navi che vogliono attraversare gli oceani; circa il 6% del commercio marittimo mondiale attraversa il canale per un valore totale di 270 milioni di dollari l’anno ma vediamo qual è la sua storia di cui non è ancora stata scritta la fine.

Il canale di Panama fu costruita in tre fasi. L’idea venne nel 1879 al francese Ferdinand de Lesseps che, dopo la fortunata progettazione del canale di Suez, volle replicare il miracolo di un canale scavato al livello del mare. Ma c’era una bella differenza perché sull’istmo di Panama c’erano giungla, paludi e furiose piogge tropicali, che colmavano in continuazione gli scavi di frane e infettavano gli operai di febbre gialla e malaria. L’impresa francese si concluse dopo 25 mila morti e uno scandalo colossale che portò in tribunale Lesseps per bancarotta e appropriazione indebita di fondi. A questo punto nel 1902 gli americani rilevarono l’impresa a prezzi vantaggiosi di fallimento e fomentarono l’insurrezione che portò l’indipendenza di Panama dalla Colombia. Gli USA così non solo completarono il canale di Panama ma contribuirono alla nascita dello Stato di Panama che divenne protettorato degli Stati Uniti proprio per l’appoggio ricevuto da Washington nella sua secessione dalla Colombia.

Gli americani così ottennero subito da un Governo compiacente l’amministrazione perpetua di una zona estesa 8,1 km su ogni lato e procedettero alla radicale bonifica che eliminò topi e zanzare ed inventarono un sistema di chiuse che permette alle navi di seguire il naturale rilievo dell’istmo.

Il canale lungo 8,1 km profondo al massimo 12 metri e con una larghezza massima di 300m attraversa l’istmo di Panama, permettendo alle navi di evitare la circumnavigazione dell’America meridionale con un tempo di percorrenza e di pedaggio che dipendevano dalla stazza della nave e che in media oggi è di 10 ore e 3000 dollari.

I trattati con il Protettorato di Panama prevedevano che la gestione esclusiva dovesse durare per un secolo esatto, in teoria fino al 2001 ma durò meno e il canale fu restituito a Panama. Ma quando fu restituito era ormai obsoleto per le sue dimensioni. Le navi in grado di transitare per le chiuse dovevano avere una portata massima: 294,1m di lunghezza, 32,3 di larghezza, 12 di pescaggio e 57,91 dal livello dell’acqua al punto più alto per un dislocamento medio di 65000 tonnellate.

Considerato il continuo aumento del volume del commercio il canale venne raddoppiato per permettere il passaggio di navi più grandi e consentire un aumento del traffico di circa il 40% rispetto agli anni precedenti. La nuova opera ha adottato un sistema di chiuse che non consuma energia ma si basa sulla forza di gravità e sulla pressione dell’acqua ed inoltre la quantità di acqua potabile necessaria per far muovere le chiuse è inferiore del 60% rispetto a quella che movimentava le chiuse del vecchio Canale.

Un grande beneficio per la sostenibilità ambientale il cui merito va al governo panamense che dal 2000 ha continuato le migliorie e in seguito ai problemi legati alla siccità nella zona del canale ha annunciato nel 2024 una nuova aggiunta infrastrutturale per garantire la sicurezza idrica della via fluviale ed un numero fisso di transiti giornalieri pari a 36, mediante la costruzione di un nuovo serbatoio lungo il fiume Indio grazie allo stanziamento di un budget di 1,6 miliardi per una realizzazione dell’opera in 6 anni.

Oggi l’amministrazione di Trump ha considerato le infrastrutture cinesi intorno al canale una minaccia per la sicurezza nazionale degli USA. Trump vuole recuperare il canale.

In effetti esiste il controllo della Cina accettato da Panama su due porti adiacenti al canale, Balboa sul lato Pacifico e Cristobal su quello Atlantico, e su alcuni terminali, siccome si tratta di una violazione della neutralità del canale da parte cinese, ciò solleva tensioni geopolitiche tra Washington e Pechino.

Tanto per cominciare sono stati portati sotto la proprietà aziendale privata americana la maggior parte dei porti su entrambi i lati del canale di Panama grazie alla compravendita con la cinese CK Hutchison costata ben 22,8 miliardi di dollari. Evidentemente tutto è in vendita e col dollaro si attenuano tutte le tensioni geopolitiche mondiali.

In questo modo Trump ha salutato questa operazione commerciale come un successo degli USA verso il recupero del Canale che oggi è così appetibile proprio perché il Governo panamense ne ha raddoppiato le capacità.

Diego Meschiari