Politica, potere e miliardi targati USA

Nell'amministrazione di Trump si ha il più grande concentrato di denaro in un solo governo, in tutta la storia fino ad oggi: Musk, Bezos, Zuckerberg e le loro ricchezze.

Trump è il massimo esempio della subordinazione della politica ai grandi monopoli finanziari, tecnici e produttivi.

È un uomo d'affari che guarda al suo tornaconto, a quello dei suoi ricchi amici e degli USA.

Ma quali sono gli obiettivi di questi giocatori che, insieme a Musk, detengono una ricchezza maggiore del PIL di molti Stati? La supremazia mondiale degli Stati Uniti, contenere la Cina, manovrare le alleanze  in funzione filo-americana, mettere le mani sulle risorse più importanti anche a spese degli altri Stati, che siano alleati o meno.

Sappiamo tutti che gli Stati Uniti sono in una posizione dominante nel mondo a livello militare, economico e tecnologico ma i progetti del suo nuovo presidente sono considerati illegali dalla stragrande maggioranza del pianeta, sembra di essere tornati nel XIX secolo. Acquisizioni territoriali vere o anche solo minacciate, controllo di quanta economia mondiale possibile, dazi e pratiche neo-mercantili. Ed ecco che tutto ha un prezzo.

Al centro della politica del neoeletto presidente degli Stati Uniti c'è un'idea che qualcuno ha chiamato Nuovo Imperialismo Americano. Nuovo perché dopo aver completato le conquiste continentali, l'impero americano globale è stato costruito con la superiorità economica, con l'intimidazione e con il soft power più che con le acquisizioni territoriali. E' vero che Guam, Porto Rico e le isole Samoa sono territori degli Stati Uniti, ed è vero che ci sono basi americane in oltre cento Paesi del mondo, comprese Cuba e la Siria, ma nel XX secolo nessuno ha pensato seriamente di invadere il Messico, il Canada, la Groenlandia, Gaza. Per la prima volta si riparla di territori da controllare fisicamente.

Il piano di Trump per Gaza, il suo progetto di diventarne proprietario per pianificare un piano immobiliare per il futuro di "questo bellissimo pezzo di terra" suggerendo anche che "i contribuenti statunitensi non dovranno scucire un soldo perché potrebbero pagare i Paesi confinanti molto ricchi", è ancora più allucinante di quello che ha in mente per l'Ucraina.

Le sue parole: "faremo di Gaza la riviera del Medio Oriente. Ci saranno resort di lusso, grattacieli, un business immobiliare da miliardi di dollari" questa la proposta di Donald Trump che ha stupito i leader mondiali, ovvero trasformare Gaza da un inferno alla culla del lusso.

Donald Trump in un'intervista a Fox News ha detto di aver chiesto all'Ucraina l'equivalente di 500 miliardi di dollari di terre rare in cambio degli aiuti militari.

Gli Stati Uniti non vogliono che le terre rare vadano a Putin.

L'Ucraina detiene le più grandi riserve di titanio in Europa, il 7% delle riserve mondiali, cruciale per i settori militare , aerospaziale, medico, automobilistico e marittimo. Ha anche una delle più grandi riserve di litio in Europa, stimate in 500.000 tonnellate per batterie, ceramiche e vetro. L'Ucraina inoltre è il quinto produttore di gallio al mondo, essenziale per semiconduttori e LED ed è stato un importante produttore di gas neon, fornendo il 90%  del neon altamente purificato per l'industria statunitense dei chip. Il berillio è poi fondamentale per l'energia nucleare, aerospaziale, militare, acustica ed elettronica mentre l'uranio è essenziale per i settori militare e nucleare. Zirconio e apatite sono essenziali per la produzione militare e medica. Per non parlare delle riserve significative di metalli non ferrosi come il rame (quarto in Europa), il piombo (quinto), lo zinco (sesto) e l'argento (nono).

Le risorse del sottosuolo ucraino costituiscono un tesoro che fa gola sia all'Occidente, Stati Uniti in pole position, sia alla Russia.

Dividere il mondo e comandarlo, fare accordi con i singoli Stati, piccoli e manovrabili piuttosto che con l'Unione Europea, con leggi protettive nei confronti dei cittadini e troppo attenta ai diritti umani.

Ma tutto non si può comprare.

Diego Meschiari