Haven: da disastro ambientale ad attrazione per sub
11 aprile 1991
Γ una normale giornata nella rada del porto petroli di Multedo, a Sestri ponente; un colosso dei mari sta scaricando petrolio greggio negli apposi condotti. Una manovra ordinaria, ma una scintilla mette in allarme tutti e la nave viene fatta uscire per motivi di sicurezza, allontanata dalla piattaforma. Quel colosso Γ¨ la Amoco Milford Haven, semplicemente nota come Haven.
La Haven Γ¨ una VLCC ossia una Very Large Crude Carrier, in breve una delle petroliere piΓΉ grandi al mondo, la sua stazza lorda Γ¨ di 250.000 tonnellate ed Γ¨ lunga la bellezza di 344 metri, un vero e proprio colosso dei mari. Al tempo dei fatti era di proprietΓ di un armatore di Cipro. La Haven venne costruita nei cantieri Astilleros EspaΓ±oles S.A. di Cadiz e varata nel 1973 per conto della multinazionale Amoco. Nel 1988 venne ceduta all'armatore Loucas Ioannou e battente bandiera cipriota. Durante la guerra Iran-Iraq venne colpita da un missile nel Golfo Persico, che causΓ² danni stimati in 80 milioni di dollari, riparata a Singapore e di nuovo funzionante. Al momento dell'allontanamento dalla banchina di Multedo trasportava 144 mila tonnellate di greggio iraniano caricato a Karag Island in Iran e destinato a Genova.
Torniamo ai fatti dell'11 aprile. La nave, mandata a quattro miglia di distanza dal porto, una volta messa in sicurezza sotto l'autorizzazione del Comandante, inizia un processo di bilanciamento delle cisterne. Alle ore 12:40 durante l'operazione di travaso di greggio nella stiva n.1, una scintilla fa esplodere la prua.
Nella prima serie di esplosioni persero la vita cinque membri dell'equipaggio, tra i quali il Comandante Grigorakakis. Il porto di Genova si attivΓ² immediatamente e mandΓ² il rimorchiatore Olanda per agganciare e trainare la nave il piΓΉ lontano possibile dalla costa. Durante l'operazione, la prua si spaccΓ² definitivamente andando a schiantarsi sul fondo del mare a quattrocentonovanta metri.
12 aprile
Mentre il greggio continuava a bruciare, i tentativi di bloccare le fiamme si dimostrarono inutili. La maggior parte dei rimorchiatori di stanza a Voltri e Multedo vennero mandati nel vano sforzo di limitare i roghi che accerchiavano la Haven, il tentativo però si dimostrò inefficace, con la petroliera così carica.
13 aprile
Le operazioni proseguirono, oltre all'aiuto offerto dai rimorchiatori, sopraggiunsero sul luogo pure le bettoline. Un lavoro di squadra si prodigΓ² per versare sulla nave acqua e solvente. Intanto il petrolio che non era ancora bruciato nell'incendio giungeva sulle spiagge di Arenzano e Cogoleto, dando inizio al danno ambientale che rese quei posti meravigliosi coperti di catrame e per anni inutilizzabili.
14 aprile
Dopo due lunghi giorni di agonia, la superpetroliera Haven affonda, portando con sΓ© 54.000 tonnellate di petrolio che continueranno nei vent'anni successivi a causare problemi alla fauna e alla flora locale e preoccupazioni ad abitanti e villeggianti.
26 novembre 2024
Dopo piΓΉ di vent'anni, la Haven Γ¨ diventata a tutti gli effetti una meta d'interesse per i subacquei esperti, una destinazione famosa e ricercata. Anche un po' sfortunata, per il numero di sub morti nel tentativo di andare a visitarla. Non a caso Γ¨ il piΓΉ grande relitto del Mediterraneo visitabile, con alcune accortezze. Oltre a essere un luogo interessante dal punto di vista scientifico in quanto si Γ¨ creato un vero e proprio habitat nuovo.
L'esplorazione della Haven da anni attira sub da diverse parti del mondo, in quanto la profonditΓ Γ¨ relativamente bassa ed accessibile a tutti coloro che sono subacquei esperti. Il punto piΓΉ accessibile del relitto Γ¨ situato a quaranta metri dalla superficie del mare, ma in breve tempo il sub sprofonda a 60/70 metri. Fino ad ora i sub morti nel visitare il relitto sono stati 7. Ma con i dovuti accorgimenti di sicurezza e una buona preparazione l'immersione sul relitto della Haven Γ¨ un'esperienza meravigliosa che attrae subacquei da tutta Europa.
NiccolΓ² Cianciotto
Commenti
Posta un commento