Il mare, una passione da sempre!



Per navigare non basta soltanto avere la passione del mare e delle navi, occorre anche avere la consapevolezza di dover rimanere distanti dagli affetti e dalle amicizie per lunghi periodi: due, tre o quattro mesi. QualitΓ  che non tutti possiedono, chi resiste Γ¨ un marittimo a tutti gli effetti: una cerchia ristretta di persone che hanno scelto il mare come luogo di lavoro. Faccio parte di questa cerchia ristretta, sto affrontando il mio primo imbarco in assoluto, il sogno di una vita che finalmente si concretizza. La mia passione  per il mare e per i colossi che lo solcano non Γ¨ venuta dal nulla, comparsa come un fiore in primavera, ma Γ¨ sbocciata tanto tempo fa, quando avevo otto anni e vidi per la prima volta un insieme di lamiere, una nave che faceva la manovra di evoluzione nel porto di Genova, la mia cittΓ  natale.

Da allora questa voglia di conoscere cosa vi fosse al di lΓ  della diga foranea ha preso sempre piΓΉ voglia in me, diventando quasi un'ossessione. Si Γ¨ anche estesa la curiositΓ , al di lΓ  della diga foranea, all'orizzonte. Aumentava anche la voglia di vederlo da un altro punto di vista, non quello del passeggero ma del personale imbarcato, di coloro che sulla nave ci vivono e ci lavorano, mese dopo mese e anno dopo anno.

Nel novembre 2019, all'Open day del Nautico San Giorgio, la decisione era ormai presa, chiara e nitida nella mia testa.

Il grande passo perΓ² Γ¨ arrivato cinque anni dopo, a maggio 2024, quando sono partito alla volta di Napoli per conseguire i Basic Safety Training richiesti dall'IMO. Dopo il rientro a casa ho continuato per la mia strada: ho fatto visite fino a quando non ho ricevuto la tanto ambita visita biennale; dopo aver conseguito anche l'allegato II ero pronto per imbarcare. Mentre scrivo sono imbarcato e sono felice di esserci riuscito. 

Sto mettendo in pratica tutto quello che ho studiato a scuola e anche quel che ho imparato durante il mio primo vero contatto con il mare durante lo stage presso Liguria Via Mare. Ma la parte piΓΉ bella Γ¨ quella di essere sempre a contatto con situazioni diverse, sia dal punto di vista pratico che tecnico: la partenza dal porto, le manovre, l'ormeggio e il disormeggio della nave, tutte operazioni che mai avrei visto prima dei vent'anni se non mi fossi mosso per tempo e non avessi preso questa decisione. Ogni giorno Γ¨ un'avventura. Ogni giorno ringrazio tutti coloro che hanno appoggiato la mia decisione, ma soprattutto quelli che pensavano non ci sarei mai riuscito, perchΓ© il loro continuo non credere in me mi ha spinto a dimostrare che ce la potevo fare. 

Di questo imbarco le cose piΓΉ belle che ricordo sono la manovra di ormeggio e quella di disormeggio fatte sul mascone della nave, vicino all'occhio di cubΓ¬a e quindi alle cime d'ormeggio della nave. Sono manovre da fare in qualsiasi circostanza atmosferica, anche se un vento di maestrale e il mare forza 4 spingono verso babordo. La traversata all'alba, con l'immagine del sole che sorge Γ¨ un altro ricordo indelebile, come dopo la libecciata della notte l'odore del mare che sa di salsedine. Altrettanto indimenticabile Γ¨ il cielo stellato di notte, distanti dalla cittΓ  Γ¨ possibile vedere tantissime costellazioni, tra cui Cassiopea, l'Orsa Maggiore e quella Minore, come anche i pianeti, fissi nella loro luminositΓ .




La sensazione piΓΉ bella in assoluto perΓ² Γ¨ quella di stare in plancia con gli ufficiali durante le guardie, vedere il lavoro di persone come me che conducono la nave verso la destinazione, sentire le comunicazioni tra comandante e timoniere, il rumore dei motori. Una guardia in particolare non dimenticherΓ² facilmente: quella delle 4 di mattina, unico conforto il cielo stellato che scolorisce pian piano nell'alba e il silenzio, anche un po' spaventoso, perchΓ© lascia i nervi tesi.
Quando si ha la passione e la determinazione si possono sopportare anche le fatiche senza particolare stanchezza. Navigare tre mesi mi ha fatto capire inoltre che il rispetto Γ¨ una delle qualitΓ  piΓΉ importanti e necessarie per lavorare al meglio. Devo ringraziare tutti i colleghi, i Comandanti, in particolar modo il Comandante Acciaro, il primo che ho incontrato nella mia vita da marittimo.  A lui avevo chiesto come mai avesse deciso di navigare, mi rispose di esser nato all'Isola della Maddalena e di aver desiderato un lavoro piΓΉ avventuroso del pescatore.  


NiccolΓ² Cianciotto 

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