La mariniรจre: perchรฉ al mare vanno le righe
Signore e signori ecco a voi la mariniรจre!
E se vi state chiedendo di cosa stiamo parlando, a voi un po' di storia.
Giร nel medioevo vediamo la maglia a righe addosso a prigionieri, prostitute e buffoni di corte, quindi a indicare persone con intento discriminatorio. D'altronde basta scorrere velocemente la storia del mondo per accorgersi che le righe sono da sempre state associate ai reclusi. Questo aspetto viene raccontato molto bene nel libro "La stoffa del diavolo" di Michel Pastoureau.
Solo nell'Ottocento un vero e proprio documento sancisce le caratteristiche della mariniรจre: "Il corpo della camicia dovrร contare 21 righe bianche, ognuna due volte piรน larghe delle 20 o 21 righe blu indaco"; dal decreto della Marine Nationale, 27 marzo 1858. Il tricot rayรจ bleu indigo et blanc diventa quindi la divisa ufficiale dei marinai, giร nota come breton, termine coniato dai pescatori in Bretagna che indossavano le righe sui maglioni super resistenti.
Ma come si รจ passati dalle barche dei pescatori alle passerelle? Con l'intuizione di una delle piรน grandi couturiรจre della storia: Coco Chanel. Nel 1913, a Deauville in Normandia, nella seconda boutique della celeberrima stilista, venne presentata la sua prima linea per la quale prende spunto proprio dalla piccola cittadina balneare in cui si trova. Sarร Chanel quindi a rendere celebre la stampa a righe nel mondo dell'haute couture.
La maglia rigata da qui in poi diventa un cult, indossata da figure dello spettacolo come Audrey Hepburn o artisti famosi come Pablo Picasso.
Le maglie a righe non hanno spopolato solo nella moda, ma ricordiamo anche i giovani portuali genovesi. Nell'estate del '60 il clima politico italiano era particolarmente delicato. Vi รจ infatti un governo democristiano che si appoggia sui voti dei fascisti del Movimento Sociale Italiano. A 15 anni dalla fine della guerra il partito fascista si รจ riformato nonostante sia stato vietato da un articolo della Costituzione. Appoggia il governo di centro, guidato dal democristiano Fernando Tambroni, e decide di tenere il suo congresso proprio a Genova, cittร medaglia d'oro della Resistenza. Per le forze di sinistra รจ un fatto inaccettabile. I "ragazzi con le magliette a righe" sono i protagonisti della manifestazione contro l'Msi e degli scontri che si verificano contro la polizia. I cortei ebbero come principale promotore il Consiglio federativo della Resistenza (Cfr) sotto la presidenza di Ferruccio Parri, che racchiudeva tutte le principali associazioni antifasciste e i sindacati confederali CGIL-CISL-UIL. Il governo Tambroni di lรฌ a poco cadrร anche per le manifestazioni che si verificheranno in altre cittร , Genova รจ stata la prima, definendo chiaramente come la destra non avrebbe potuto stare al governo.
Archivio Camera del Lavoro Metropolitana di Genova, “Manifestazione in via XX Settembre a Genova”, 30 giugno 1960 |
La rivolta in breve vide come protagonista una nuova generazione di giovani, che per motivi anagrafici non avevano partecipato alla Liberazione e che guardavano all'antifascismo con occhi rivolti al passato, ma considerandolo un insieme di valori e di pratiche in grado di sottrarli alla precarietร del presente e all'incertezza del futuro.
Oggi perรฒ nessuno riconduce piรน le magliette a righe nรฉ ad aspetti discriminatori, nรฉ a fatti o aspetti politici, tuttavia rimane una stampa fondamentale nel mondo della moda, diventando cosรฌ marchio di fabbrica di alcune tra le piรน famose case di moda, ma anche un semplice capo di abbigliamento casual da indossare quotidianamente.Costanza Zerbo
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