The Ocean Race: facciamo il punto a fine marzo 2023
The Ocean Race Γ¨ iniziata da ottantuno giorni ma la determinazione e l'entusiasmo degli equipaggi non sono mai cambiati.
Per chi non sapesse cosa Γ¨ The Ocean Race, sulla Gazzetta del Nautico, precisamente uno e tre mesi fa, sono usciti due articoli su tutte le cose da sapere di questo evento, The Ocean Race 2022/23 uscito il 01/12/22 e Un po' di aggiornamenti sull'Ocean Race uscito il 02/03/23.
La partenza della terza tappa Γ¨ stata un'esperienza devastante per la maggior parte degli equipaggi, escluso uno: dopo aver vinto le prime due tappe, l'equipaggio di Holcim-PRB, appena iniziata la Leg 3 dopo un piccolo momento di stallo, ha acquisito un solido vantaggio dalle altre imbarcazioni e a soli quattro giorni dall'inizio della terza tappa il team svizzero si Γ¨ ritrovato giΓ ad avere un vantaggio di oltre 300 miglia su 11th Hour Racing Team e gli altri equipaggi, questo vantaggio nei giorni successivi continuΓ² ad aumentare. La mattina del sei marzo l'equipaggio si Γ¨ svegliato con un vantaggio di ben 500 miglia sugli altri team. Per raggiungere questo vantaggio tutto il team ha dovuto lavorare molto visto che a volte i venti dell'oceano indiano sono davvero imprevedibili e molto pericolosi.
"Se non riusciamo ad agganciare il sistema che ci precede, dovremo aspettare il prossimo, che arriverà insieme a loro e ci farà ricominciare da capo", ha dichiarato Escoffier in un'intervista in francese. "In quale altro sport si può accumulare un vantaggio così grande, perdere tutto in pochi giorni e dover ripartire da zero?".
Nello stesso momento se l'equipaggio di Holcim-PRB aveva problemi di vento al secondo posto c'erano problemi molto piΓΉ grandi, il team americano 11th Hour Racing Team stava procedendo con cautela e pazienza, avendo due vele di prua da riparare e non disponibili a breve termine.
Ma il team che ha subito di piΓΉ i problemi della devastante partenza Γ¨ stato il team di GUYOT environnement Team Europe che a distanza di una settimana dall'inizio della terza tappa per problemi tecnici si Γ¨ dovuto ritirare dichiarando di volersi concentrare sulle riparazioni della barca per essere pronti a rientrare in regata a Itajai, in Brasile.
"La decisione Γ¨ stata presa. Non avevamo scelta. Se avessimo ripreso la terza tappa e navigato attraverso l'Oceano Meridionale fino a ItajaΓ, non avremmo avuto il tempo di prepararci per la tappa successiva. Avremmo quindi accumulato sempre ritardi anche nelle altre tappe. Da ItajaΓ in poi resta ancora il 60% della regata. Ora perdiamo il 20%, ma poi saremo pronti per il restante 60%", ha spiegato lo skipper transalpino Benjamin Dutreux.
Nei giorni successivi non successe niente di nuovo da segnalare. Tutti e quattro i team accumulavano miglia navigando velocemente verso est. Soltanto il Team Malizia nella notte del tredici marzo riuscì a smuovere un po' la situazione passando in seconda posizione e superando il team americano 11th Hour Racing Team alle 00:54 di quel lunedì mattina. Per conquistarsi quel posto il team tedesco ha dovuto tirare molto nelle 24 ore precedenti, le condizioni del mare in quei giorni erano piuttosto difficili da gestire in sicurezza e tutti i team dovevano trovare un giusto equilibrio tra spingere a fondo e preservare la barca. Come si può ben vedere dai risultati lo skipper Boris Herrman con il suo team è riuscito a trovare questo equilibrio perfettamente.
Intorno al venti marzo tutta la flotta IMOCA si Γ¨ ritrovata racchiusa in appena due miglia sul tracker e separata da sole tre miglia e mezzo sull'asse nord-sud. Come ci si poteva aspettare il team Malizia ha continuato a prendere velocitΓ e poco a poco ha continuato ad avvicinarsi sempre di piΓΉ al team svizzero Holcim-PRB che nelle settimane precedenti ha perso potenza e distacco dalle altre imbarcazioni.
"Penso che quando siamo vicini alle altre barche la velocitΓ sia buona... Ma ogni volta che riusciamo ad essere veloci e ad allontanarci da loro, loro tornano con il vento da dietro". ha dichiarato Kevin Escoffier da bordo del battistrada Team Holcim PRB.
Il ventisette marzo il Team Malizia, che contemplava un ritorno a Città del Capo dopo le varie problematiche avute all'albero nei primi giorni della terza tappa e dopo aver superato poco alla volta il team francese Biotherm e il team americano 11th Hour Racing Team, finalmente è riuscito a sorpassare Holcim-PRB, passando in testa alla flotta e superando Capo Horn (il punto più a sud dell'America) alle 16:23 di questo lunedì.
Doppiando Capo Horn lo skipper Boris Herrmann e il suo team sono entrati a far parte delle "leggende del sud" aggiudicandosi così il Trofeo Roaring Forties, assegnato soltanto a chi è riuscito ad effettuare la navigazione tra il Capo di Buona Speranza (Africa) e Capo Horn (Sud America) più velocemente tra tutte le imbarcazioni della flotta. L'equipaggio è riuscito a conquistare il titolo da Capo a Capo in soli 27 giorni, 17 ore e 31 minuti. Visto che la terza tappa è la più lunga nella storia di The Ocean Race, è stata la prima volta che il trofeo è stato assegnato per un percorso senza scali tra i due capi dell'Oceano Atlantico Meridionale.
- Team Malizia
- Holcim - PRB
- 11th Hour Racing Team
- Biotherm
- GUYOT Environnemt - Team Europe (RITIRATO DALLA LEG 3)
Mentre la classifica generale al momento Γ¨:
- Holcim - PRB
- 11th Hour Racing Team
- Team Malizia
- Biotherm
- Guyot Environnemt - Team Europe
Luca Beri
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