Una vita dedicata al mare


In occasione del Centenario del nostro Istituto abbiamo avuto l'opportunità di intervistare il Comandante Vittorio Sartori, ex studente del Nautico San Giorgio. Abbiamo fatto con lui una lunga e piacevolissima chiacchierata, è stata per noi un'esperienza straordinaria poter conoscere e intervistare un uomo, un Comandante di così ricca e lunga esperienza.

D.: Ha sempre saputo che la navigazione sarebbe stata la sua strada? Ha mai avuto dubbi al riguardo?
R.: No, la mia scuola elementare era in piazza Palermo, la scuola a fianco era il Nautico. A quell’epoca esisteva il fascio, c'erano i Balilla, io ero marinaretto. I miei zii erano persone di mare. Il mare Γ¨ sempre stata una parte preponderante della mia vita. Sono sempre stato affascinato dall'orizzonte, io lo guardavo sempre, guardavo in alto per vedere sempre piΓΉ lontano, la mia infanzia l'ho trascorsa tra gli scogli di Quinto.

D.: Come ha vissuto la scuola nel periodo della guerra e del fascismo?
R.: Eravamo una gioventΓΉ povera in periodo di guerra che Γ¨ stata coinvolta anche a livello scolastico. Dopo essere stati ammessi all'Istituto Nautico veniva rilasciato un libretto di navigazione in Capitaneria. Voglio raccontarvi un aneddoto: quattro anni dopo la fine della guerra ero senza soldi, un mio amico mi fece dare un'occhiata al suo giornale e vidi "chiamata ai marittimi’, mozzo numero 325, ero io. Mi sono diretto in capitaneria e mi hanno chiesto se avessi studiato, volevano un mozzo. Li informo di non aver finito gli studi e mi imbarcarono sull’Orata, una nave del 1902.

La nave Orata, 1902
Questa nave caricava carbone a Norfolk, in Virginia. Nella traversata di ritorno abbiamo perso il timone a causa di una tempesta, con onde di 30 metri. La nostra nave si Γ¨ ingavonata di 20 gradi poi si Γ¨ coricata quasi con 45 gradi di sbandamento. Siamo stati soccorsi dagli Americani. Durante il soccorso sono scivolato dal ponte e sono quasi caduto, per fortuna non Γ¨ successo, questo Γ¨ stato il mio battesimo del mare.

D.: Dopo un battesimo del genere come Γ¨ proseguita la sua esperienza in mare?
R.: Dopo io ho sempre navigato su navi mercantili, petroliere, navi da carico tipo container, sulla Raffaello come comandante in seconda e la Michelangelo, la Giulio Cesare, l'Augustus, la Carnival. Io considero le navi delle belle signore per esempio la Holiday, Celebration, Sensation , Fascination, Fantasy, Ecstasy. Proprio sull'Ecstasy Γ¨ avvenuto un incendio mentre ero a bordo con 900 persone d'equipaggio e altri 4 mila passeggeri Γ¨ stato un evento drammatico, ci ha salvato la mia esperienza e la calma. Io mi sono detto: "adesso conto fino a 60 e poi devo dare l'ordine di abbandono nave" perchΓ© se non fossero intervenute le pompe spinte prima di attaccare i depositi di combustibile, la nave sarebbe andata persa e io avrei dovuto chiamare l’abbandono nave. Fortunatamente sono intervenuti in tempo, la nave si Γ¨ raffreddata e siamo tornati in porto a Miami con i nostri mezzi. Abbiamo ricevuto i complimenti delle autoritΓ  americane, ci hanno fatto il processo per 15 giorni riscontrando che tutte le procedure erano state eseguite alla perfezione dal nostro equipaggio perchΓ© loro non erano in grado di soccorrerci. Tutto Γ¨ stato possibile grazie alla grande collaborazione dell'equipaggio di cui ho il massimo rispetto. A bordo la nave non consente storie, non si vende fumo al mare e tutti i nodi vengono al pettine, quelli che non hanno capito questo hanno pagato caro. Io dopo 54 anni di navigazione comunque ringrazio il signore che nessuno debba piangere per i miei errori.


Beatrice Boccia & Giulia Mercanti

Nisrine Outemhand & Samantha Sambarino



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