Alcuni aerei che hanno fatto la storia dell'aviazione


Tra i tanti aerei esistiti nella storia, alcuni più dia altri per un motivo o per l’altro hanno lasciato il loro nome impresso negli annali dell’aviazione. Mi riferisco ad aerei tipo il Tupolev TU-144, che ricordiamo tutti per essere il primo aereo supersonico commerciale, o il Boeing B29, che chiamato potrebbe sembrare un aereo qualunque ma se accennassi ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki sono sicuro che a qualcuno torneranno in mente.

BELL X-1

Il primo aereo che vedremo è uno degli aerei più rivoluzionari della storia, stiamo infatti parlando di un aereo sperimentale sviluppato dall’azienda aeronautica statunitense, la Bell Aircraft, nella metà degli anni quaranta. Si trattò del prima aereo progettato espressamente per fini di ricerca sui voli a regime transonico (ovvero quando parti diverse dello stesso velivolo sono sotto o sopra la velocità del suono). Durante i suoi numerosi voli condotti dall’esperto pilota Charles Yeager, l’aereo fu il primo a superare il muro del suono in volo orizzontale, l’X-1 rimane un capostipite della serie X dell'aeronautica statunitense che, oltre alle grandissime scoperte per il volo supersonico, mise le basi per il futuro programma spaziale statunitense degli anni sessanta. L’aereo montava un motore XLR-11 della Reaction Motors, una miscela di alcol etilico ed acqua veniva fatta reagire con ossigeno liquido generando una spinta totale di 26689N (4763Kgf). Il serbatoio per l'ossigeno liquido che il motore utilizzava in funzione di comburente, era disposto alle spalle del pilota. Poiché esso doveva essere mantenuto a una temperatura di -182,7 °C ed era collocato immediatamente dietro l'abitacolo. Il pilota Charles Yeager definì l'X-1 «il velivolo più freddo che abbia mai pilotato in vita mia». Il primo X-1 dovette essere lasciato in volo da un B-29 che a 7600m fu lasciato in aria e cominciò il suo storico volo.
FAN-FACT: l'aereo fu anche usato nelle riprese di due film: Jet Pilot, le cui riprese terminate nel 1950 furono pubblicate solo 7 anni dopo, dove viene usato per simulare un segreto aereo sperimentale sovietico che deve essere testato dal protagonista ma che invece, il protagonista, usa per sfuggire alle autorità sovietiche; The Right Stuff, del 1983, dove i primi 20 minuti trattano dell'impresa compiuta da parte del velivolo.

 

BOEING B-29 SUPERFORTRESS

Forse uno dei più famosi bombardieri americani che deve la sua fama alle devastanti bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki e al primato come aereo più grande e pesante che abbia prestato servizio nel conflitto mondiale, il suo sviluppo richiese investimenti per tre miliardi di dollari. È considerato il bombardiere più efficace della guerra sotto ogni aspetto nonché il più avanzato bombardiere Alleato. Con la sua enorme apertura alare di 43m aveva un carico massimo di 54t A far volare questo colosso erano 4 motori con una potenza di 2200HP ciascuno. Aveva una velocità massima di 574Km/h e un autonomia che si aggirava tra i 4000 e i 9500m ad una quota operativa di circa 10000m rendendolo uno dei bombardieri migliori dell’epoca sia per bombardamenti d’alta e media quota. Come armamenti era provvisto di 12 browning M-2 calibro 12,7mm, un cannone calibro 20mm nella coda e un carico di bombe massimo di 9072Kg. Ne esistono 3 versioni differenti sviluppate tra il 1939 e il 1940 che migliorarono via via le prestazioni del velivolo. La più grande innovazione portata dal B-29 fu la cabina pressurizzata che presentò non pochi problemi durante lo sviluppo ma che una volta realizzato ed installato sui velivoli permise di raggiungere quote più elevate senza che l'equipaggio ne risentisse. Questo aereo trovò grande impiego nella guerra del pacifico per i bombardamenti sui giapponesi, tailandesi e portarono gravi perdite ai contingenti nemici ma, viceversa, a causa delle sue grandi dimensioni e della sua velocità ridotta vennero abbattuti molteplici aerei durante le missioni sul territorio giapponese.

TUPOLEV Tu-144

Avvicinandoci Avvicinandoci ai giorni nostri vediamo il primo aereo passeggeri supersonico russo, fratello del famosissimo concorde anglo-francese, il Tu-144. Eseguendo il suo primo volo il 31 dicembre 1968 fu il primo aereo passeggeri supersonico al mondo battendo sul tempo il concorde di soli due mesi ed aggiudicandosi il primato. Il Tu-144 superò il muro del suono per la prima volta il 5 giugno 1969 e il 15 luglio successivo divenne il primo mezzo commerciale a superare la velocità di Mach 2. Esso detiene il record mondiale di velocità (Mach 2,50) per un aereo civile.
Gli originali Tu-144 e Tu-144S con i motori Kuznetsov NK-144 non potevano viaggiare a Mach 2 senza l'uso dei postbruciatori. La velocità massima possibile era di Mach 1,6 ma fu limitata a Mach 1. Ci fu anche un ulteriore veicolo costruito per le prove a terra e per le verifiche statiche, in parallelo con lo sviluppo del prototipo funzionante. Il Tu-144S montava motori turbofan Kuznetsov NK-144A, mentre i successivi modelli Tu-144D erano dotati dei più potenti motori Kolešov RD-36-51, con migliore efficienza energetica durante il viaggio ad alta velocità, in grado di operare senza postbruciatori e su distanze maggiori. Fu anche uno degli ultimi aerei commerciali dotati di freni a paracadute, insieme con il Tupolev Tu-134.
Al Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget del 3 giugno 1973, lo sviluppo del programma subì un gravissimo colpo poiché il primo Tu-144S di serie subì un tragico incidente. Durante una manovra il velivolo fu costretto a effettuare una rapida picchiata: cercando di richiamare, il pilota sforzò troppo la carlinga e l'aereo si spezzò in volo, distruggendo 15 case, provocando la morte delle sei persone di equipaggio e di otto persone al suolo. Le cause dell'incidente sono ancora controverse. Una teoria è che il Tupolev fu costretto a quella manovra per evitare un caccia Mirage III francese che stava tentando di avvicinarsi per scattare delle foto ai canard, molto avanzati per allora


B-17 FLIGHT FORTRESS 

Il Boeing B-17 Flying Fortress (conosciuto anche come "Fortezza volante") è un bombardiere pesante quadrimotore sviluppato negli anni trenta impiegato principalmente dalle forze armate statunitensi nelle campagne di bombardamento strategico diurno contro bersagli tedeschi di tipo industriale, civile e militare durante la seconda guerra mondiale. I B-17 parteciparono anche alle operazioni nel teatro del Pacifico del conflitto, dove condussero raid contro navi e basi aeree giapponesi. Delle oltre 1.5 milioni di tonnellate di bombe scaricate dagli Stati Uniti sulla Germania e sui territori occupati durante il conflitto, ben 640'000 furono sganciate dai B-17. Diventato un'icona della potenza aeronautica alleata già durante il conflitto, si guadagnò la reputazione di essere un sistema d'arma molto efficace e affidabile in grado di difendersi da solo e rientrare alla base nonostante ingenti danni. Numerose storie o foto di esemplari colpiti da aerei da caccia o dalla contraerea nemica, ma comunque in grado di volare, non fecero altro che accrescere la sua leggenda nell'immaginario collettivo. Il B-17 è considerato il primo aereo a essere prodotto in grandi quantitativi, e a evolversi successivamente in numerose varianti. Grazie alla sua apertura alare di poco più di 31 metri e la sua superficie alare di 132 m² il B-17 era in grado di trasportare circa 24’500Kg oltre al suo peso di 16’400Kg, questo anche grazie ai 4 motori radiali Wright R-1820-97 "Cyclone" con turbocompressore che erogavano 1200Hp l’uno. Nonostante le sue dimensioni e la sua ridotta velocità rispetto ai caccia nemici era in grado di difendersi egregiamente grazie alle 13 mitragliatrici M2 da 12,7 mm.

 

 LOCKHEED SR-71

Meglio conosciuto come Blackbird, era un aereo ricognitore strategico dell’aeronautica stuatunitense che rimase in servizio dal 1966 fino al 1989. Nella sua non molto lunga carriera è riuscito comunque a lasciare il suo segno infrangendo alcuni record tipo la maggiore velocità raggiunta, circa 3500Km/h, o l’altitune più alta mai raggiunta, 26’000m. Questo mostro dell’aviazione fu sviluppato a Groom Lake, megio conosciuta come Area 51, purtroppo, dopo la fine della guerra fredda, il progetto relativo all’SR-71 fu abbandonato a causa degli elevati costi di mantenimento del mezzo. Molto simili a lui ricordiamo anche l’YF-12° e l’A-12 che lo ricordavano per forme e prestazioni. Il 6 marzo 1990, un SR-71A prima del suo trasferimento al museo di Washington stabilì gli ultimi, nuovi record di percorrenza tra diverse località e nella traversata atlantica in particolar modo da West Coast ad East Coast – Distanza: 3869 km, Tempo: 1h07min54sec, Velocità media: 3417 km/h (Mach 3,2) - Da S. Louis a Cincinnati (Record) – Distanza: 500 km, Tempo: 8min32sec, Velocità Media: 3524 km/h (Mach 3,35) - Da Kansas City a Washington D.C. (Record) – Distanza: 1 516 km, Tempo: 25min59sec, Velocità Media: 3501 km/h (Mach 3,33)
Il suo record ufficiale di velocità è di 3 530 km/h, ma in una di queste tratte mantenne una media di 3 608 km/h pari a Mach 3,4. A livello ingegneristico fu una vera e propria sfida, si presentarono problemi mai affrontati come ad esempio le dimensioni che non gli permettevano di entrare negli hangar o lo spostamento da Burbank all’Area 51 che vide coinvoli i corpi di polizia di 3 stati differenti, l’assistenza stradale che dovette eliminare tutti gli spartitraffico presenti sul percorso e una scuadra di vigili del fuoco che avevano il compito di tagliare gli alberi a bordo strada per far passare l’aereo perché ricordiamo che nonostante sia un ricognitore era lungo 33m e largo 17m (F35 è lungo solo 15m e largo 11m). Non possiamo non parlare dei due incredibili motori montati sul velivolo, 2 autoturboreattore Pratt & Whitney J58-1 con postbruciatore, due motori che richiesero incredibili innovazioni date i fortissimi stressi che dovevano subire (per non dilungarmi troppo e non rendere il testo troppo tecnico non scenderò nei dettagli tecnici ma se qualcuno è interessato sul internet si trovano tutti i dati di cui abbiate bisogno. 

Insomma, di aerei ne sono esistiti davvero tantissimi ma non sono molti quelli che tutti si ricordano, solo alcuni hanno lasciato il segno nella Storia ed è da quelli che partiamo per creare aerei sempre migliori, più sicuri e di questi tempi anche mettendo un occhio ai consumi e alle emissioni, senza però rinunciare all’efficienza del motore. Oggi abbiamo visto alcuni degli aerei più famosi ma ne esistono molti altri che ricordiamo per mille altri motivi e magari ne parleremo in un prossimo articolo.

Stefano Bonardi

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