Dal Nautico San Giorgio una Lanterna che guarda al futuro
L’Istituto “Nautico San Giorgio”, sulla base delle indicazioni fornite dall’Ufficio scolastico regionale, Γ¨ stato individuato come scuola beneficiaria per la realizzazione di ambienti laboratoriali didattici innovativi per la formazione (Future Labs) nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).
Nel mese di dicembre la scuola ha risposto ad un bando predisposto dal MIUR intitolato “Raccontiamo, Costruiamo e Camminiamo Insieme” (RC&CI) candidandosi per il coordinamento e la gestione di azioni di formazione e per il potenziamento delle competenze degli studenti.I componenti della squadra di Genova: Nicola Bonetti, Andrea Brisighella, Arianna Casazza, Lorenzo Cervone, Eleonora Cioni, Matteo Fornoni, coordinati dal prof. Alessandro Fava, dalla direttrice artistica Annalisa Diani e dal prof. Giuseppe Sacco per la parte di programmazione. Al progetto abbiamo partecipato anche Riccardo Trotti ed io, redattori della Gazzetta.
Nell’ambito del progetto l’Istituto Nautico San Giorgio ha chiesto ai ragazzi della squadra di Robotica di partecipare a tale competizione. Il team ha realizzato il simbolo della Superba utilizzando materiali riciclati e programmando con Arduino. “Abbiamo realizzato - ci racconta Eleonora Cioni - una lanterna di Genova digitale e interattiva: digitale perchΓ© abbiamo utilizzato un timone per aprire un pop-up rappresentante la nostra cittΓ e interattiva poichΓ© abbiamo creato un’illuminazione interna alla lanterna attraverso la programmazione con Arduino”.
Nel pop-up hanno deciso di includere la ruota panoramica e la gru galleggiante, mentre come sfondo hanno scelto i monti poichΓ©, insieme al mare, “sono ciΓ² che piΓΉ rappresenta Genova”.
Non Γ¨ stato facile scegliere i tipi di materiale con cui realizzare il progetto: “Abbiamo scelto di usare principalmente materiali riciclati, quali la plastica e il plexiglass, in modo da creare la trasparenza necessaria a mostrare i fili delle luci all’interno della lanterna”, spiega ancora Eleonora. Anche il plexiglass che hanno usato ha una storia particolare: “Per la costruzione della lanterna Γ¨ stato impiegato il plexiglass derivante da un simulatore di onde risalente all’epoca in cui il Nautico era situato in Piazza Palermo - racconta il prof. Fava - faceva parte di un oggetto realizzato per le Colombiadi del 1992”. Uno dei vincoli del regolamento prevedeva infatti proprio l’uso di materiali riciclati.
Alla domanda “perchΓ© avete scelto proprio un pop-up?” la squadra risponde: “a causa delle tante idee e la difficoltΓ di mettere d’accordo tutti, abbiamo optato appunto per un pop-up che, oltre ad essere un’idea di semplicitΓ e bellezza, racconta molto bene la cittΓ ”. La scelta del pop-up deriva anche dal consiglio di Annalisa Diani, direttrice artistica e illustratrice appassionata di tecniche pop-up (sito web: www.annalisadiani.com, presente anche su Facebook ed Instagram); tale scelta ha tuttavia comportato affrontare alcune difficoltΓ , prima in assoluto la tipologia di materiale, che anche in questo caso Γ¨ stata orientata verso la plastica. “Abbiamo valutato una serie di aspetti tecnici che solo nella pratica Γ¨ possibile analizzare, come ad esempio il peso dei fogli e scelto solo materiali riciclati” spiega Annalisa Diani. “Il progetto iniziale prevedeva di cucire i due fogli del pop-up, ma vista la difficoltΓ abbiamo deciso di impiegare lo scotch telato che ha permesso di ottenere il medesimo effetto”.
Gli elementi selezionati ed inseriti nel pop-up sono stati montati su ponti, posti a differenti distanze, in modo tale da non uscire dai bordi dei fogli e creare un gioco di profonditΓ . Il pop-up e i relativi componenti sono poi stati colorati con vari smalti in modo da resistere all’acqua. Infine, l’intero progetto Γ¨ stato poi collocato su un vecchio banco smontato e rotto, quindi riciclabile.
Altra piccola difficoltΓ incontrata dal team Γ¨ stata la programmazione con Arduino per la creazione dei giochi luminosi della lanterna, ma che grazie all’ottimo lavoro di squadra Γ¨ stata facilmente superata.
Altrettanto faticosa Γ¨ stata la gestione del tempo, poichΓ©, come rivela Arianna Casazza “abbiamo dovuto cercare di trovare il tempo incastrando i diversi lavori relativi al progetto nell’arco di poco meno di tre settimane”, un periodo di tempo molto corto se paragonato alla complessitΓ del progetto.Questa esperienza, che ha dato la possibilitΓ alla squadra di Robotica di imparare molto, Γ¨ un’ulteriore dimostrazione di come il Nautico San Giorgio partecipi attivamente alla “Rete Nazionale di Robotica Educativa”, di cui dal 2014 rappresenta la principale scuola capofila.
Davide Bombelli
English version
Last December our school, the Nautical
Institute of Genoa, applied for a project on the management and
coordination of training actions aimed to strenghten the students’
skills.
Nicola Bonetti, Andrea Brisighella,
Arianna Casazza, Lorenzo Cervone, Eleonora Cioni, Matteo Fornoni,
Alessandro Fava and Annalisa Diani, Giuseppe Sacco, Riccardo Trotti
and Davide Bombelli are the components of the robotics group of the school and
that’s why the school invited our group to take part in this
digital and interactive project.
We decided to put forward and develop
the symbol of our city, THE LIGHTHOUSE but only by using recycled
materials as we programmed with Arduino.
Some plexiglass ( Perpex,) recycled
from an old school wave simulator was used to built the light house.
We chose the pop- up technique to realise it also because our art
director, a passionate of this technique, convinced the group of its
effectiveness.
This experience gave the robotics group
the opportunity to learn new things and consequently new
competences.
The feeling is to really be an active
part in the “Rete Nazionale di Robotica Educativa”! (National
Network of Educational Robotics)
We are proud of this evidence.
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