Violenza tra le mura delle nostre scuole
L'ha presa per un braccio e l'ha trascinata in uno sgabuzzino vicino ai bagni durante la ricreazione. Pura violenza carnale: Γ¨ questa la drammatica vicenda che una ragazzina di soli 15 anni ha vissuto sulla sua pelle poco meno di un anno fa. Ad aggredirla risulta essere stato un ragazzo che al tempo aveva 16 anni con precedenti penali e fama da bullo, che adesso rischia il processo per violenza sessuale continuata e aggravata. La scuola lo aveva giΓ espulso, anche se i legali della ragazza hanno annunciato di voler far causa anche all’istituto genovese. «Tutto Γ¨ avvenuto in orario scolastico — dice l’avvocata Vittoria Garbarini — e la scuola deve garantire la sicurezza degli studenti, tra l’altro minori». . Un racconto choc, che a sentirlo raccontare ce lo immagineremmo tutti cosΓ¬ lontano, senza renderci conto che certi fatti a volte sono piΓΉ vicini di quanto pensiamo. La violenza si diffonde in tantissimi modi, alcuni quasi irriconoscibili, questa tragedia infatti Γ¨ successa in un liceo di Genova, comune come qualunque altro, non era una scuola rinomata e nemmeno una scuola degradata, era soltanto un normalissimo istituto superiore dove i ragazzi dovrebbero andare per crescere e venire educati. "Lo imploravo di smetterla, ma lui non si fermava, anzi, rideva e diventava sempre piΓΉ violento. Io ero terrorizzata, non riuscivo nemmeno a urlare" denuncia la ragazza, che aggiunge: "la violenza si Γ¨ interrotta solo, quando, a un tratto, lui ha sentito la voce di un professore che perΓ² non si Γ¨ accorto di nulla". Subito dopo la povera ragazza Γ¨ rientrata in classe in lacrime. E quando un insegnante l’ha notata e si Γ¨ avvicinato a lei chiedendogli cosa fosse successo, lei non Γ¨ riuscita piΓΉ a trattenere tutto il dolore che aveva sofferto fino a quel momento dentro e si Γ¨ lasciata andare raccontando tutto. Poi con i genitori ha presentato denuncia. La ragazzina, davanti ai giudici dei minori, ha ricostruito minuziosamente quanto avvenuto quella mattinata della fine 2023 nella zona dei servizi riservati ai ragazzi dell'istituto scolastico genovese. Non solo ha messo nero su bianco la violenza subita, ma ha anche confermato l'identitΓ del ragazzo che l'ha violentata. Qualche giorno dopo il 16enne avrebbe anche minacciato un amico della ragazza che gli aveva chiesto spiegazioni. Anche in quel caso lo aveva affrontato nei bagni della scuola e lo aveva avvertito: «Non fare il furbo, altrimenti finisci male». dopo avergli mostrato un grosso coltello che teneva nel marsupio. L'aggressore sarΓ oggetto di processo nei prossimi mesi.
Noi come Gazzetta e come rappresentanza del Nautico ci stringiamo vicino alla ragazza e le mostriamo la nostra piena solidarietΓ , sperando che questa sia l'ultima volta che si debba parlare di un "fatto" di questo genere.
Luca Beri
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