Bruxelles: innovazione e cultura




Dal 2 a 5 dicembre ho partecipato a un'esperienza unica a Bruxelles, la visita al Parlamento europeo da parte di studenti scelti delle scuole superiori genovesi. 
Grazie al progetto sviluppato durante l'Hackathon organizzato dalla Regione Liguria presso l'Istituto Liceti di Rapallo, è stato bandito un concorso che premiava chi avesse  presentato un'idea innovativa e sostenibile per ripensare l'uso delle spiagge attrezzate. In quell'occasione, insieme al mio gruppo, abbiamo ottenuto un riscontro positivo che ci ha permesso di volare nella capitale europea.
Abbiamo cominciato la nostra esperienza con un tour guidato della città di Bruxelles. La guida ci ha affascinato raccontandoci storie e curiosità mentre esploravamo i luoghi simbolo della capitale belga.
Come la Grand Place, considerata una delle piazze più belle al mondo, con i suoi edifici storici ricchi di dettagli architettonici; il celebre Manneken Pis, un'icona scherzosa della città, una scultura con una fontana che rappresenta un bambino nell'atto di far pipì. E' talmente amata a Bruxelles che ogni settimana un'organizzazione cittadina la veste ogni volta di costumi divertenti. Come quando l'hanno vestita con la maglietta della squadra di calcio italiana della Roma.
Il percorso ci ha condotto fino al quartiere europeo, dove alcuni giorni dopo abbiamo visitato l'interno della sede del parlamento.
Infine abbiamo visitato l'imponente struttura dell'Atonium, simbolo della modernità e dell'innovazione: una costruzione a forma di atomo con uno degli ascensori più veloci dell'Europa. All'ultimo piano vi è l'installazione permanente di un'opera di luci colorate.
Durante la nostra visita a Bruxelles, abbiamo avuto modo di notare e apprezzare la forte multiculturalità che caratterizza la città. Questo aspetto è evidente non solo nelle strade e nei quartieri, già bilingui da sempre, ma nella presenza di tradizioni e stili di vita diversi. La sede dell'istituzione europea ha richiamato negli anni uffici e personale da ogni nazione. Anche la Liguria è rappresentata nella città, con il suo ufficio insieme alla regione del Piemonte. Bruxelles, in quanto cuore dell'Unione Europea, è un crocevia di culture: funzionari, delegati e cittadini di tutti i paesi membri convivono e lavorano fianco a fianco.
Una diversità che si riflette anche nell'offerta culturale e gastronomica della città, rendendola un luogo vivace e aperto al dialogo internazionale.
Per comprendere appieno la mia esperienza è importante ripercorrere la storia e le motivazioni che hanno portato alla nascita dell'Unione Europea.
L'Unione Europea nasce come risposta ai devastanti conflitti che avevano caratterizzato la prima metà del Novecento, in particolare la Seconda guerra mondiale.
Dopo il 1945 l'Europa era devastata, con economie distrutte e una società frammentata. I leader delle nazioni europee capirono che la cooperazione e l'interdipendenza economica sarebbero state fondamentali per prevenire ulteriori guerre.
Uno dei momenti fondamentali fu il 9 maggio 1950, quando il ministro degli Esteri francese, Robert Schuman, propose di integrare le industrie del carbone e dell'acciaio di Francia e Germania, creando una dipendenza economica che avrebbe reso impossibili nuovi conflitti tra i due Paesi. Questo piano portò alla creazione della Comunità Europea del carbone dell'acciaio (CECA) nel 1951, con sei paesi fondatori: Francia, Germania, Paesi Bassi, Italia, Belgio e Lussemburgo.
Il successo della CECA incoraggiò una maggiore integrazione economica e politica, portando alla firma dei Trattatati di Roma nel 1957, che istituirono la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità Europea dell'energia atomica (EUROTOM). Nel corso dei decenni l'organizzazione si è evoluta, diventando l'attuale Unione Europea con l'adozione del trattato di Maastricht nel 1993, che ne formalizzò l'identità politica e monetaria.
Il Parlamento Europeo è l’organo legislativo dell’Unione Europea e rappresenta i cittadini dei 27 Stati membri. Composto da 705 deputati eletti direttamente, il Parlamento ha il compito di legiferare su questioni cruciali come il mercato unico, l’ambiente, la sicurezza e i diritti umani. La sua funzione principale è quella di adottare leggi proposte dalla Commissione europea e di approvare il bilancio dell’Unione europea. Inoltre, il Parlamento ha un ruolo di supervisione sulle altre istituzioni europee, monitorando le politiche e le azioni dei diversi paesi.
La visita al Parlamento Europeo è stata senza dubbio il momento più emozionante del nostro viaggio, ci ha offerto la possibilità di vivere da vicino il funzionamento di un'istituzione centrale per il futuro dell’Europa. Ciò che mi ha colpito immediatamente è stata l’attenzione alla sicurezza. Ogni volta che accedevamo in un edificio diverso all’interno del complesso del Parlamento Europeo, dovevamo passare attraverso rigorosi controlli, simili a quelli degli aeroporti, con scanner e rulli per il controllo degli oggetti personali. Questo aspetto mi ha fatto percepire l’importanza e la serietà delle attività che si svolgono all’interno di queste mura, oltre a garantire un ambiente protetto per tutti i presenti.
La nostra visita è iniziata con un viaggio attraverso la storia e l'integrazione europea al Parlamentarium.
Particolarmente interessante è stata la mappa interattiva sul pavimento, che ci ha permesso di esplorare virtualmente l'Europa e scoprire più di 100 storie che riflettono la diversità del nostro continente.
Dopo aver visitato il Parlamentarium, abbiamo assistito a un incontro che riuniva personaggi importanti, tra cui la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, l’Ambasciatrice Palestinese, il Sindaco di Gerusalemme e una cantante lirica. È stato un momento unico, in cui dialogo, politica e cultura si sono intrecciati per affrontare temi di rilevanza globale. L’atmosfera era solenne, ma anche carica di speranza per la situazione drammatica che stanno vivendo Israele e la Palestina.
Ascoltare dal vivo le parole di figure così influenti mi ha fatto comprendere quanto il Parlamento Europeo sia uno spazio di confronto e collaborazione, dove si discutono questioni di importanza internazionale.
Inoltre, abbiamo meglio compreso il lavoro svolto all’interno del Parlamento Europeo grazie a un gioco di ruolo o meglio ad una simulazione, organizzata proprio all’interno del Parlamentarium.
In questa simulazione ci siamo calati nei panni dei deputati europei, un'attività che ci ha permesso di scoprire il funzionamento del Parlamento Europeo in modo innovativo e interattivo. Erano presentate delle situazioni simulate di questioni realistiche come problemi di approvvigionamento idrico a causa del cambiamento climatico. Ci era richiesta una possibile soluzione, da attuarsi attraverso la diplomazia, il confronto con gli altri "deputati" e l'iniziativa legislativa da adottare. 
Divisi in gruppi fittizi, abbiamo simulato le dinamiche della procedura legislativa ordinaria.
Durante il gioco, abbiamo sperimentato la pressione di prendere decisioni rapide, negoziare con altre parti interessate e comunicare con i media.
È stato interessante capire quanto sia importante trovare compromessi e collaborare per raggiungere un risultato che rappresenti gli interessi di tutti i cittadini europei.
Infine abbiamo presentato in modo formale i progetti che ci hanno portato a Bruxelles ai rappresentanti della regione Liguria. È stato un momento significativo, in cui abbiamo condiviso il nostro lavoro con coloro che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto fin dall’inizio. Presentare le nostre idee in un contesto ufficiale ci ha permesso di riflettere sull’importanza di ciò che abbiamo realizzato, non solo come gruppo, ma anche come cittadini impegnati a contribuire al miglioramento del nostro territorio e alla promozione di soluzioni innovative e sostenibili.

Chiara Scarsi

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