Trump e Musk: la politica al servizio del potere economico

Tutta colpa di Adam Smith? Oppure no? Ma chi Γ¨ Adam Smith? Vediamo di capirci qualcosa.

Lo sviluppo del commercio internazionale ha permesso ai grandi capitalisti che oggi sono gli azionisti delle grandi societΓ  di diventare i padroni del mondo, di consumare da soli, senza dividerlo, l’intero valore dei propri profitti non aumentando il benessere della comunitΓ . Ma facciamo un passo indietro.

Con la nascita dello Stato moderno nasce il potere politico, mentre l’economia politica, a sua volta, ha radici nel 1700 quando gli Stati si orientano verso un sistema economico, iniziato nel Medioevo e nel Rinascimento europeo con il commercio a lunga distanza e sfociato nella nascita del capitalismo, come sistema economico dominante.


Il padre dell'economia politica Γ¨ considerato Adam Smith che nel suo saggio "Sulla ricchezza delle Nazioni" ne indagΓ² la natura e le cause, sostenendo che il libero mercato assicurasse il benessere sociale senza bisogno della benevolenza di chi vi operava, aveva perΓ² messo in guardia contro il pericolo di una troppo elevata concentrazione di ricchezze nelle mani di pochi capitalisti che all'epoca erano i proprietari terrieri.

Il liberismo - ovvero la libera concorrenza negli scambi, nella produzione di beni e servizi e nei commerci, dove gli interventi dello Stato erano ammessi in ridotti casi - aveva come obiettivo quello di soddisfare le preferenze dei cittadini, facendo in modo di produrre, a costi minimi, proprio quant'essi desideravano.

Ecco il perchΓ© della denominazione di economia politica: l'economia prende in considerazione gli individui come membri di una societΓ  giuridicamente organizzata. 
Nel mondo democratico in cui viviamo, dove l’intera societΓ  si aspetta di ricevere i mezzi con cui vivere dal libero arbitrio di chi detiene ed esercita il potere di mercato, si assiste ad un conflitto tra mercati efficienti e tutela dei diritti, tra libero mercato ed espansione dei diritti nella sfera economica.

Oggi nessuno dubita piΓΉ che il potere economico e finanziario sia diventato anche politico e che esista una forte tensione che deve essere urgentemente affrontata sul piano politico istituzionale, fra il libero mercato delineato da Smith e diritti. Questa tensione sta infatti minando i sistemi democratici del mondo occidentale e non Γ¨ sufficiente affidarsi alla benevolenza del potere economico per garantire uno sviluppo armonico e sostenibile. Gli esperti hanno evidenziato dei grossi problemi che riguardano questa conflittualitΓ  le cui conseguenze vanno a discapito sia della sovranitΓ  popolare sia del rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.
Purtroppo esistono governi, anche di paesi avanzati, che competono per creare condizioni invitanti per gli imprenditori dominanti nel mercato. E così da Adam Smith passiamo a Elon Musk e Trump.


Come sarebbe possibile non temere che l’imprenditore miliardario sudafricano, proprietario di Tesla, Space X e del social X, che ha sostenuto il neo eletto presidente americano con una donazione di piΓΉ di cento milioni di dollari e ha preso parte attiva alla sua campagna elettorale, abbia ora piΓΉ influenza per far pressione sul governo statunitense a favore del proprio impero economico rispetto alla concorrenza e alla normativa normalmente in vigore? Come si fa a non essere preoccupati visto che negli ultimi anni Elon Musk si Γ¨ anche avvicinato a diversi leader mondiali, a cominciare dalla nostra presidente del consiglio?
La paura immediata negli USA riguarda tagli alla spesa pubblica e benefici per l’impero commerciale di Musk. Io penso che quello che succede oggi negli Stati Uniti potrΓ  succedere anche in Italia. E questo mi spaventa.

Diego Meschiari

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