Niente di nuovo sul fronte occidentale

 Erich Maria Remarque nella Grande guerra
                                                                                                       

- Niente di nuovo sul fronte occidentale (Im westen nicht neues) Γ¨ un libro scritto da Erich Maria Remarque (1898-1970) pubblicato nel 1928. Questo romanzo Γ¨ uno dei piΓΉ importanti riguardanti la Prima Guerra Mondiale. È un racconto narrato in prima persona dal soldato Paul Baumer, un giovane studente tedesco. Insieme ai suoi amici nonchΓ© compagni della stessa classe. Spinti da un forte senso di patriottismo e dalle parole motivanti di un professore che li incoraggia a servire il Reich, si arruolano per combattere per il proprio paese, ma presto si accorgono dei veri orrori della guerra, qualcosa di totalmente diverso dalle loro aspettative, macabro e disumano. Il fronte Γ¨ un posto dove si vive in condizioni pietose, circondati da morte e paura. 

Attraverso gli occhi di Baumer, Remarque descrive la cruda realtΓ  della guerra, ovvero un susseguirsi di uccisioni e atti di violenza estrema solo per conquistare qualche metro di terra. I soldati vivono costantemente con la paura di essere presi dalla morte, sempre all'erta in caso di attacco nemico. Questo libro non tratta solo della guerra in sΓ©, ma analizza l'aspetto psicologico e traumatico che la guerra lascia nelle teste di ogni soldato, come un solco profondo che rimarrΓ  per sempre, qualcosa di indelebile. 

Paul conosce un vecchio soldato, Katcinsky, un esperto che Γ¨ da molto tempo al fronte e che aiuta Baumer e i suoi amici a sopravvivere. Nel romanzo Paul riflette sulla perdita della giovinezza e dell'infanzia, ormai per lui riconosciuti come ricordi lontani. Non ha speranze per il futuro e la sua vita Γ¨ stata portata via dalla guerra. Non si riconosce piΓΉ nel mondo che lo circonda, la guerra gli ha rubato pure l'essenza stessa della vita. Ormai l'unica cosa che conta veramente per Paul Γ¨ la trincea e l'aggrapparsi disperatamente alla vita per non cadere tra le braccia della morte.
 

Il protagonista, inoltre, vive il dolore della perdita di molti suoi amici, le uniche persone a cui era legato e che conosceva sin da piccolo. L'autore evidenzia il significato inutile delle guerre e delle battaglie, riconosciute come qualcosa che porta solo a un genocidio di massa. Le battaglie sono incessanti ed estenuanti, si rischia la vita per un pezzo di terra minuscolo e insignificante, proprio come la vita di un soldato.

La guerra ha stravolto la vita del giovane Paul, infatti dopo essere tornato in licenza si sente estraneo alla sua famiglia e non Γ¨ in grado di comunicare con loro, si percepisce come uomo esterno alla famiglia, che non ha piΓΉ nulla in comune coi suoi cari. Casa sua Γ¨ ormai un luogo sconosciuto e  lontano, il fronte Γ¨ l'unica cosa ''concreta'' e ''reale'' che riconosce come familiare. 

Paul Baumer muore in battaglia l'11 Novembre 1918, poco prima che scocchi l'ora della fine della Prima guerra Mondiale. La sua Γ¨ una morte simbolica che sta a rappresentare l'inutilitΓ  della vita singola di un soldato, uno dei tanti buttati in trincea come oggetti, programmati per uccidere. Inoltre la sua morte rappresenta la futilitΓ  delle nuove tecnologie, come cannoni, mortai mitragliatrici e carri armati: nonostante il progresso tecnologico delle nuove armi, la guerra Γ¨ sempre la stessa, un ambiente di morte lugubre e disumano dove la gente, convinta di servire la patria, muore inutilmente. Il romanzo Γ¨ di tipo antimilitare, denuncia i crimini e le disumanitΓ  della guerra e degli strumenti utilizzati per sterminare centinaia e migliaia di soldati, soprattutto giovani, che avrebbero avuto un futuro davanti a loro. 

Il titolo, Niente di nuovo sul Fronte Occidentale, serve per dimostrare che la guerra Γ¨ caratterizzata dal continuo alternarsi di battaglie e tregue dove nel mentre muoiono migliaia e migliaia di soldati, il tempo passa e ogni giorno il bollettino di guerra registra malinconicamente: "niente di nuovo sul fronte occidentale". Il titolo sottolinea la monotonia della guerra, dove le aspettative e le speranze di un cambiamento sono poche e nulle. La guerra non presenta aspetti positivi, solo cose atroci.  

Questo libro ebbe un successo immediato subito dopo la pubblicazione, ma nell'ascesa del nazismo tutti i libri di Remarque furono bruciati perchΓ© erano considerati ''pacifisti'', elemento contrario all'ideologia dell'estrema destra tedesca che stava ascendendo al potere in quel periodo. 

Erich Maria Remarque morΓ¬ il 25 settembre 1970. Nel corso della sua vita pubblicΓ² altri celebri libri riguardanti la guerra come La via del ritorno (1931), Tre camerati (1936), L'obelisco nero (1956). Fu uno scrittore che influenzΓ² molto la scrittura del Novecento e quella attuale, verrΓ  sempre riconosciuto come uno degli autori di romanzi potenti per descrivere la storia che hanno avuto soprattutto il coraggio di raccontare e denunciare i crimini della guerra. 
''La guerra ci ha insegnato a non pensare, a non sentire e a non vivere.'' Erich Maria Remarque


Jacopo Medicina  

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