Gli eventi di Zona, un'occasione di fraternizzazione

 


Cari lettori, giΓ  in passato avevo scritto sugli Scout e sul movimento dello scoutismo, oggi perΓ² ho intenzione di parlarvi di una delle tantissime attivitΓ  che noi scout facciamo, ossia gli eventi di zona.
Partiamo spiegando cos'Γ¨ una zona e di conseguenza un'evento di zona.
Le zone sono un insieme di quartieri dove sono presenti sedi degli scout. A Genova per esempio abbiamo diverse zone, divise in due macro aree: Tramontana e Diamante. Io appartengo alla Zona Tramontana, che si estende da Pontedecimo fino a Voltri, e comprende diversi gruppi scout come il GE52 (Certosa), GE55 (Pegli) o il GE100 (Bolzaneto).
Gli Eventi di Zona invece sono degli incontri annuali dove tutti gli scout di ogni singola zona si svolgono diverse attivitΓ . Sabato 11 e domenica 12 maggio ho partecipato come membro attivo all'evento organizzato dalla Zona Tramontana.
Quest'anno l'evento di zona è stato molto diverso rispetto all'anno scorso, perché non siamo andati fuori Genova ma siamo restati qui per svolgere tipologie di servizi, divisi in Clan di Formazione. Ah, sì dimenticavo, non eravamo con i nostri clan di appartenenza ma eravamo tutti mischiati in modo da, appunto, fraternizzare di più e legarci gli uni agli altri. Vi starete chiedendo cosa abbiamo fatto, vero? Nel caso la risposta fosse no, ve lo racconterò lo stesso.
Siamo restati a Certosa (un quartiere della Zona Tramontana) dove abbiamo svolto lavori di riqualificazione urbana, sistemando i giardini di via Mansueto dove da piccolini andavamo a giocare, quindi per me era un posto del cuore. Assieme a tre capi e dodici simpaticissime ragazze e ragazzi abbiamo sistemato il quartiere, contribuendo attivamente a mantenere in ordine e pulito lo spazio in cui anche noi usiamo nel nostro tempo libero, dove studiamo a volte o facciamo sport. Abbiamo riverniciato una ringhiera e restaurato l'intonaco del muro che costeggia via Mansueto fino al campetto.
Una volta che il servizio Γ¨ stato completato, ci siamo messi in ordine e siamo partiti con destinazione Opera San Giovanni Bosco a Sampierdarena, dove ci siamo uniti con tutti quanti gli altri Clan di Formazione: altre attivitΓ , una piccola pausa, cena e relax e poi siamo andati, rigorosamente in divisa, a fare la veglia in stile R/S.
Ma cos'Γ¨ questa veglia R/S? In parole povere, le veglie sono serate durante le quali noi ragazzi e ragazze  del Clan o del Noviziato condividiamo il racconto delle attivitΓ  svolte durante il giorno. È un momento di condivisione molto importante. Segue il classico canto di fine serata, "Signor fra le tende schierati", e il relax, magari con una bella partita a cirulla.
La mattina seguente ci svegliamo e si parte subito (ma solo dopo aver fatto colazione) con le attivitΓ  del giorno, che riguardano i temi piΓΉ caldi del nostro tempo, come il servizio di assistenza o la migrazione. Oppure un altro tema molto attuale, quello dell'inclusione, dove ognuno era libero di scegliere quale tipo di argomento approfondire. Personalmente ho scelto di affrontare i temi inerenti alla migrazione e al servizio di assistenza che al giorno d'oggi sono poco affrontanti in generale, sia negli istituti scolastici come nella politica. Nel primo caso i partecipanti erano invitati a mettersi nei panni di un migrante e cercare di immedesimarsi nelle scelte che queste persone sono costrette a dover prendere, come gli oggetti considerati indispensabili. Per chi decide di fuggire da una guerra ovviamente si tratterΓ  di scegliere pochi oggetti e davvero insostituibili. Nella seconda attivitΓ  due volontarie ci hanno parlato della Repubblica Democratica del Congo e del conflitto israelo-palestinese.
Al termine di queste bellissime attivitΓ , l'ultimo emozionante momento dell'evento: un saluto finale con il classico "voga" in stile scout.
Che dire, sono stati due giorni formativi non solo dal punto di vista dell'esperienza di riqualificazione del quartiere o di informazioni recepite durante le conferenze, ma anche dal punto di vista emozionale e di relazione con il gruppo. A maggior ragione nella societΓ  attuale dove spesso gli adolescenti sono distratti dai social e poco abituati a comunicare, l'esperienza scout Γ¨ insostituibile.  
Concludo con un saluto speciale ai miei nuovi amici e fratelli, con i quali ho condiviso cosΓ¬ tanto: Samuele, Lele, Sofia, Sara, Vittoria, Mirco, Luca, Elena, Mattia, Andrea, Agnese, Fiona, Maria; a loro auguro, in classico stile marinaresco tipico dell'Istituto Nautico, un buon vento in poppa e fortuna per ciΓ² in cui si impegnano oggi e per i loro progetti futuri.

NiccolΓ² Cianciotto

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