L'IA mette in pericolo il futuro dei marittimi?

 

Nave ARMADA 78 05 (nave a guida autonoma e remota prodotta da Fincantieri e Vard)


- A novembre grazie alla scuola ho potuto partecipare alla Hydrographic Conference 2024, questa conferenza si tiene ogni anno in luoghi diversi e gli argomenti trattati cambiano, ma sono sempre legati all'ambito off-shore. Quest'anno era dedicata per lo piΓΉ ai dispositivi e alle macchine a guida autonoma. Durante le presentazione dei vari progetti da parte delle aziende, la cosa in comune tra questi era la motivazione che li aveva spinti verso la strada dell'IA (Intelligenza Artificiale), ovvero la richiesta sempre maggiore da parte delle societΓ  armatoriali di disporre di navi con equipaggio sempre piΓΉ ridotto. Al momento la maggior parte delle navi IA prodotte, che funzionano senza equipaggio a bordo, sono piccole e solitamente a scopo militare (UAV, Unamed Aerial Vehicle, acronimo normalmente usato per indicare i droni), invece esistono poche navi IA di grande stazza, e sono tutte dotate di equipaggio, questo perchΓ© non esistono ancora leggi che regolamentano questo tipo di navi.

L'Intelligenza Artificiale sta emergendo come una forza trasformativa nel settore marittimo, e le nuove navi a guida autonoma sono un chiaro esempio di questo cambiamento. Queste imbarcazioni, dotate di avanzati sistemi di intelligenza artificiale, sono in grado di navigare autonomamente in mare aperto, riducendo la dipendenza dagli equipaggi umani e offrendo nuove opportunitΓ  per l'efficienza e la sicurezza delle operazioni marittime. Uno degli impatti piΓΉ significativi dell'IA sulle nuove navi a guida autonoma Γ¨ la riduzione del rischio di incidenti in mare. Grazie ai loro sofisticati sistemi di sensori e algoritmi di intelligenza artificiale, queste navi possono rilevare e rispondere rapidamente a situazioni di pericolo, evitando collisioni e incidenti., ciΓ² non solo protegge le vite umane a bordo, ma riduce anche il rischio di danni materiali e ambientali. Inoltre, le nuove navi autonome sono in grado di ottimizzare le rotte di navigazione in base ai dati in tempo reale sulle condizioni meteorologiche, sul traffico marittimo e sulla topografia del fondale marino. Utilizzando algoritmi avanzati di ottimizzazione, queste imbarcazioni possono ridurre i tempi di viaggio e i costi operativi, migliorando l'efficienza complessiva del trasporto marittimo.

Nave YARA BIRKELAND (nave a guida autonoma prodotta dai cantieri Vard)

Tuttavia, mentre le nuove navi autonome offrono numerosi vantaggi in termini di sicurezza ed efficienza, sollevano anche importanti questioni riguardanti l'occupazione e la formazione dei marittimi. Con l'automazione di alcune funzioni a bordo, il ruolo e le competenze richieste per gli equipaggi umani stanno cambiando. Mentre alcune mansioni tradizionali diventano obsolete, emergono nuove opportunitΓ  per le persone di lavorare come operatori e supervisori di sistemi di intelligenza artificiale a bordo delle navi autonome. Diventa perΓ² essenziale garantire che la transizione verso le nuove navi autonome avvenga in modo equo e inclusivo, garantendo che i marittimi possano adattarsi alle nuove tecnologie e acquisire le competenze necessarie per operare in questo nuovo ambiente. CiΓ² potrebbe richiedere investimenti in programmi di formazione e riqualificazione, nonchΓ© politiche di transizione sociale per garantire che nessuno venga lasciato indietro durante questo cambiamento tecnologico. In conclusione bisogna sperare che le organizzazioni internazionali come l'IMO (International Maritime Organization) e ILC (International Labour Convention), emanino dei regolamenti per limitare l'integrazione dell'IA, cosΓ¬ da salvaguardare la presenza umana a bordo.

Francesco Fraschini


Commenti