Il cinema nel 2023: una nuova etΓ dell'oro?
Che il cinema in sala stia, ormai da un po' di anni, affrontando una profonda crisi Γ¨ un dato di fatto. Sale svuotate a favore di un sempre piΓΉ incalzante servizio di streaming, film acclamati dalla critica che si rivelano dei flop al botteghino ed un egemonico e dannoso dominio da parte di grandi studi (Marvel Cinematic Universe tra tutti) che ancora non demorde. Questi sono solo alcuni, forse i piΓΉ conosciuti, dei problemi del cinema odierno. In questa situazione giΓ precaria non ha aiutato la pluriennale pandemia che ha, ovviamente, comportato una totale chiusura delle sale. La responsabilitΓ , almeno in parte, dei problemi soprascritti Γ¨ probabilmente radicata in tutti noi, nella superficialitΓ e nello scarso interesse che caratterizza la nostra generazione.
Ma Γ¨ proprio in questo denso alone di disinteresse che vi Γ¨ stata una parentesi di respiro, un tenue barlume nell'oscuritΓ : il 2023.
E' stato proprio nell'anno appena passato, che il generale pessimismo (di cui io stesso sono portatore) sull'andamento delle cose Γ¨ stato, almeno per il momento, contraddetto. Quest'anno abbiamo potuto assistere ad un considerevole numero di performance registiche ed attoriali per le quali, almeno questa volta, critica, pubblico e botteghino sono stati concordi.
Proprio nel 2023 siamo stati spettatori di grandi capolavori, quali Oppenheimer e Killers of the flower moon, e straordinarie interpretazioni, pensiamo a Brendan Fraser (The whale) ed Anthony Hopkins (One life). Le controversie non sono certe mancate, in particolare col discusso Barbie e col (personalmente) deludente Napoleon, memorabile solo per il comparto tecnico. Tornando, poi, in Italia Γ¨ stato un anno molto produttivo, che ci ha permesso di essere notati anche a livello internazionale, col Io capitano di Garrone, e che ha visto l'esordio alla regia (piΓΉ che riuscito) di Paola Cortellesi, col suo C'Γ¨ ancora domani. Questo solo per citare i titoli principali.
Oltre all'alta qualitΓ delle pellicole uscite, a contribuire ad un maggior interesse da parte del pubblico, sono state alcune iniziative portate avanti dal ministero della cultura. Una in particolare, battezzata "Cinema Revolution", ha comportato un consistente abbassamento dei prezzi del biglietto in determinati periodi dell'anno.
Per condividere un po'di dati: le sale italiane nell'estate 2023 hanno riscontrato un aumento di presenze del 40% rispetto al periodo pre-covid ed una, ovvia, vertiginosa impennata per quanto riguarda le estati pandemiche, registrando numeri da record. E' stato venduto un numero di oltre 70 milioni di biglietti, per un incasso di circa mezzo miliardo di euro.
Questo generale sentimento di ottimismo non Γ¨ solo il pensiero di spettatori esterni al mondo dello spettacolo. Lo stesso Francis Ford Coppola (regista del Il padrino, Apocalypse now, Dracula di Bram Stoker) ha dichiarato in un'intervista: "Sono davvero contento, perchΓ© si tratta di film originali non collegati ad altri titoli, non sono nΓ© sequel nΓ© prequel di qualcosa, sono dei veri 'pezzi unici' e le persone sono interessate davvero. La mia impressione Γ¨ che potremmo essere sull'orlo di una nuova etΓ dell'oro per il cinema, che Γ¨ meraviglioso e illuminante solo se visto sul grande schermo." In queste poche e confortanti parole che il grande cineasta ha espresso riferendosi al fenomeno del Barbienheimer, vengono riassunti i problemi giΓ esposti in precedenza, con perΓ² aggiunta una forte esortazione di speranza per il futuro dell'industria.
Ricordiamo, poi, che Coppola si Γ¨ rivelato molto attivo sul discorso MCU, aderendo ad una "corrente" comprendente un grande e sempre crescente numero di registi (Martin Scorsese, Ridley Scott, James Cameron, Woody Allen, Oliver Stone, per citarne alcuni) che muove aspre critiche all'universo creato da Kevin Feige.
Ma davvero stiamo andando incontro ad una Belle Γpoque, oppure quest'anno Γ¨ stato solamente un'isolata eccezione? Davvero questa Γ¨ solo una crisi passeggera e le problematiche solo un temporaneo raffreddore per il cinema, o si riveleranno un morbo incurabile?
Tutto ciΓ² solo il tempo potrΓ dircelo. Quello che possiamo fare noi, nel nostro piccolo, Γ¨ provare a dare una possibilitΓ alla settima arte, e se un giorno siamo in casa, in una monotona giornata piovosa, e ci troviamo qualche soldo in tasca, facciamo lo sforzo di mettere, per una volta, da parte Netflix e Prime Video e andiamo a goderci un bel film in sala, "che Γ¨ meraviglioso e illuminante solo se visto sul grande schermo".
Martino Garnero
Articolo davvero interessante, parla di problematiche/tematiche del cinema attuale in modo chiaro e preciso, ci da anche informazioni sul cinema italiano e dei suoi miglioramenti nei ultimi anni.
RispondiEliminaHo gradito la lettura, scorrevole e piacevole.
Voto personale: 9 ⭐️⭐️⭐️⭐️