Intervista a Giovanni Onorato, CEO di MSC Cruises

 


MSC Cruises è la prima compagnia di crociere al mondo a capitale privato, proprietà della famiglia Aponte. Terza al mondo per dimensioni, dopo le Nordamericane Carnival e Royal Caribbean, mentre MSC è una società europea con sede a Ginevra; presente con la sua flotta di 22 navi su tutti i cinque continenti, è leader non solo sul mercato europeo ma anche su quello del Sud America e del Sud Africa.

Giovanni Onorato è Chief Executive Officer  della MSC Cruises, gli ho rivolto qualche domanda:

D: Buongiorno dottor Onorato potrebbe, innanzitutto, spiegarmi il suo ruolo in MSC Cruises e, in breve, in che cosa consiste il suo lavoro?

R: La mia attività principale da CEO dell'azienda è quella di guidare la società soprattutto per le attività legate al business sia a livello di ricavi sia di costi. Tutte le organizzazioni commerciali che noi abbiamo distribuito nei vari paesi vengono guidate da un gruppo di Executive con sede a Ginevra, così come tutto ciò che riguarda la parte dell'attività della nave vera e propria. La parte dell'attività tecnica, il cosiddetto vecchio Engineering, viene gestita tramite un ufficio che si trova nei pressi di Londra, a Stockly Park per la precisione. L’ufficio si occupa della gestione più specificatamente marittima delle navi, ossia i porti, il fuel, tutte le attività di manutenzione tecnica. Segue la costruzione di tutte le navi, nonché ha anche una propria gestione dei comandanti, degli ufficiali, dei direttori di macchina e di tutto ciò che serve per far funzionare la nave. C'è un General Manager a Stockly Park che riporta a me personalmente. C'è poi una parte più legata all'hotel che è gestita a Ginevra, e anche qui un responsabile, Senior Operations Manager in guest satisfaction, riporta al sottoscritto. Ci sono poi le funzioni caratteristiche di un'azienda, come l'ufficio Legale, l'ufficio Human Resources o quello di Information Technology. In particolare di quest’ultimo abbiamo ora aperto un nuovo dipartimento che si occupa di tutta la trasformazione digitale dell'azienda. Infine, ci sono tutte le altre attività collegate alle vendite, dal responsabile dei call center di tutto il mondo al Review Management che gestisce quelli che sono i prezzi delle crociere e tutto ciò che riguarda i servizi a bordo, fino al marketing.

La mia attività prevalente è quindi quella di coordinare tutta una serie di manager e ovviamente di occuparmi di quella che è la strategia dell'azienda: posizionamento delle navi, posizionamento del brand sul mercato e soprattutto di fare in modo di dare un servizio che permetta agli ospiti di essere sempre soddisfatti di MSC e di ritornare di nuovo in crociera con noi tutti gli anni.

Oggi MSC è un'azienda grande, abbiamo 22 navi che fanno viaggiare circa quattro milioni di passeggeri  all’anno. Siamo finalmente usciti dalla pandemia e la situazione sta ritornando com'era nel periodo pre-Covid.

Ecco, questo è prevalentemente quello che faccio io, cioè seguo tante riunioni, tante sessioni strategiche insieme ai miei collaboratori e poi anche tanta, tanta supervisione. Bisogna essere esigenti, perché solo alzando continuamente l'asticella si raggiungono i risultati.

D: Quali sono stati i passi fondamentali della sua carriera a partire dagli studi? E in particolare lei ha fatto il Nautico?  In questo percorso ha dovuto fare molti sacrifici?

R: Il mio background scolastico è un background universitario forse più umanistico che tecnico. Mi sono laureato in Lingue e letterature straniere moderne con una tesi sulla “Commedia degli errori“, di William Shakespeare. Ho concentrato particolare attenzione sulla lingua inglese e su quella tedesca. Il mio percorso non è stato diretto, come spesso succede nella vita. Non pensavo assolutamente di fare questo tipo di lavoro, quando ad un certo punto c’è stata l’opportunità di cominciare a lavorare con le navi. Lì ho fatto tutta la mia carriera. L’opportunità è nata anche dal fatto che appena laureato sono andato a lavorare all'estero, inizialmente a fare il cameriere, poi negli alberghi, cosa che mi ha aiutato molto a capire quello che era il servizio alberghiero. La mia è stata una vita piena di sacrifici con continue promozioni. Ho dedicato tanto del mio tempo al lavoro, forse anche sottratto un po’ agli amici, al gioco e a tante attività, anche se non posso dire di non essermi divertito. Questo cosa insegna? Per ottenere dei risultati bisogna sacrificare alcune cose, ma soprattutto bisogna essere curiosi, avere passione e piacere in ciò che si fa e i traguardi possono essere raggiunti con risultati anche eccellenti.

D: Tra questi sacrifici c’è anche quello di vivere in una città, Ginevra, senza mare?

R: Io sono nato a Napoli, poi ho vissuto 27 anni a Genova, adesso da 10 anni vivo ancora a contatto con l'acqua, che non è il mare, certo, ma è un lago, il lago di Ginevra che poi è anche il lago più grande d'Europa. Certo che il sapore dell’aria di mare è diverso. In generale il mare ti permette di vivere delle emozioni completamente diverse. A Ginevra ho tutto ciò che riguarda il lavoro e la famiglia. Il vantaggio è che comunque siamo distanti solo poche ore dal mare, quindi quando possiamo ci ritorniamo sempre.

D: Da padre, quale consigli darebbe oggi ad un ragazzo senza idee ma con la passione per il mare? Consiglierebbe l’Accademia, l’Università, o cominciare direttamente con un’esperienza di lavoro? In particolare MSC Cruises offre delle opportunità ai diplomati  dell’Istituto Nautico?

R:  Ad un ragazzo appassionato del mare consiglierei di studiare per svolgere una professione che è legata al mare o collegata coi trasporti e con l'ambiente marittimo. Sono varie le strade, a seconda anche delle ambizioni di una persona. Sicuramente oggi laurearsi in un ambito come l'Economia marittima o con una specializzazione di Gestione alberghiera, aiuta. Ovviamente c'è il Nautico che permette, soprattutto a quelli che scelgono la vita del mare con la specializzazione di coperta, di poter avere l'opportunità di lavorare sulle navi.  Oggi si fa fatica a trovare personale per certi ruoli collegati con le navi, mi riferisco alla parte di engine, cioè quella del settore macchina, soprattutto per tutto ciò che riguarda la parte elettronica. Per la parte elettrica oggi le navi hanno dei motori completamente diversi rispetto al passato e quindi c'è necessità di avere un expertise, una conoscenza di alcuni aspetti tecnici. Non sempre nell'attuale Nautico si trovano le competenze richieste.

Per chi si diploma al Nautico sicuramente c'è la possibilità di lavorare sulle navi. Anche noi abbiamo istituito da anni la possibilità per i diplomati di poter far parte dei nostri equipaggi come Allievi Ufficiali di macchina e di coperta. I diplomati hanno l’opportunità di poter crescere sulle navi e poi di far carriera. Ci vuole però soprattutto la passione oltre che la conoscenza, sebbene questa  non sempre sia chiara ed evidente quando si deve scegliere il tipo di scuola superiore perché si è molto giovani, a 13, 14 anni.

Può far la differenza frequentare l'università di Ingegneria, Informatica o Economia marittima poiché ci sono ormai tanti ruoli nuovi che prima non erano presenti sulle navi e che oggi danno la possibilità per degli sbocchi professionali anche molto interessanti.

 Luca Bisio



Commenti