Videogames: pro e contro

 


Recentemente l'Organizzazione Mondiale SanitΓ  ha inserito il Gaming Disorder, la dipendenza da videogiochi, nel manuale della classificazione delle malattie (ICD-11), descrivendolo come un  insieme di comportamenti legati al gioco, di tipo pervasivo e ricorrente, che prendono il sopravvento su altri aspetti della vita quotidiana. Ci sono diverse opinioni negative riguardo ai videogiochi:  fanno male al cervello,  fanno male agli occhi o provocherebbero il disinteresse per la scuola. Ma non solo, i giovani potrebbero isolarsi da tutto, rinunciando alle relazioni familiari, con gli amici o in generale evitando le relazioni sociali. Le opinioni positive sui videogiochi segnalano come spesso siano in grado di migliorare l'umore e rendere i giocatori piΓΉ intelligenti e coordinati. Alcuni studi hanno dimostrato che giocando ai videogames tutti i giorni si stimola l'attenzione visiva, si Γ¨ piΓΉ efficienti nel cambiare attivitΓ . Insomma i videogiochi contribuirebbero in modo piΓΉ efficace a perseguire molteplici obiettivi di vitale importanza per un giovane. Posizioni contrastanti hanno  da sempre caratterizzato il dibattito tra persone favorevoli all’utilizzo e persone contrarie, soprattutto in preadolescenza e adolescenza. Fino ad almeno trent’anni fa, tali fasce d’etΓ  erano abituate a giocare in strada o nei cortili dei quartieri. Oggi Γ¨ cambiata l'impostazione educativa delle famiglie, ma soprattutto Γ¨ cambiata la cittΓ . Non esistono piΓΉ aree di sperimentazione vitale nelle piazze, al di fuori del controllo degli adulti, e questo vuol dire che il mondo ci fa piΓΉ paura. I videogiochi sono diventati delle piazze virtuali in cui combattere e sperimentarsi, basti pensare che alcuni giochi online (es. Pixel Gun 3D, BattleField, Call Of Duty, Raimbow Six Siege ecc.) contano milioni di giocatori che si scontrano tra loro virtualmente. E' piuttosto difficile capire quando un comportamento Γ¨ disfunzionale, indicatore di qualcosa che non va, oppure Γ¨ adattivo, frutto di una mediazione del soggetto.

 La realtΓ  Γ¨ che i videogiochi rappresentano un universo con molte opportunitΓ  e qualche rischio. Ad esempio, quando si gioca a Pixel Gun 3d e a The Ants Underground Kingdom Γ¨ come se si creassero regni di puro potere, ricchezza, intelligenza e ambizione, che danno grande soddisfazione al giocatore. PerΓ² allo stesso tempo tali attivitΓ  sono talmente pervasive che il giocatore puΓ² trascorrere pomeriggi interi togliendo tempo prezioso ad altre attivitΓ  importanti, come la socializzazione e lo sport. Credo quindi che la soluzione al quesito sia giocare “il giusto”, ma sono cosciente che a volte non Γ¨ facile smettere.

Simone Lanzino

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