Avere vent'anni

Vent'anni, due decenni, un quinto di secolo, una vita davanti, l'adolescenza che va via e l'età adulta invece che arriva, assieme a tutte le sue responsabilità.

Ma com'è avere 20 anni? Qui ho deciso di trascrivere alcuni pensieri di persone che li hanno attualmente o che ci si aggirano (19/21) e gli ho chiesto cosa significhi per loro avere per l'appunto vent'anni.

"Sicuramente è un anno in cui sei già maggiorenne da diverso tempo e inizi a capire la differenza tra minore e maggiore età. Inizialmente è un'incognita: sei esaltato per il fatto che sei maggiorenne e puoi fare tantissime cose, però ti rendi conto anche delle maggiori responsabilità. C'è anche da dire che per il momento questa mi sembra l'età migliore per divertirsi in piena libertà! " 

- Zineb I. ,19 anni

"Già dai 18 inizi a sentire le responsabilità, soprattutto se non vai più a scuola e inizi a lavorare.

Senti la pressione di quello che fino a pochi mesi fa doveva essere futuro e in quel momento era già divenuto presente. Dopo i 20 anni se sei rimasto costante un po’ ti ci abitui, anche se le pressioni aumentano. Ormai non sei più un neo-diciottenne, le persone si aspettano qualcosa da te, e tu devi costantemente fare del tuo meglio per paura di deludere gli altri e te stesso. Ovvio, come aumentano le responsabilità aumentano di pari passo le libertà. Perciò sotto quell’aspetto se sai tenere tutto sotto controllo e non ti fai prendere da ansie e paranoie, riesci a mantenere un tenore di vita più sereno.

Però è difficile, e devi fare di tutto per non farti sfuggire ogni cosa di mano. Nonostante ciò ancora non hai 30 anni perciò puoi permetterti di sbagliare, rialzandoti sempre un pochino più forte." 

- Alessio L. ,21 anni

"Quando ho compiuto 19 anni non è cambiato assolutamente nulla, mi sono sentita uguale. Qualche anno fa pensavo che fosse un traguardo importantissimo, però con la mentalità di adesso posso semplicemente dire che ho un anno in più e che sarà così ogni anno. Da bambini era emozionante aspettare il giorno del proprio compleanno, andando avanti con il tempo però si perde sempre di più l’entusiasmo di quella giornata che si festeggia per convenzione sociale"

- Anna C. ,19 anni

"Essere ventenni molto spesso si può sintetizzare in un termine soltanto: Responsabilità. E quel che s'immagina ha un piccolo stacco dalla realtà. Oggi i ragazzi che hanno questa età se si trovano un lavoro, una facoltà da seguire o comunque una direzione, se ce l'hanno, bene o male hanno un obiettivo da porsi per andare avanti ed appunto raggiungerlo. Se non hai delle basi solide, hai le Jordan ai piedi e sei in strada, ti ritrovi poi a fare quel che fa la maggior parte della gente, cosa? Inseguire un obiettivo che ancora non si sono posti."

- Alessio D. ,20 anni

"Un’età in cui inizi a capire che devi cementare la testa sulle spalle... Più che capire è un dovere cementarla! Il motivo è semplice, inizia un nuovo periodo / percorso di vita: il primo lavoro, il primo stipendio. Inizi a creare “da capo” te stesso per entrare in un mondo completamente nuovo"

- Nicoló B. ,19 anni

"É come essere su una montagna russa: certe volte ti senti il re del mondo, mentre altre volte ti senti di avere tutto sulle tue spalle e questo può provocare stress a volte. Tuttavia, questo stress ci cresce, è il periodo in cui realizziamo che la nostra infanzia è ufficialmente andata via, ma ciò non deve spaventarci, anzi, al contrario, ne dobbiamo andare fieri e camminare a testa alta. A 20 anni inizi poi per la prima volta a comprendere veramente chi sono "le persone che meritano"  e "le persone che non meritano", la cosa può fare inizialmente male, ma questo penso ci renda solamente più forti di fronte ai veri ostacoli che affronteremo con l'avanzare degli anni."

- Angela I. ,19 anni.

Angela Isola