25 aprile: libertΓ , giustizia e diritti per tutti



Per molti giovani il 25 aprile significa un giorno di vacanza da scuola e per molti adulti un giorno di riposo da dedicare magari alle gite fuori porta. Questo ovviamente succedeva prima che la pandemia ci costringesse a rimanere a casa, ricordo perfettamente il 25 aprile dello scorso anno con gli striscioni "andrΓ  tutto bene" appesi ovunque, chi aveva il privilegio di possedere uno spazio all'aperto, terrazzo o giardino che fosse, si aggirava come un leone in gabbia nella speranza di scambiare due parole con qualcuno...ovviamente a distanza di sicurezza.

Ma ritornando al 25 Aprile, Γ¨ la Festa Nazionale che rappresenta la Liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall'occupazione nazista.

Potrebbe giΓ  essere sufficiente sapere questo per festeggiare, ma proviamo ad approfondire un po'.

Il 25 aprile 1945 il CLNAI ( Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia ) presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Sandro Pertini e altri, proclamΓ² l’insurrezione di tutti i territori occupati dai nazifascisti e diede indicazioni alle forze partigiane di attaccare i presidi nazisti, la parola d’ordine era : “ Arrendersi o perire!”

Il CLNAI assunse il potere, emanΓ² decreti legislativi e condannΓ² a morte i gerarchi fascisti, tra cui Benito Mussolini.

Questa ricorrenza perΓ² Γ¨ stata istituzionalizzata solo con la legge 260 del 27 maggio 1949.

In realtΓ  questa festa ha un significato molto piΓΉ profondo, Γ¨ l’anniversario della Resistenza per ricordare il coraggio e il valore dei nostri partigiani, operai, contadini, giovani, donne che crearono un esercito di circa 300.000 persone, impegnati in una guerra civile contro l’occupazione nazista.

Le forze partigiane preferivano appostarsi lontano dai centri abitati, sfruttavano i vantaggi delle montagne, dei boschi, lanciando attacchi improvvisi contro il nemico. Nelle cittΓ  operavano i GAP (Gruppi di Azione Patriottica, delle brigate Garibaldi).

La reazione tedesca fu terribile, non possiamo dimenticare i 335 civili massacrati nelle Fosse Ardeatine e neanche la strage di Marzabotto dove vennero uccisi 1830 partigiani e purtroppo la lista prosegue tristemente, la Seconda Guerra Mondiale ha letteralmente decimato il mondo con conseguenze devastanti.

La lotta partigiana fu di grande rilievo e valore morale, era composta da uomini e donne di diversi partiti ma che avevano un fine comune: la lotta contro lo straniero per ottenere l’indipendenza e la democrazia dopo venti anni di dittatura. Dobbiamo ringraziare il loro sacrificio se il 2 giugno 1946 siamo giunti al referendum istituzionale che proclamΓ² la Repubblica e l’Assemblea Costituente e di conseguenza la Costituzione, entrata in vigore il 1 gennaio 1948.

Il 25 aprile non Γ¨ solo un ricordo legato alla storia del nostro Paese, ma l’occasione per ribadire i valori della Resistenza e della democrazia.

Vi consiglio di guardare questo video.


Bruno Poce


fonti: http://www.insmli.it/index.html

I prigionieri tedeschi sfilano a Genova dopo la resa del 25 aprile 1945


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