Visita alla portaerei Cavour
A inizio Novembre ha attraccato a Genova la nave ammiraglia della Marina Militare italiana: la portaerei/incrociatore Cavour.
Ovviamente molte classi del triennio sono andate a visitarla.
La visita Γ¨ stata molto essenziale anche a causa della mole di persone interessate, ma nonostante questo non Γ¨ mancato qualche momento di interesse.
Dopo essere saliti a bordo dal portellone dell'hangar, la visita Γ¨ proseguita, attraverso varie rampe di scale ripidissime e corridoi molto stretti, fino ad arrivare in plancia. Poi altre scale e corridoi per arrivare nella sala di controllo macchine e, un ponte piΓΉ in alto, all'ospedale; infine di nuovo nell'hangar dove, in occasione del Salone dell'Orientamento, erano stati allestiti gli stand dei vari rami della Marina: dai sommergibilisti al Battaglione San Marco all'Istituto Idrografico.
La visita poteva essere piΓΉ specifica e far vedere, almeno i macchinisti ci speravano, la sala macchine, ma a quanto ci Γ¨ stato detto era troppo pericoloso. Di conseguenza la visita Γ¨ risultata essere molto simile a un continuo spostarsi su e giΓΉ per scale e corridoi, intervallato da qualche spiegazione sommaria.
Γ comunque stato interessante vedere l'ospedale, in tutto e per tutto paragonabile a quello di una cittadina di provincia e scoprire che su una nave del genere Γ¨ molto piΓΉ importante degli armamenti, infatti il suo scopo principale Γ¨ quello di compiere missioni umanitarie, come dare supporto a zone terremotate.
L'aspetto piΓΉ interessante Γ¨ stato parlare direttamente con il personale dei vari stand. Questo ha permesso a tutti di valutare la possibilitΓ di una carriera in Marina, spesso scartata in partenza perchΓ© considerata troppo impegnativa.
Matteo Caramaschi
Ovviamente molte classi del triennio sono andate a visitarla.
La visita Γ¨ stata molto essenziale anche a causa della mole di persone interessate, ma nonostante questo non Γ¨ mancato qualche momento di interesse.
Dopo essere saliti a bordo dal portellone dell'hangar, la visita Γ¨ proseguita, attraverso varie rampe di scale ripidissime e corridoi molto stretti, fino ad arrivare in plancia. Poi altre scale e corridoi per arrivare nella sala di controllo macchine e, un ponte piΓΉ in alto, all'ospedale; infine di nuovo nell'hangar dove, in occasione del Salone dell'Orientamento, erano stati allestiti gli stand dei vari rami della Marina: dai sommergibilisti al Battaglione San Marco all'Istituto Idrografico.
La visita poteva essere piΓΉ specifica e far vedere, almeno i macchinisti ci speravano, la sala macchine, ma a quanto ci Γ¨ stato detto era troppo pericoloso. Di conseguenza la visita Γ¨ risultata essere molto simile a un continuo spostarsi su e giΓΉ per scale e corridoi, intervallato da qualche spiegazione sommaria.
Γ comunque stato interessante vedere l'ospedale, in tutto e per tutto paragonabile a quello di una cittadina di provincia e scoprire che su una nave del genere Γ¨ molto piΓΉ importante degli armamenti, infatti il suo scopo principale Γ¨ quello di compiere missioni umanitarie, come dare supporto a zone terremotate.
L'aspetto piΓΉ interessante Γ¨ stato parlare direttamente con il personale dei vari stand. Questo ha permesso a tutti di valutare la possibilitΓ di una carriera in Marina, spesso scartata in partenza perchΓ© considerata troppo impegnativa.
Matteo Caramaschi
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